Ragusa Rugby, il cuore oltre gli ostacoli.
Il
Team Manager dell'U-16, Giuseppe Cusumano, in Tanzania.
Scuole,
dormitori, aule per lo studio. Il viaggio di Giuseppe in Tanzania.
"Quello
che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano
avrebbe una goccia in meno".
Questa
frase, di Madre Teresa di Calcutta, descrive al meglio il "prossimo"
sogno di Giuseppe Cusumano.
Il
nostro team manager dell'Under 16, è in viaggio in Tanzania, come fa due volte
l'anno, per il progetto di sostegno alle attività di Padre Salvatore Ricceri,
missionario siciliano di Biancavilla, che da oltre 30 anni si occupa dei
bambini dello Stato africano.
Questa
volta, tocca ad un'aula di chimica e biologia. Da realizzare, perchè l'istituto
più vicino si trova a 38 km, che i ragazzi dovrebbero percorrere rigorosamente
a piedi.
Quindi,
delle due l'una: senza aiuto, dei giovani e promettenti ragazzi africani,
potevano smettere di studiare.
Ma
Giuseppe, insieme con altre persone coinvolte nel progetto voluto dall'Ambasciatore
Italiano in Tanzania, dott. Luigi Scotto, applica il principio di Madre Teresa
nel quotidiano.
Servono
7.000 euro. E quindi, come se fosse la cosa più naturale e semplice del mondo,
devono essere raccolti in pochi mesi. Ed è quello che accade: tra febbraio e
giugno, in soli quattro mesi, si conclude la raccolta. L'aula può essere
costruita.
E
Giuseppe, proprio in questi giorni, sta andando lì, per l'avvio dei lavori.
"In
realtà, - spiega - dal 2014, anno in cui abbiamo iniziato ad affiancare le
attività di padre Ricceri, abbiamo davvero costruito e realizzato davvero di
tutto.
Dalle scuole materne, a quelle elementari, alle guardie mediche
pediatriche; insomma, tutto ciò che serve per dare una mano ai ragazzi della
comunità. Ovviamente, il nostro è un piccolo contributo, che si concretizza in
due visite l'anno. Ma tra ridipingere le aule o sistemare i dormitori, qualcosa
da fare si trova sempre".
Spesso,
infatti, anche le cose più semplici, in Africa, sembrano impossibili da
realizzare.
"In
questi anni abbiamo anche contribuito a portare la luce in due villaggi, che
altrimenti sarebbero stati completamente al buio, con tutti i problemi del
caso. Ma davvero, quando siamo lì, ci occupiamo di ogni cosa. Perfino
dell'assistenza di un bambino, rimasto paralizzato da un incidente all'uscita
da scuola. Peraltro, il fatto di averlo assistito direttamente, mi ha fatto
"accettare" nella comunità Masai. Un bellissimo momento di
condivisione e di unione, del tutto inatteso".
Ogni
anno, il progetto si arricchisce di un nuovo tassello. L'ultimo, come detto, è
legato alla nuova aula di chimica e biologia (che sarà pronta entro l'anno,
assicura Giuseppe), e, inoltre "l'allaccio della luce in un altro
villaggio".
Piccole
donazioni, una cifra, tutto sommato, ridotta, e tanti, tanti, tanti progetti
che partono, si sviluppano e restano a disposizione della comunità.
"Da
due anni - spiega Giuseppe - il Ragusa Rugby Union ha deciso di sposare questo
progetto; so che posso sempre contare sul presidente, Erman Di Natale e su Luca
Tavernese, il team manager, e sulla loro sensibilità, per tutto ciò che
serve".
Come
abbiamo ricordato, Giuseppe è anche il Team Manager dell'Under 16 del Ragusa
Rugby Union. "Quest'anno continuerò a seguire i ragazzi in questa
avventura che, come sempre, sarà ricca di soddisfazioni; non solo sportive,
anzi soprattutto dal punto di vista della crescita, individuale e di gruppo,
dei tanti, e speciali, membri della famiglia del rugby ragusano".
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