UNDER 11: L'AVVENTURA AL TORNEO DI MODENA
MODENA – Raccontare questo fine settimana
non è impresa semplice, ma al tempo stesso è anche doveroso. Per molti ragazzi
si trattava della prima esperienza fuori da casa, per altri non era altro che
una ripresa dopo tre anni. Per me, invece, era un momento molto importante,
atteso per quattro lunghi anni e finalmente arrivato. Ricordo con il sorriso le
tante trasferte fatte da bambino nelle località più disparate (Valpolicella,
Noceto, Padova, Parma, Calvisano, Treviso ecc.), ma da allenatore per molti
motivi non ci ero ancora riuscito. Finalmente il momento tanto atteso è
arrivato.
E allora appuntamento a Via Flaminia 867 di sabato mattina, assieme alla u19 e al IXV, diretti rispettivamente a Colorno e Padova. Ancora prima del raccordo si respirava già l’aria da trasferta: cori, grida ed eccitamento per un momento tanto atteso dai ragazzi. Alla prima sosta, ci incrociamo proprio con i ragazzi della prima squadra, molti dei quali allenatori dei nostri ragazzi, che salgono a salutare i loro ragazzi. Pranzo al sacco e una partita di rugby improvvisata nell’area di sosta per sfogarsi un po’. Il viaggio prosegue alla volta di Parma, dove ci attende un clima più fresco del solito e dove assisteremo alla finale del Campionato di Top10 fra Padova e Rovigo: qui i nostri ragazzi sono stati protagonisti, in quanto hanno formato un corridoio all’ingresso in campo delle squadre.
(Nella foto in alto al centro Andrea Trotta, ex Capitolina, ora capitano del Petrarca Padova neocampione d'Italia)
Successivamente,
hanno potuto vedere la partita dagli spalti del Sergio Lanfranchi, vicino ai
ragazzi della nostra u19. A fine partita i ragazzi sono entrati in campo, si
sono fatti firmare la maglietta dai protagonisti della finale e hanno cercato
il capitano del Petrarca Padova, Andrea Trotta, ex capitolino, per una foto
insieme a lui. Ceniamo al tramonto presso la club house dell’Amatori Parma e
poco dopo possiamo riprendere il nostro viaggio alla volta dell’albergo di
Rubiera (MO). I ragazzi sono visibilmente provati e stanchi: assegniamo le
stanze e i vari responsabili così che i ragazzi possano sistemarsi. La divisa è
già pronta ai piedi del letto e si può andare a riposare.
La mattina seguente ci svegliamo all’alba
con un clima fresco e nuvoloso. Dopo un’ottima colazione i ragazzi sono pronti
per recarsi agli impianti del Modena rugby per iniziare il loro torneo. Ci
attiviamo da subito su un manto erboso in ottime condizioni e con la
temperatura perfetta per giocare. Nel nostro girone dovremo incontrare Sesto,
Reno Bologna e Cecina, tre squadre nuove, tre partite molto stimolanti. Nel
primo incontro pareggiamo 2-2 contro il Sesto rugby, una squadra veramente
qualitativa che ci ha messo alla prova, ma contro cui siamo riusciti ad
esprimere davvero un bel gioco. Seconda sfida del girone contro il Reno
Bologna, squadra molto fisica, contro cui ci adattiamo molto bene giocando
sullo spazio e in velocità, il nostro punto di forza: finisce 4-2. Infine,
chiudiamo in modo molto soddisfacente il girone contro il Cecina, squadra molto
simile al Sesto, subendo la fisicità degli avversari, ma rispondendo con ottimi
placcaggi avanzanti.
Passiamo secondi nel girone per differenza
mete: incontreremo l’Asr Milano, una delle compagini più quotate fra quelle
presenti. I nostri ragazzi si fanno valere dal primo all’ultimo minuto, ma la
vittoria va ai meneghini che vincono 6-2. Da ricordare la meta finale di
Riccardo, che finalizza una stupenda azione corale di tutta la squadra, davvero
piacevole da vedere. In semifinale, superiamo per 6-0 in un derby tutto romano
la Primavera. Dopo pranzo affronteremo nuovamente il Sesto nella finale per il
5-6 posto.
Eppure, ci tenevo a condividere un momento
di sincera emozione e compassione, nel senso di condivisione del pathos, fra me
e i ragazzi. Non ne avrei avuto più l’occasione.
Qualcuno più commosso di altri, qualcuno
con qualche lacrima di troppo sulle guance, i ragazzi sono pronti ad affrontare
quest’ultima partita con tanta motivazione. Dal primo minuto danno tutto sul
campo: da fuori percepisco una passione fuori dall’ordinario, una motivazione
unica, una lealtà e unione fra di loro incredibile. Tutto racchiuso in nove
minuti. Sul 3-3 segniamo forse la meta più bella del nostro torneo: un calcio
passaggio all’ala che consente a Giacomo di segnare e che potrebbe decretare la
fine dell’incontro in modo veramente romantico. Un’ultima meta della compagine
toscana pone fine all’incontro sulla parità, che vede trionfare i ragazzi del
Sesto per l’età media più bassa.
Un ultimo abbraccio, le ultime lacrime, un
ultimo coro tutti insieme e il saluto ai genitori. Sono davvero orgoglioso di
quello che hanno dato questi ragazzi, dal primo all’ultimo incontro, del legame
di fratellanza che nel tempo si è creato fra di loro e di ciò che ogni volta mi
fanno provare. Ringrazio Daniele, Francesca e Nina (che si è quasi sdoppiata
fra u9 e u11), per aver accompagnato i ragazzi in questo viaggio che non
scorderemo mai.
A Leonardo, Riccardo, Paolo, Tommaso,
Alessandro, Leonardo, Daniel, Riccardo, Giulio, Thomas, Leonardo, Giacomo,
Lorenzo e Dario. Essere il vostro allenatore è davvero un privilegio.
Marco Pauletti
Nessun commento:
Posta un commento