R U G B Y R E T R O 2
(tratto da IL LAVORO 19 ottobre 1990)
Per il ritorno nella serie B di rugby
Il Cus Genova ospita il Piacenza
GENOVA – Domenica prossima il
Vagabond Cus Genova tornerà a gareggiare nella serie dei cadetti. Dopo cinque
lunghi anni di C1, sospirati e sofferti, i goliardi genovesi, quest’anno
nuovamente guidati in panchina da Vincenzo Ieracitano, scenderanno in campo (stadio
Carlini, ore 14,30) contro il Piacenza. Avversario tradizionale, ricco di
tradizioni rugbistiche. Ma diamo ora una rapida visione di questo ultimo lustro
“cussino”.
(una foto in b/n del 1990 con in prima fila da sin Sancho Bottino, ora Tecnico Regionale FIR, e poi Repetto, Cirilli e Zaami ora allenatore CUS Riserve)
L’impatto con la C1 (‘85/86) è debilitante! Il team allenato dal
pilone Dario Oneto, pur pavesando una predisposizione tecnica da serie
superiore soffre la grinta di club comunque non eccelsi e subisce ben cinque
sconfitte (quella di Sestri quasi storica) e l’anno seguente (‘86/87) nel
tremendo duello con i tre team lombardi (Cus Milano, Parabiago, Lainate), pur
rinforzandosi nello staff tecnico con l’arrivo di Marco Bollesan, le cose non
cambiano. Una sconfitta casalinga e nelle primissime giornate del torneo,
compromettono il duro cammino per la promozione favorendo i “cussini” meneghini.
Il terzo anno di “purgatorio” di C1, con il solo Bollesan al timone, e con la
squadra inserita in un girone ritenuto facile facile rimedia alcuni incredibili
battute d’arresto. Prato, Modena, Sestri e Cus Pisa vincono i test diretti solo
per maggior concentrazione e proprio i toscani pisani conquistano il passaggio
alla B grazie alla miglior differenza mete conseguita nel doppio confronto con
i genovesi. Reply l’anno successivo (‘88/89) con quattro sconfitte (Torino,
Iride Milano, Lainate, Parabiago) e l’inaugurazione del Carlini passa quasi in
secondo ordine.
(Un giovanissimo Vincenzo Ieracitano ritornava in quel periodo sulla panchina del Vagabond CUS Genova)
La sfida finale al “Venegoni” di Parabiago è quasi umuliante per i biancorossi. L’ultimo campionato (‘89/90) è ormai storia recente. Tutto gira a dovere, l’arrivo del sudafricano Paul Botes stimola l’ambiente societario ed il trittico di allenatori (Paul appunto con Zaami e Bollesan) è vincente, ma sarà il forte rugger straniero a risultare decisivo ai fini del risultato. Partito il bravo Botes per il veto Fir agli stranieri ritorna in panchina Vincenzo Ieracitano, ex rugbista “cussino” ed anche arbitro di C1. La squadra finalmente può dimenticare il “campo di tuberi” di Bavari, utilizzato in questi anni per gli allenamenti, il Carlini (campetto sintetico compreso) darà lo stimolo vincente?
(Un giovanissimo Vincenzo Ieracitano ritornava in quel periodo sulla panchina del Vagabond CUS Genova)
La sfida finale al “Venegoni” di Parabiago è quasi umuliante per i biancorossi. L’ultimo campionato (‘89/90) è ormai storia recente. Tutto gira a dovere, l’arrivo del sudafricano Paul Botes stimola l’ambiente societario ed il trittico di allenatori (Paul appunto con Zaami e Bollesan) è vincente, ma sarà il forte rugger straniero a risultare decisivo ai fini del risultato. Partito il bravo Botes per il veto Fir agli stranieri ritorna in panchina Vincenzo Ieracitano, ex rugbista “cussino” ed anche arbitro di C1. La squadra finalmente può dimenticare il “campo di tuberi” di Bavari, utilizzato in questi anni per gli allenamenti, il Carlini (campetto sintetico compreso) darà lo stimolo vincente?
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