SERIE B 1^ GIORNATA : BERGAMO
12 - PROBIOTICAL NOVARA 30
REGALO DI NOZZE.
Vacaru sceglie un XV
pesante e porta pure 6 avanti su 7 in panchina. Esordio ufficiale in prima
linea per i fratelli Corrado e Adriano Gaeta che affiancano Cotroneo, Fabio
Loretti e Quadraro in seconda , completano il pack Luca e Nani Loretti con il
sodale Guglielmi in terza. In regia il neo capitano Loddo con Vacaru jr. , ai
centri Cerutti e Battaglia, altro esordiente come Di Maria schierato ala con
Vicari , chiude Stofella.
Grande inizio del Novara
che senza timore reverenziale aggredisce i padroni di casa e li mette subito
alle corde , imponendo la legge del pack fin dalla prima mischia . La squadra
guadagna terreno , la touche funziona bene con un paio di cassaforti che
finiscono corte per un niente , ma in mischia si recupera subito il pallone .
(Il terzalinea Andrea Guglielmi)
Altro pick and go corto fino a che al 9’ la prima linea bergamasca crolla e
l’ottimo arbitro estrae senza indugio il giallo : ancora mischia e il
carrettino è guidato e concluso in meta da Luca Loretti. Senza esito la
trasformazione. Si attende la reazione orobica , ma Nani Loretti recupera il
pallone e risospinge la squadra in avanti : diciamo subito che gli amanti
del multi fase e del gioco arioso e spumeggiante devono aspettare i rari quanto
imprecisi contrattacchi bergamaschi non certo le iniziative novaresi .
Infatti i padroni di casa cercano le scorribande del proprio triangolo
allargato che , se trova spazio , mette in difficoltà la prima linea di difesa
azzurra rinforzata però sulla larghezza da due spietati placcatori
come Cerutti e Battaglia, ben coadiuvati da Stofella. I nostri invece tengono
ovviamente ritmi bassi privilegiando il gioco chiuso e le fasi
statiche , utilizzando al meglio i turn over , frutto del sapiente lavoro dei
Loretti brothers , e i numerosi calci di punizione concessi dagli avversari .
Al 16’ arrivano tre preziosi punti grazie ad un drop di Vacaru ,
preparato al meglio da Loddo abile a impegnare i propri avanti nel lavoro di
trincea per consentire al compagno di centrare i pali senza
pressione. Fiammata orobica che d’orgoglio cerca di reagire , ma occorre
una dormita della difesa novarese come quella in cui al 24’ spiana la via della
meta bergamasca: furba non letta da Adriano Gaeta e tallonatore avversario proiettato
in meta , fermato in qualche modo da Loddo. Fallo tattico e difesa alle
corde che alla fine capitola sul multi fase propiziato dalla giocata veloce dal
calcio di punizione. Trasformazione e 8 a 7 con partita che sembra riaperta.
Invece gli ultimi 20 minuti sono tutti di marca novarese che fa valere il
pack power e sigla due realizzazioni pesanti entrambe marcate
da Corrado Gaeta a suggello di un’ottima prestazione personale. Al
30’ spietato carrettino da mischia ordinata e ripartenza della terza
linea difesa a fatica ; ripetuti pick and go diretti da Loddo fino a che
Conrad Gaeta riesce a trovare lo spiraglio giusto . Vacaru jr.
riscalda il piedino e trasforma , mettendone altri tre al 36’ su calcio
di punizione , giusto per gradire. A fil di sirena arriva la meta che
chiude la partita : questa volta è l’ennesima cassaforte da touche arpionata da
Nani Loretti e orchestrata al meglio dagli otto musicanti di Brema che
concludono la sinfonia in meta ad opera del tamburino Corrado. Si riposa sul 23
a 7 e il pubblico di parte novarese si sfrega contento le mani anche perché è
chiaro che solo un inopinato calo fisico o qualche miracolo possono invertire
l’inerzia del match.
(nella foto Glauco Loddo)
Nel secondo tempo è
l’allenatore orobico che ricorre a piene mani alla panchina e cerca di incitare
i suoi a giocarsi il tutto per tutto , mentre Vacaru mantiene lo status quo ed
il gioco ermetico . Qualche calcio di liberazione non proprio centrato consente
qualche pericoloso contrattacco su cui però la seconda linea di difesa recupera
bene soprattutto con Cerutti e Battaglia , anche se quest’ultimo viene colto in
fallo dall’arbitro e rimedia un giallo che non porta , ahimè per loro , punti
per Bergamo. La partita si mantiene interessante proprio per la diversità
biologica dei contendenti. Il Novara fa muro e trova ottimi turn over , prova
sporadici multi fase privi però di efficacia , risolti poi dal piede ora di
Loddo ora di Vacaru , ma non ha la stessa efficacia del primo tempo perché
aumenta la fallosità e di conseguenza la perdita del pallone e di terreno. Di
contro il Bergamo riesce a impensierire la retroguardia azzurra nel gioco al
largo , ma spesso i suoi centri fanno a testate invece di cercare il
sovrannumero e se in touche qualche pallone è fruibile , in mischia
ordinata non c’è proprio storia e invertendo l’ordine dei piloni ,leggasi
Quadraro che risale in prima linea al posto di un buon Gaeta Adriano sostituito
da Tonelli, il risultato non cambia anzi migliora perché la prima linea
avversaria viaggia a gambe per aria. Il tempo passa e c’è aria di vittoria
nonostante il clamoroso palo colto da Cerutti su calcio di punizione al 24’.
Nel finale gli ultimi botti. Al 35’ meta e bonus. Il pack lavora bene in
touche e l’arbitro fischia un fallo orobico in prossimità dei pali
. Loddo smette i panni dell’assennato capitano e rimette quelli della
faina e gioca rapidamente alla sua destra cogliendo pronto Cotroneo che
ha ancora lo spunto e la forza di incunearsi nelle maglie di una difesa assai
svogliata. Vacaru trasforma. Poco dopo è il Novara che copia gli
avversari perché concede la meta dell’orgoglio sempre da giocata da calcio di
punizione poi non trasformata. Il match si chiude su un avanti bergamasco e il
fischio finale è vera musica per le orecchie di giocatori e tifosi.
Plauso allora a
giocatori e tecnico che hanno interpretato bene la partita e l’hanno incanalata
su ritmi e strutture congeniali. In un campionato in cui conteranno come
al solito anche i centesimi di punto , un simile bottino è davvero oro colato .
Man of the match alla prima linea che oltre ad aver demolito gli
avversari dal primo all’80° ha segnato ben tre delle quattro mete.
Bene i nuovi e adesso belli concentrati per l’esordio casalingo di
domenica prossima con il Sondrio.
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