lunedì 6 giugno 2022

RUGBY OLD/A Napoli Genova vince ancora il torneo dei veterani legato alla Regata delle Antiche Repubbliche Marinare.

 

Nessuno è così forte da non rimanere turbato da una circostanza imprevista (Caio Giulio Cesare) e molte volte questo turbamento conduce anzitempo alla disfatta, prima ancora che i giochi vengano disputati (Spartaco Zikinolphus d’Oileo). Questo è quanto capitato agli avversari, massimamente agli omologhi padroni di casa, quando hanno visto uscire dagli spogliatoi la Legio Felix Primigenia: esuberante nel numero e poderosa nello spirito; sicura e compatta nelle proprie convinzioni; col tranquillo sorriso di chi non teme nulla e nessuno. Tutti, dai capitani ai raccattapalle e financo ai custodi del campo, in quel preciso momento, sono stati pervasi da una cupa consapevolezza: che quello sarebbe stato un lungo, torrido e brutto pomeriggio di ......... Tutto questo ed altro

 

                       A BAGNOLI, NELLO STADIO DEGLI AMATORI NAPOLI RUGBY

                                    il sabato 4 maggio 2022, ad ore 16.30, sole, 32°

                                                           in occasione della

                    XIV EDIZIONE DEL TORNEO OLD DELLE REPUBBLICHE MARINARE

 

E’ stata difficile e laboriosa la fase di reclutamento; lunga e dura la preparazione fisica e, soprattutto, l’approccio mentale all’evento. Alla fine però la spedizione è partita col morale alto e solida volontà di vittoria. Si segnalano per solerzia e tenacia organizzativa i seguenti Cavalieri:

signifer legionis > Ruiz Rocio Del Pilar;

capo della spedizione > il Sciur Pilun dalli belli braghi bianchi;

casting > il capo di prima classe R. Hartman;

fotografia > Paolo Pendola;

magazzino e provviste > Lord Zyklon B Bomber;

trasporto e logistica > Aigor te Nahi, lo Spirito con la Graspa;

trucco e parrucco > il Marchese della Provola;

responsabile del Kindergarten > il s.s.e c. Andy May Day;

director of rugby > GianGilgamesh del Drago Bianco;

capo della guerra > Kaiser Franz;

interprete > Al il Sannita;

tango, samba e mate > Seba;

spiriti e affini > lo Sciamano Aborigeno;

rapporti con osti & barman > Frà Corizio da Varagine;

gestione risorse umane > Roaring Nick & l’Helvetico.

 

Sotto il vessillo con la croce rossa di San Giorgio in campo bianco si sono ordinatamente schierati: Gropplero I – capitàno, Avigliano, Bagnara, Bernardini, Canale, Cavalleri, Comandini, Corinni, De Pieri, Felici, Flamigni, Galiberti, Galliano, Juvara, Maggiolo, Mangiapanello, Noto, Odone, Olivieri, Palomba, Pendola, Porfido, Quiroga, Rocca, Sandri, Saturnino, Scotti, Tommasi, Vassallo.

Si segnala la prima partecipazione a questo torneo di Scotti, Pendola, Comandini e Tommasi. A bordo campo Rocio a curare le ferite, le fisime e le paturnie dei Cavalieri più meticolosi. Sugli spalti ad incitare ad una sola voce: Roberta Sandri, Jonissa e Vittoria Tommasi, Adriano Porfido, Manuela Quiroga, Silvia Rocca; presenti nei cuori dei loro cari e dunque presenti sul campo anche Aria e Maya Scotti, Felipe e Francisco Quiroga, Chiara e Pietro Palomba, Alessandro Bernardini.

 

Assente Venezia, si sono disputate due partite per squadra; per sorteggio hanno aperto il torneo Pisa e Amalfi; la vincente (Amalfi) ha affrontato Genova che subito dopo ha giocato con Pisa.

Due partite da due tempi di dieci minuti ciascuna.

La prima partita:

Amalfi Vs Pisa = 1-0

 

La seconda partita:

Genova Vs Amalfi = 2-0

con mete di Canale e Palomba

 

La terza partita:

Genova Vs Pisa = 3-1

con mete di Galliano, Scotti, Sandri.

 

Il torneo è stato vinto ed è stato raggiunto il risultato del Grande Slam [(“non depositare il fardello se non dopo aver raggiunto la meta” firmato M) – i più anziani ricorderanno questa scritta sul muro che delimitava l’accesso carrabile al campo Carlini quando gli spogliatoi erano dalla parte opposta a quella attuale (ora usata quando occorra dalle ambulanze)]. Del gioco giocato mi limito a dire che la troppa voglia di fare, di fare in fretta, la molta ansia da prestazione (e con avversari che comunque tutti hanno fatto le scuole alte) hanno ingolfato i nostri tre quarti privandoli - per tutto il primo tempo e per buona parte del secondo con Amalfi – della loro naturale micidialità offensiva. Quando è avvenuto lo sblocco mentale, ad un metro dal baratro, non ce n’è stato più per nessuno. I Baruffanti hanno tenuto botta con disinvoltura in ogni parte del campo.

 

Cavaliere del Torneo Sebastian Quiroga. Cavaliere dell’organizzazione e delle comunicazioni tra i reparti il Guardiano del Melo. Cavaliere tutto fare Aigor te Nahy che ha organizzato i transfer da e per il campo, che come cane da gregge ha raccolto i vaganti indirizzandoli verso i luoghi deputati alla mangiogna, ha allestito in men che non si dica una tendopoli per due rifugiati (Il Piccolo Lord e Gianluca F.) nella casa che già condivideva con altri sei (Nand Rover, Lord Zyklon B Bomber, AleNoto, Paolo P. ed il Celtico Afelix) ed ha svolto lavoro di raccolta e consegna delle maglie commemorative esigendone il costo. Aygor, se ne avessimo un altro come lui potremmo fare la guerra con la Cina e vincerla!! Caduti sul campo dell’onore Franz Gropplero (ginocchio destro), Francesco Scotti (ginocchio sinistro), Igor De Pieri (un paio di dita della mano sinistra), Alessandro Noto (entrambe le caviglie fuori uso). A tutti i migliori auguri di un rapido rientro nei ranghi.

Sono altre, per contro, le circostanze che mi stanno maggiormente a cuore e sulle quali intendo dilungarmi: quelle su cui riposa l’Onore e la Dignità di ogni compagine sociale, politica, scolastica o, come nel nostro caso, sportiva. In ogni Clan, Associazione, Club o (come si dice alle mie latitudini) Famiglia esiste la legge non scritta della appartenenza, della solidarietà, del sostegno reciproco, della fiducia incondizionata verso gli altri componenti del gruppo che si sostanzia: a) nel monito rivolto verso il mondo esterno (chi si interfacci con uno sappia che sta agendo nei confronti di tutti gli altri); b) nella certezza dell’aiuto e nell’assistenza e nella comprensione dei confratelli.

 

Degno di lode il comportamento di Be Be Zop Charlie che non doveva venire, che non poteva venire, che aveva degli altri impegni e forse anche qualche acciacco fisico ma che quando ha intuito la possibilità che altri Cavalieri importanti per la salute della squadra si sarebbero uniti alla spedizione se lui, proprio lui, avesse combinato un equipaggio “mordi e fuggi” ecco che - come Cincinnato “abbandona l’aratro saluta la famiglia e va alla guerra” – parte sobbarcandosi interminabili ore di macchina per la più massacrante e lontana sede di questo torneo per stare insieme ai suoi contubernali sul campo, a fare il proprio dovere. Grazie. Del pari degni di plauso e riconoscenza i componenti dell’equipaggio che hanno condiviso questa severa messa alla prova: Juvarich, Matt Channel, Il Piccolo Lord e l’Helvetico. I loro nominativi sono stati già segnalati ad Aspi perché vengano nominati Soci Unici Corsie Autostradali.

 

La Comissione per le Massime Onoreficenze, omisso medio, ha deliberato all’unanimità di insignire tutti i partecipanti alla campagna del titolo di Marchesi di Bagnoli, Duchi di Capodimonte e Forcella nonché Principi della Via dei Tribunali che si sommerà ai titoli ed alle onorificenze già possedute e che sarà trasmissibile jure hereditatis. A breve l’emissione di una moneta commemorativa da tre euri con distribuzione urbi et orbi. A Breve il racconto di quando Seba saltò in testa al gigante pisano (tal Barone, alto metri 2,07) ciuffandogli la palla e lasciandolo tramortito a terra; di quando GianGilgamesh del Drago Bianco fottè in velocita girandogli attorno i più veloci back di Pisa; di quando Roaring Nick ha tolto a spallate la forfora dalle maglie amalfitane per depositarla con la palla oltre la linea e, infine, di quando Malgioglio per prepararsi alle partite consumò tutte le bende, il tekar e lo spara trappa delle farmacie e parafarmacie della area circumvesuviana.

 

Per C.N.N. da dietro l’unico sparuto cespuglio fornitore di ombra del Campo di Bagnoli, accanto alle bottiglie di plastica d’acqua vuote ed ai resti di fasciature e di scotch, vicino ai sogni infranti dei padroni di casa (lo qualo tale Oreste ha manifestato tutta la sua simpatia per noi), stanco e un po’ affamato Er Coguaro da Jamaica ovvero Rimmo e Rubby ovunque voi siete.

(Ferdinando Saturnino)

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