SAVONA RUGBY ancora tra
le favorite, almeno sulla carta, per un posto nella fase promozione nel
Campionato Nazionale di Serie C/1.
“ Certo che dopo il
brillante campionato giocato l’anno passato – conferma Andrea Costantino,
capitano del Savona Rugby – e che ci permise di avventurarci nei play off,
avvicinandoci addirittura alla promozione in Serie B, confermo che questa è una
realtà, anche se gli obiettivi della Società non sono quelli di salire di
categoria. “
Il Savona già negli
ultimi due anni è riuscito a vincere il girone ligure piemontese, affrontando
in seguito gli scontri diretti con le squadre lombardo/piemontesi, e sfiorando
l’importante passaggio nella serie superiore.
Andrea Costantino,
classe 1988, è convinto nei mezzi del proprio team ma, o per scaramanzia, o per
umiltà, non conferma la promozione quale principale obiettivo... “ Certo che se
durante il lungo cammino che dovremo percorrere ci si troverà a giocarci le
finali non ci tireremo indietro, questo è certo, ma intanto ora dobbiamo pensare
solo a consolidare il nostro gioco, possibilmente facendo divertire il nostro
caloroso pubblico del Fontanassa. Purtroppo, almeno per la prima parte del
torneo, abbiamo perso per infortunio il bravo Michele Tobìa (un atleta di buon
livello tecnico con numerose presenze in Eccellenza n.d.r.), ma gli altri atleti, tutti savonesi
doc, formano un gruppo omogeneo e compatto.”
(nella foto a destra di SV RUGBY, Andrea Costantino infangato durante una partita)
Andrea Costantino ha
iniziato a giocare a rugby nel 2004, come tallonatore, nella squadra
dell’Istituto ITIS Ferraris di Savona, per poi ricoprire diversi ruoli fra i
trequarti, attualmente è il mediano di apertura del team, ma insieme a Fabio
Rossi allena gli Under 16 del proprio club, e con risultati apparentemente
molto positivi.
“ Per i nostri ragazzi
– dice il savonese – per la maggior parte provenienti dalla Under 14, pertanto
poco abituati alle touche ed alle classiche mischie ad otto giocatori,
cimentarsi con queste realtà non è stato facile ma, tutto sommato l’essere
usciti dalla gara non al primo turno, e aver fatto esperienza con avversari a
noi sconosciuti, e che durante il futuro torneo interregionale non dovremo piu’
affrontare, è stata senza dubbio una buona prova.”
Dall’immaginario libro dei miei ricordi è scaturita questa modesta paginetta,
pubblicata nel 2001 su FUORI META, un sito che in seguito ha chiuso i battenti.
Tra le righe si narra di un Savona che non c’è piu’, ed in effetti per un certo
periodo sotto la Torre di Leon Pancaldo l’attività rugbistica, almeno con la
squadra seniores, si era fermata.
L’input per riprendere ovviamente in seguito è arrivato grazie
soprattutto al Presidente Dario Ermellino, Luca Porcile, Giuseppe Ciuti, Fabio
Rossi, etc. etc. Tra i tanti ricordi di quei periodi ne ho tratto un breve
pezzo dedicato a Franco Calvarezza, l’indimenticato Franco.
LUI MI CHIAMAVA U
GURNALAA.. in altre parole traducendo dal dialetto genovese “ il giornalaio”.
Franco Clavarezza non
risparmiava battute scherzose alternandole a discorsi strettamente tecnici, e
cio’, forse, anche per alleviare i toni agonistici sempre alti anche nel
piccolo mondo della palla ovale ligure. A suo tempo, mancando Franco, molti
hanno perso un punto di riferimento, ed il rugby ligure non puo’ che dolersene
ed almeno ricordarlo organizzando un memorial dedicato solo a lui. Lui che ha
dedicato una vita al rugby dilettantistico, al movimento giovanile. A Savona ha
lasciato un indelebile ricordo, in una società che ora non c’è piu’. Franco
lascio’ il club biancorosso per problemi di salute, ed il club il quale aveva
appena ottenuto il passaggio alla C/1 nazionale si sciolse come neve al sole
anche per questa ragione! Coi bimbi del posto, poi, si aprì una parentesi
indimenticabile, che ha sicuramente lasciato il segno in molti. Da quelle
squadre emerse anche Marco Camoirano, atleta di un certo livello tecnico, che
ha conosciuto anche la Serie A. A nostro avviso fu il periodo piu’ bello che
trascorse Franco Clavarezza. Ottenne anche lusinghiere affermazioni accedendo
alla fase interregionale in un assolato pomeriggio sul neutro di Rozzano contro
il quotato Ospitaletto Bresciano. Il Savona U/15 gioco’ in inferiorità numerica
per tutta la partita, ma la sconfittadi misura non amareggio’ il tecnico
pegliese che rincuoro’ i propri ragazzi, del resto erano bimbi sotto i quindi
anni di età. Era quasi un padre per loro, tanto amato ed apprezzato che la
Società fece stampare sul retro delle maglie una famosa frase di quel periodo: “ Sciamanais, fuori dalle tane! Sono dieci
anni che vi ripeto che non dovete
stare lì spaparanzati come delle vacche al sole!”
(nella foto a sx la Coppa Clavarezza in palio, tutti gli anni, per i Campioni del Nord Ovest Under 18)
Grinta, carattere abbinati a lealtà e modestia hanno fatto di Franco un
grande del rugby ligure. Non potremo dimernticarlo mai! Il Rugby Pegli 2000,
intanto, ha creduto bene di organizzare il I° Memorial dedicato a Clavarezza.
Si è disputato al campo “Carlo Androne” di Recco mei giorni di sabato 29 e
domenica 30 settembre 2001. Al sabato si è svolto un quadrangolare dedicato
agli Under 14 ed alla sera test amichevole tra gli Old Liguri ed il Rugby
Savona, si proprio quello di Franco Clavarezza che si è ricomposto solo in
questa particolare occasione. Domenica si è svolto il torneo riservato agli
Under 18, mentre nel pomeriggio è stato giocato il torneo seniores con in gara
Pegli, Pro Recco, Cffs Cogoleto e Torino.
Attualmente a Franco
Clavarezza è dedicata una Coppa destinata alla squadra vincitrice della finale
zonale del Nord Ovest, dedicata agli Under 18, quest’anno assegnata alle
Province dell’Ovest, ora abbinati in questa categoria al CFFS Cogoleto.
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