IL DERBY DEL PO/4
Anche Viadana, come Piacenza, ha un particolare rapporto con il fiume Po, ed è logico pertanto che il classico confronto fra i due team del rugby, sia abbinato al fiume piu’ lungo d’Italia!
Ieri a Piacenza, sul perfetto manto erboso del “Walter Beltrametti”, che venerdi prossimo sarà teatro del recupero fra i Lyons e il Petrarca Padova, c’era un buon pubblico proveniente anche da Viadana, ed il calore degli appassionati si è potuto facilmente riscontrare dal grande incitamento da loro espresso durante la partita. Prima dell’inizio del confronto abbiamo incontrato a margine del terreno di gioco ULISES GAMBOA (in foto sotto), General Manager del Viadana, una formazione abituata a muovere l’ovale....
“ Per avere quantita’ e qualità del gioco bisogna muovere l’ovale – ribadisce l’ex pilone nato a cresciuto a Buenos Ayres – qua in Italia si gioca molto sulla mischia e sulle touche, pero’ noi del Viadana con il nostro coach German Fernandez abbiamo cercato d’impostare il gioco in altro modo. Noi siamo una squadra che cerca di creare un gruppo di atleti con le proprie risorse, e dobbiamo cercare di impostare il gioco dall’origine, cercando di conquistare il pallone dai punti d’incontro, nel recupero da un placcaggio, da tutte le situazione del gioco.
(ieri a Piacenza la meta di mischia viadanese)
Stiamo cercando di cambiare l’impostazione generale del gioco, e l’arrivo di
German Fernandez ci riempie d’orgoglio. E’ un tecnico che puo’ dare molto anche
al rugby italiano, è molto competente, e nel contempo devo complimentarmi anche
con Gonzalo Garcìa che proprio a Piacenza sta facendo un ottimo lavoro.”
Lyons e Viadana due squadre che giocano molto
l’ovale, e che tutto sommato fanno divertire il pubblico presente sugli spalti,
e da un po di tempo in qua anche in TV grazie a nuovi collegamenti. L’Argentina
terra di campioni nel football, ma anche di rugbisti........
(una touche vinta dal Viadanaal Walter Beltrametti )
“ Fernandez è stato il
primo tecnico dei Pumas ad ottenere un’affermazione internazionale contro gli
All Blacks – dice GAMBOA – e questo la dice tutta sulla sua competenza tecnica.
Italiani ed argentini siamo molto simili nei sentimenti. Siamo orgogliosi,
conserviamo tanta passione, la differenza che abbiamo noi in Argentina a
livello rugby è che noi non cambiamo mai il club. Noi nasciamo e cresciamo
dalle giovganili in un club e rimaniamo
sino alla fine dell’attività. Se c’è un percorso di crescita si fa ma tutto in
funzione della crescita di un atleta per arrivare in Nazionale o in selezione,
e credo che anche in Italia si dovrà rispettare meglio questa teoria. E poi
sono convinto che la grande differenza la dobbiamo creare noi tutti dirigenti, dobbiamo
lavorare seriamente e intensamente per il rugby. “
Conclusione della giornata di ieri risultato favorevole al Viadana per 22/21, tanto divertimento per il pubblico.
(rr)
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