I grandi numeri per il
rugby presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Ruffini”
Giunge al termine, ma in realtà è un vero e proprio inizio, la collaborazione tra il sistema rugbistico imperiese e l’Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni Ruffini” di Imperia. In particolare la Union Rugby Riviera, franchigia provinciale, ha condotto una importante attività formativa durante l’anno scolastico, schivando il “periodo covid” come un abile tre quarti elude un placcaggio.
Chiunque abbia la ventura di vedere il registro degli accessi
esterni alla scuola noterebbe i vari cognomi di rugbisti, a partire dal
presidente Massimo Zorniotti, presenti in palestra per un grande novero di
lezioni. Una fase didattica di grande importante, conclusa con il dirigente
scolastico Luca Ronco. Di fatto, un segno del destino: Giovanni Ruffini fu
esule in Gran Bretagna, patria del rugby, là dove questo sport è di fatto un
insegnamento scolastico. Ben si è capito anche ad Imperia, per i valori
formativi, caratteriali e sociali che il gioco porta con sé. Infine, c’è stato
il momento del campo e alla prima uscita sulla pèlouse del
“Pino Valle” di Imperia c’erano ben 75 ragazzi e ragazze che si sono sfidati in
allegre partite di rugby nelle formule non di impatto, touch e flag. Si
è trattato di un’attività intensa che ha coinvolto i giovani per un intero
pomeriggio, dalle 14 alle 17, sotto gli occhi del presidente regionale federale
Enrico Mantovani (eh, proprio lui, il già presidente della Sampdoria) e
dell’Assessore cittadino Simone Vassallo. Entrambi hanno avuto ottime parole
per l’iniziativa: solida, sostenibile, continuativa. In data primo giugno
l’intero Istituto sarà presente sul campo, con venti classi, le quali saranno
invitati alla visita del complesso sportivo gestito dal sistema Imperia
Rugby-Union Rugby Riviera. Fra studenti e insegnanti, allenatori e dirigenti
rugbistici c’è piena intesa. Il primo mattone è stato posto, quindi si va avanti,
come è proprio dello spirto della palla ovale.
L’under 17 Union Rugby
Riviera “dei miracoli” ai vertici del Nord Ovest: inizia la fase finale.
Lo si è ripetuto come un mantra per tutto l’inverno. All’inizio erano quattro o cinque. Si pensava ad un’associazione con altra squadra o anche alla mancata partecipazione al campionato. Così non è stato, perché il rugby è inclusivo. Un passa-parola, tra giovani. Un impegno costante dei tecnici, Emanuele Mori, e Davide Pozzati. La squadra nasce, ha i numeri, si forma, impara. Nasce il gruppo, la realtà più importante nel mondo dell’ovale. Così facendo, arrivano anche i risultati, la consapevolezza, sicuramente un ruolo sociale e un’autostima importante per i ragazzi coinvolti in un contesto ludico, ma complesso, in un’età indubbiamente difficile. Ne è prova la seconda fase del campionato, terminata in testa, con risultati lusinghieri. Seguono in classifica l’Alessandria, il Cus Genova, la Pro Recco e lo Spezia. Al solo livello ligure, due società di serie A. Eccolo, il miracolo, in cui i giovani devono credere. Il girone Nord Ovest vedrà ora la sua fase finale, molto attesa dagli apprendisti corsari.
(Nella foto l'U17 rivierasca in gara ad Alessandria)
Si parte così con la semifinale: 7 maggio ad Ivrea, 21 maggio nel fortino del “Pino Valle” di Imperia. Partite di cartello di fronte alla seconda classificata dell’altro girone. Occhi aperti sull’altra semifinale che vede opposte la corazzata Monferrato all’Alessandria. Un torneo all’ultimo respiro iniziato da underdog e terminato da protagonisti. Bravi, avanti così tutti insieme, per Imperia che così oggi “è” la Liguria del rugby giovanile.
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