Da lunedi scorso al campo sportivo Carlo Androne di Recco sono iniziati i lavori di ristrutturazione dello stesso impianto, adeguandolo alle normative imposte da Rugby world (norma 22) ed in particolare sulla messa in opera del nuovo manto sintetico. Per questo motivo l’attività della Pro Recco Rugby ha potuto avere un seguito solamente grazie alle disponibilità dello stadio CarliniBollesan, solitamente il terreno di casa del CUS Genova e del campo Marchesani in località Calvari nel comune di San Colombano di Certenoli.
(Una recente immagine dallo stadio CarliniBollesan di Genova dal test di Serie A fra AIRCOM RECCO ed AMATORI ALGHERO)
Logicamente,
purtroppo, abbinando questo problema alle criticità derivate dalla terribile
pandemia del COVID 19, le complicazioni per questa Società si sono rivelate deleterie,
e nel tempo la perdita di atleti si è ampiamente evidenziata. Quest’anno una
buona parte di giocatori è rientrata nei ranghi, ed ora con la prospettiva di
riavere a disposizione almeno per la prossima stagione agonistica un rinnovato
Carlo Androne, ridona una certa fiducia in casa del club degli Squali.
Trascorsa la stagione
agonistica 2021/22, che non contemplava retrocessioni, il team rivierasco ha dovuto subire nuovi
contraccolpi negativi dall’indisponibilità del proprio campo casalingo, tanto
che a tre giornate dalla conclusione del Campionato di Serie A oggettivamente
rischia una sempre pericolosa retrocessione in Serie B.
(Una immagine di questa mattina, mercoledì 5 aprile, dal Carlo Androne di Recco)
“ La Liguria è lunga e
stretta – afferma LIBE’ – il territorio è quello che è, gli spazi idem, gli
sponsor latitano, e tenere insieme dei ragazzi a svolgere un’ attività sportiva
al giorno d’oggi è problematico. Noi come Società abbiamo circa
trecentocinquanta tesserati, tra dirigenti, giocatori etc., e calcolando che un
classico nucleo famigliare è composto da tre persone, significa coinvolgere circa un migliaio di
persone, ossia il dieci per cento della popolazione di Recco. Quando si fanno
delle proiezioni si devono fare a
percentuale, e se consideriamo e
mettiamo insieme tutti gli sport che si praticano in questa comunque piccola
citta’ arriviamo a circa un sessanta per cento di giovani che si possono
dedicare allo sport. Socialmente queste
Società hanno una grandissima responsabilità nei confronti dei giovani e nei
confronti delle stesse famiglie, e manlevano la forza politica da una possibilità
di poca accoglienza dei giovani, che senza interesse e senza accoglienze
andrebbero sulla strada. E sulla strada i piu’ fragili sia i giovani come gli
anziani che non riescono ad arrivare alla fine del mese, diventano delle prede
facili per la criminalità. Un club sportivo che si dedica soprattutto allo
sport che coinvolge giovani, ma anche gente di avanzata età, impegnati magari
come accompagnatori con un semplice volontariato, agevolano e migliorano la
struttura sociale di qualsiasi zona. “
L’impegno sociale per
quanto riguarda la Pro Recco Rugby è ormai ben noto da molti anni, e con la
possibilità di poter riutilizzare il Carlo Androne teoricamente potrebbe
rilanciare non solo la prima squadra seniores verso nuovi stimoli, ma
soprattutto agevolare tutta l’attività delle categorie giovanili.
“ Ora comunque ritornando all’attività agonistica della prima squadra – dice ROBERTO LIBE’, attuale Presidente del club ed ex atleta dello stesso team – dopo la doppia sosta andremo incontro al derby con il CUS Genova, e dovremo assolutamente vincere questo confronto se ci vorremo salvare dalla retrocessione. Ovviamente anche il CUS potrebbe in seguito far punti con un Biella che ultimamente ha avuto problemi a Parma in quanto privo di alcuni infortunati, e tutto potrebbe agevolare la squadra genovese.
Difficile fare pronostici è chiaro. Personalmente sono convinto che se vincessimo con il CUS Genova ci potremo salvare, altrimenti sarebbe retrocessione. Purtroppo ben si sa che partecipando poi ad un campionato di Serie B non ci sarebbe da illudersi troppo, impegnarsi in questo torneo sarebbe molto piu’ difficile che giocare in serie A in quanto, e questo lo vediamo di anno in anno, sono sempre piu’ numerosi i club che ambiscono a salire nella nostra categoria.”
Intanto i lavori al
campo hanno avuto inizio e teoricamente almeno fra tre/quattro mesi sara’
nuovamente utilizzabile. (rr)
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