Maxime Mbandà, l’altro giorno, ha fatto visita al Club piemontese de “Le
Tre Rose” di Casale Monferrato, la Società iscritta al Campionato regionale di
Serie C Hirone 2 e composta in massima parte da richiedenti asilo.
Il flanker italo-congolese della Nazionale Italiana Rugby e delle Zebre
Rugby, 24 anni compiuti ieri, aveva regalato a “Le Tre Rose” la maglia del
proprio esordio azzurro dello scorso giugno a San Josè contro gli Stati Uniti
ed oggi – concluso l’allenamento mattutino a Colorno con la franchigia del
Nord-Ovest – ha raggiunto la provincia di Alessandria per incontrare lo staff e
gli atleti della Società che, da alcune stagioni, partecipa con una speciale
deroga di FIR all’attività regionale con una squadra interamente composta da
atleti extracomunitari, nel nostro Paese come richiedenti asilo.
Mbandà, 8 presenze con l’Italia e sempre in campo nel recente 6 Nazioni,
ha dapprima incontrato il sindaco di Casale Monferrato per un primo benvenuto a
nome della comunità locale e successivamente ha incontrato lo staff e gli
atleti de “Le Tre Rose” assistendo dal campo all’allenamento serale.
“Il rugby è uno straordinario strumento di aggregazione ed
integrazione, e Le Tre Rose Nere rappresentano un bellissimo esempio di come il
nostro sport sappia unire uomini e donne di ogni razza e provenienza.
Incontrare questi ragazzi e vederli lavorare insieme sul campo, poter
condividere con loro la mia esperienza di atleta dell’Italia, è stata
un’esperienza emozionante e formativa. Ovunque questi ragazzi proseguiranno il
proprio cammino, in Italia o altrove in Europa, sono certo che porteranno
sempre con sé quanto il rugby ha saputo dare loro” ha dichiarato
Maxime Mbandà a margine dell’incontro.
( sopra da SITO FIR, sotto RUGBYTOTALE)
(il nazionale azzurro Maxime Mbanda' in visita a Le Tre Rose al Campo del Ronzone a Casale Monferrato)
In una qualsiasi famiglia è indubbiamente
confortante aumentare il numero dei componenti, e così anche se in modo ben
diverso, è grande soddisfazione poter aumentare il numero degli atleti nello
stesso club piemontese, tanto da prevedere addirittura la nascita di una
seconda formazione. “E’ quello che mi auguro ovviamente – dice
PAOLO PENSA, massimo dirigente de Le Tre Rose – i giocatori della prima
squadra, quella che ha preso parte al campionato di Serie C2 con squadre
piemontesi ed una ligure, è composta da giocatori provenienti dalle Cooperative
SENAPE, con cui si è iniziato la scorsa stagione, Verso Probo, Kainzencoop –
kainzen è l’unione di due nomi giapponesi di buon auspicio – mentre per ora la
nascente squadra B de Le Tre Rose è composta dalla Cooperativa LA CASA DI
ELISA, e sono q uasi tutti provenienti
dalla Nigeria.”
(da sin. Angelo Cusmano vicesindaco di Casale M., Maxime Mbanda', Titti Palazzetti Sindaco di Casale M., Paolo Pensa Presidente Le Tre Rose Rugby e Giorgio Zublena Presidente Comitato Regionale Piemonte FIR)
In ogni caso la principale formazione de Le
Tre Rose sono composte per la maggior parte da RICHIEDENTI ASILO e non
totalmente, infatti INTERRAZZIALI, essendoci anche atleti provenienti, oltre
che dall’Italia, il capitano quest’anno è di Vercelli, anche dall’Albania,
dalla Romania, dall’Argentina r la prima integrazione avviene tra i sedici
Stati Africani rappresentati.
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