L’Amatori
Rugby Capoterra non fallisce contro il Cus Milano: 29-17. Gli ultimi 80’ contro
Valdotain per sperare nel terzo posto.
E’ arrivata la
vittoria contro il Cus Milano, fermato al Comunale di via Trento per 29-17, ma
la tanto sperata “Operazione sorpasso” nei confronti del Rugby Rho, purtroppo
non si è ancora concretizzata.
Considerato che il 17
turno del campionato di serie B ha visto la compagine lombarda vincere in casa
del Pro Recco per 35-22, la classifica è cambiata ben poco con il Rugby Rho che
precede al terzo posto il Capoterra a quota 53, uno in più degli isolani che
viaggiano a 52.
E, dopo la sosta, al
comunale, per l’ultima della stagione, arriva la capolista Stade Valdotain, che
dopo il passo falso in casa di Ivrea, arriva in Sardegna a caccia della
vittoria che significherebbe promozione diretta.
Quella contro gli
universitari è stata una partita iniziata bene da parte del XV del duo
Garau/Ambus, poi è venuta la voglia di emergere da parte di Milano.
La squadra ospite ha
messo in difficoltà l’Amatori costretto a cedere nella fase finale del primo
tempo e consentire agli universitari di passare e chiudere in testa i primi
40’.
Poi nella ripresa qualcosa è cambiata. Capoterra è sceso in campo con la giusta cattiveria agonistica. Giocando la palla e mettendo in grossa difficoltà la squadra ospite andando, a suon di mete a conquistare i 5 punti.
IL MATCH
L’Amatori scende in
campo con la giusta concentrazione, per mettere subito il bavaglio agli
avversari e far valere la “legge” del comunale. Quest’anno violato solo dal
Cernusco.
Passano 2’ e, neppure
il tempo di permettere a Milano di posizionarsi in campo, che arriva la prima
meta della serata.
Si gioca sulla fascia,
Celembrini in velocità riceve palla sui 22 avversari e corre in meta, regalando
la prima gioia alla sua squadra. Mattia Aru non ha problemi nel trasformare e
portare il parziale sul 7-0.
Milano è colpita ma
non certo affondata anche perché la sfida è appena agli inizi e, ancora c’è da
scrivere la storia del match.
Capoterra domina il
match, ma alcune disattenzioni costano care ai giallorossi che sono costretti a
cedere per due volte in pochi minuti ad un Milano cinico, capace di sfruttare
bene le poche occasioni a sua disposizione.
Prima una meta non
trasformata che accorcia le distanze 7-5 e successivamente con un’altra meta,
questa volta trasformata, che sancisce il vantaggio per i lombardi, 7-12.
Dalla panchina lo
staff tecnico raccomanda calma e “testa”. Bisogna mettere in pratica il piano
di gioco provato in allenamento.
L’incitamento serve ad
Aru e compagni per raddrizzare il punteggio prima del riposo con una punizione
che porta il risultato sul 10-12.
Risultato con il quale
si chiudono le ostilità nei primi 40’.
Dieci minuti di riposo
e si riparte. Escono Ganga, Panduccio, Marongiu, Geraci e Ferrarese ed entrano
Lai, Uccheddu, Piano, Zucconi e Brui.
I cambi fanno bene al
XV di casa che appare più cattivo, concentrato e soprattutto desideroso di
alzare la voce.
I giallorossi
intensificano l’azione d’attacco e, da una mischia sui 22 avversari, esce Pace,
prende palla, supera tutti gli avversarie va in meta. Non arriva la
trasformazione, ma il vantaggio è di nuovo nella mani della formazione di casa,
15-12.
Occorre battere il
ferro finché è caldo e Capoterra non cade nella trappola di Milano che cerca di
innervosire la partita.
La difesa di casa
lavora bene e le ripartenze mettono in serie difficoltà Milano, che è costretta
a capitolare al 20’ con una bella meta in velocità di Valentine. Stavolta c’è
la trasformazione di Aru e l’Amatori si stacca: 22-12.
Arrivano altri cambi.
Escono Stara e Cannoni ed entrano in campo Riccardo e Greco.
Energie fresche per
l’Amatori che non si ferma. Questa volta è il turno di Simone Brui che elude la
vigilanza difensiva del Cus, per piazzare l’ennesima meta del pomeriggio,
trasformata da Aru: 29-12.
C’è solo da amministrare il vantaggio, pur concedendo una meta a Milano nel finale, che accorcia portandosi sul 29-17 ma non beffa l’Amatori.
INTERVISTE
Gabriele Ambus – Coach
Amatori Rugby Capoterra.
Gabriele bella
vittoria dove l’Amatori ci ha messo carattere e tanto cuore. Che gara è stata?
“Siamo partiti bene con il piglio giusto che ci ha consentito, fin da
subito, di segnare una meta.
Diciamo che i ragazzi hanno preso, fin dall’avvio, in mano le redini del
gioco, con i primi sette punti arrivati a seguito di un’azione bella e
prolungata”.
Poi qualcosa è
cambiata?
“Davanti a noi c’era comunque un avversario di tutto rispetto che, tra
l’altro, ricordo si allena con la formazione della serie A, e anche scendendo
di categoria ha tra le su fila giocatori di livello, sia sotto l’aspetto
atletico ma anche fisico.
Ragazzi che comunque non ci stavano a subire la nostra iniziativa.
Quindi, pochi minuti di vantaggio nostro e loro sono rientrati in gioco
realizzando una bella meta ma continuando a fare un gioco determinato e
pressando a tutto campo”.
E il Capoterra?
“Noi abbiamo avuto un attimo di difficoltà in alcune situazioni. Con
qualche errore di troppo.
Ad esempio non siamo stati bravi nel liberarci del pallone in alcune zone
calde del campo, colpa anche di qualche scelta individuale un tantino
azzardata.
E proprio in quel frangente abbiamo ancora subito meta e andati al riposo
in ritardo”.
Poi qualcosa è
cambiata?
“Nel secondo tempo siamo entrati in campo un tantino più determinati e
convinti di poter ribaltare.
Abbiamo fatto cinque cambi, ad inizio secondo tempo modificando la
gestione, quindi con un mediano di mischia, un mediano di apertura, due prime
linee e anche una terza linea.
Praticamente l’assetto della squadra è stato stravolto”.
Motivo?
“Per dare una scossa a tutto il gruppo, per accelerare il ritmo e mettere
anche in difficoltà gli avversari. Tutto sommato il secondo tempo è stato
godibile.
Credo che la partita non sia mai stata messa in discussione anche a livello
mentale. Credimi, sapevo che, salvo errori eclatanti, la gara l’avremo vinta.
Anche nel primo tempo dove abbiamo subito i nostri avversari, c’eravamo. Un
tantino contratti sicuramente, ma in grado comunque di fare bene e i fatti ci
hanno dato ragione.
Intanto Rho non molla.
A Recco sono arrivati anche per loro cinque punti…
“Rho ha vinto, lo sapevamo che avrebbe avuto la meglio su Recco anche se i
liguri comunque dovevano fare risultato e punti salvezza. La differenza è
minima e rimane fissata ad un solo punto.
La sfida per il terzo e quarto posto è ancora aperta. Noi cercheremo di
conquistare la terza piazza. È la nostra missione”.
Alla ripresa c’è Stade
Valdotain. Non sarà facile?
“Si, dopo Pasqua affronteremo Stade Valdotain che ha perso contro Ivrea e
ora rischia di non salire direttamente.
Noi contro di loro, ovviamente faremo la nostra partita, per vincere in
casa e chiudere la stagione nel miglior modo possibile, soprattutto davanti al
nostro pubblico”.
MAN OF THE MATCH
Il Man of the match di Capoterra vs Cus Milano è Filippo Balboni.
Filippo che gara avete disputato contro Milano?
“Una partita davvero strana. Nel primo tempo, prima siamo passati in
vantaggio, poi loro hanno reagito, trovato due mete che hanno consentito a
Milano di chiudere in testa”.
Capoterra comunque non
si è disunita e come sua abitudine ha reagito?
“Noi siamo andati sotto, solo per degli episodi, perché la squadra è
entrata in campo decisa più che mai a vincere le sfida. Abbiamo subito, ma non
abbiamo mai avuto paura che Milano potesse surclassarci nel gioco.
E questo lo abbiamo dimostrato nel secondo tempo dove siamo cresciuti nella
manovra e nell’atteggiamento e il campo alla fine ha premiato la squadra più
capace e desiderosa di conquistare il successo e i cinque punti”.
Alla fine Man of the
Match è andato a Filippo Balboni. Contento?
“Il premio come miglior giocatore della squadra è stato dato a me, ma
arriva dopo una partita giocata alla perfezione da parte di tutti i ragazzi.
Tutti i 15 titolari e tutti i 7 compagni che erano in panchina. Non è mai
una prestazione del singolo, ma un lavoro di squadra.
Ringrazio tutti i ragazzi che mi hanno fatto vincere questo premio, che
ripeto non è solo mio ma di tutto un gruppo che, anche oggi ha fatto un lavoro
pazzesco”.
Dedicato?
“Un premio che voglio condividere assieme a Stefano Smeraldo e Dario
Oghittu. Ringrazio loro e lo dedico anche ad Antonio Murgia che è rimasto fuori
per questa partita. Grazie ragazzi”.
LE FORMAZIONI IN CAMPO
AMATORI RUGBY CAPOTERRA: Chibsa, Ganga,
Geraci, Ferrarese, Vega, Wilson, Balboni, Pace, Marongiu, Panduccio,
Celembrini, Charles-Valentine, Stara, Cannoni, Aru. Allenatore: Marcello Garau
e Gabriele Ambus. A disposizione: Uccheddu, Lai, Piano, Zucconi, Riccardo,
Brui, Greco.
CUS MILANO RUGBY: Carlucci,
Galimberti, Carli, Scotti, Festa, Molteni, Zaninati, Fabiani, G. Ghelli, F.
Ghelli, Mazzucchi, Allodi, Zappa, Assi, Macchi. Allenatore: Mariano
Balistrieri. A disposizione: Ponta, Chirita, Coppola, Massimello, Gatti,
Osnato, Longo.
(FotografiaSportiva A&M)