C’è la
convinzione che Luglio e Agosto siano mesi nei quali l’attività del club sia
ferma. Se è ciò è vero per le attività del minirugby in realtà non è così nel
mondo Seniores, anzi. È infatti proprio in questi mesi che una dura
preparazione atletica crea i presupposti per affrontare al meglio la prossima
stagione.
Sono dunque i mesi nei quali figure forse poco conosciute sono più che mai
determinanti ed al centro della vita delle squadre. I preparatori atletici.
In questa splendida giornata di
sole, sulla tribuna che gli permette di non perdere di vista i ragazzi,
incontriamo il decano dei preparatori atletici capitolini: Stefano
Rasori.
Ciao Stefano, grazie per il tempo che ci
dedichi.
Ciao, di
nulla.
È iniziata una nuova stagione. Questa è la
numero?
Se non
sbaglio la quindicesima….
Come hai conosciuto la Capitolina?
Grazie a
Daniele Pacini che mi ha voluto nello staff del Club… Con lui collaboravo con
la FIR nel staff della rappresentativa dell’Under 14
L’hai vista cambiare nel corso degli anni? Se
si, come?
Sono entrato
nell’anno della promozione in Eccellenza, e c’era un grande entusiasmo intorno
a questa opportunità, nel corso degli anni si è passato dall’impegno al grande
Rugby ad un impegno più vicino alla nostra realtà, ma con un sogno ritornare a
giocare nella massima serie, cosa riuscita nel 2013, ora il nostro prossimo
obiettivo ritornarci per rimanere il più a lungo possibile, soprattutto
ritornarci con le nostre forze e con i nostri giovani cresciuti nel Club
Hai vissuto tante generazioni di atleti. Ci
sono differenze tra una generazione e l’altra?
Credo che
fare confronti tra generazioni non sia corretto. Ogni generazione, sia
socialmente che in ogni altro ambito è figlia del suo tempo e dei valori che
quel tempo esprime. Fare paragoni rischia di non trasmettere giusti concetti.
Come detto è iniziata la stagione e
dunque una nuova sfida, dove trovi forza e motivazione per continuare?
La forza e
la motivazione la trovo quando vedo l’impegno e la fatica dei nostri atleti sia
in palestra che in campo.
Quale il ricordo più bello e quale il più
brutto di questi anni?
Senz’altro
la nostra seconda promozione in Eccellenza ma anche le vittorie dei campionati
Under 18 nel 2007/2008 e Under 17 nel 2006/2007 sono state particolarmente
emozionanti, la più brutta quella della retrocessione in serie B stagione
2016/17
Lo scorso anno molti i giovani che hanno
esordito con voi nelle Squadre Seniores. Anche questa stagione qualcuno
potrebbe esordire. Come hai trovato il loro approccio e come valuti la linea
verde tracciata dallo Staff e dal Club.
Vedere un
giovane proveniente dalle nostre squadre giovanili esordire nella massima serie
è particolarmente emozionante e gratificante, fa capire che, se anche l’impegno
e stato faticoso e difficile.
Alla fine è
stato ripagato ampiamente. Il loro approccio è come sempre molto buono e sono
convinto il credere e portare avanti una linea verde sia l’unica strada
perseguibile anche se la più lunga e difficile per raggiungere i traguardi
importanti.
Quale consiglio ti senti di dare ai ragazzi
che cominciano la preparazione?
Trovare
piacere e gratificazione nella fatica quotidiana, che l’allenamento non è solo
presenza ma avere la consapevolezza che abbiamo finito solo quando abbiamo dato
tutto, e che allenarsi seriamente e anche una dimostrazione di rispetto nei
confronti dei compagni e del club, e che una squadra è la somma delle fatiche
individuali. Ma la cosa più importane è NON SMETTERE MAI DI SOGNARE!
… E quale consiglio al Club?
Continuare a
credere nei giovani e cercare di metterli in condizione di allenarsi nel
migliore dei modi.
Ampliamo l’orizzonte, il Rugby cosa ha
significato nella tua vita?
Molto
importante, sono arrivato al Rugby per caso, dopo venti anni da allenatore
nell’Atletica Leggera. Il passaggio da uno sport individuale ad un di
squadra non è stato facile ma la scommessa era interessante e stimolante
Veniamo invece all’aspetto tecnico –
professionale. In questa fase cosa si allena?
Le
caratteristiche di questo sport sono particolari, bisogna tenere presente che
un giocatore di Rugby deve saper correre veloce, ma per un tempo lungo, deve
saper lottare, deve saper giudicare in tempi brevi situazioni che sono in
continuo cambiamento, deve avere grande padronanza del gesto tecnico, questo
implica che nella gestione di un allenamento si devono sempre tenere in
considerazione tutte queste caratteristiche e anche se lontano dagli impegni
agonistici nella programmazione degli allenamenti vanno tenuti presenti tuti
questi aspetti.
Manda un saluto al club
Un saluto
prima di tutto di buone vacanze e di buon riposo a tutti, agli atleti di
ricordarsi che la ripresa sarà molto faticosa e quindi di lasciar sempre un
momento da dedicare all’aspetto fisico magari con attività diverse ma fatte
sempre con un attenzione e cura, per ritrovarsi alla ripresa in condizioni
“decenti”
Grazie Stefano, ci vediamo a settembre .. in
forma!
(le foto n. 2,3,4 si riferiscono al prepartita con Colorno rr)
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