mercoledì 5 aprile 2023

RUGBY PRO RECCO /Iniziati i lavori al Carlo Androne, e Roberto Libe' commenta la situazione.

 

Da lunedi scorso al campo sportivo Carlo Androne di Recco sono iniziati i lavori di ristrutturazione dello stesso impianto, adeguandolo alle normative imposte da Rugby world (norma 22) ed in particolare sulla messa in opera del nuovo manto sintetico. Per questo motivo l’attività della Pro Recco Rugby ha potuto avere un seguito solamente grazie alle disponibilità dello stadio CarliniBollesan, solitamente il terreno di casa del CUS Genova e del campo Marchesani in località Calvari nel comune di San Colombano di Certenoli. 


   (Una recente immagine dallo stadio CarliniBollesan di Genova dal test di Serie A fra AIRCOM RECCO ed AMATORI ALGHERO)

Logicamente, purtroppo, abbinando questo problema alle criticità derivate dalla terribile pandemia del COVID 19, le complicazioni per questa Società si sono rivelate deleterie, e nel tempo la perdita di atleti si è ampiamente evidenziata. Quest’anno una buona parte di giocatori è rientrata nei ranghi, ed ora con la prospettiva di riavere a disposizione almeno per la prossima stagione agonistica un rinnovato Carlo Androne, ridona una certa fiducia in casa del club degli Squali.



ROBERTO LIBE’ (FOTO SOPRA), Presidente della Pro Recco Rugby: “ L’approvazione al finanziamento da parte del Comune di Recco era arrivato prontamente, e noi saremo stati già pronti dal mese di ottobre 2022, purtroppo sappiamo benissimo come la burocrazia a volte costringe a lunghi slittamenti, e così è stato anche in questo caso. La consulenza di Paolo Vaccari della FIR è stata comunque molto utile, certo che  se avessimo potuto utilizzare quel mezzo milione di euro, che è il costo di questo progetto, per i nostri campionati sarebbe risultato piu’ produttivo.”

Trascorsa la stagione agonistica 2021/22, che non contemplava retrocessioni, il  team rivierasco ha dovuto subire nuovi contraccolpi negativi dall’indisponibilità del proprio campo casalingo, tanto che a tre giornate dalla conclusione del Campionato di Serie A oggettivamente rischia una sempre pericolosa retrocessione in Serie B.


  (Una immagine di questa mattina, mercoledì 5 aprile, dal Carlo Androne di Recco)

“ La Liguria è lunga e stretta – afferma LIBE’ – il territorio è quello che è, gli spazi idem, gli sponsor latitano, e tenere insieme dei ragazzi a svolgere un’ attività sportiva al giorno d’oggi è problematico. Noi come Società abbiamo circa trecentocinquanta tesserati, tra dirigenti, giocatori etc., e calcolando che un classico nucleo famigliare è composto da tre persone,  significa coinvolgere circa un migliaio di persone, ossia il dieci per cento della popolazione di Recco. Quando si fanno delle proiezioni  si devono fare a percentuale,  e se consideriamo e mettiamo insieme tutti gli sport che si praticano in questa comunque piccola citta’ arriviamo a circa un sessanta per cento di giovani che si possono dedicare  allo sport. Socialmente queste Società hanno una grandissima responsabilità nei confronti dei giovani e nei confronti delle stesse famiglie, e manlevano la forza politica da una possibilità di poca accoglienza dei giovani, che senza interesse e senza accoglienze andrebbero sulla strada. E sulla strada i piu’ fragili sia i giovani come gli anziani che non riescono ad arrivare alla fine del mese, diventano delle prede facili per la criminalità. Un club sportivo che si dedica soprattutto allo sport che coinvolge giovani, ma anche gente di avanzata età, impegnati magari come accompagnatori con un semplice  volontariato, agevolano e migliorano la struttura sociale di qualsiasi zona. “

L’impegno sociale per quanto riguarda la Pro Recco Rugby è ormai ben noto da molti anni, e con la possibilità di poter riutilizzare il Carlo Androne teoricamente potrebbe rilanciare non solo la prima squadra seniores verso nuovi stimoli, ma soprattutto agevolare tutta l’attività delle categorie giovanili.

“ Ora comunque ritornando all’attività agonistica della prima squadra – dice ROBERTO LIBE’, attuale Presidente del club ed ex atleta dello stesso team – dopo la doppia sosta andremo incontro al derby con il CUS Genova, e dovremo assolutamente vincere questo confronto se ci vorremo salvare dalla retrocessione. Ovviamente anche il CUS potrebbe in seguito far punti con un Biella che ultimamente ha avuto problemi a Parma in quanto privo di alcuni infortunati, e tutto potrebbe agevolare la squadra genovese.

Difficile fare pronostici è chiaro. Personalmente sono convinto che se vincessimo con il CUS Genova ci potremo salvare, altrimenti sarebbe retrocessione. Purtroppo ben si sa che partecipando poi ad un campionato di Serie B non ci sarebbe da illudersi troppo, impegnarsi in  questo torneo sarebbe molto piu’ difficile che giocare in serie A in quanto, e questo lo vediamo di anno in anno, sono sempre piu’  numerosi i club che ambiscono a salire nella nostra categoria.”

Intanto i lavori al campo hanno avuto inizio e teoricamente almeno fra tre/quattro mesi sara’ nuovamente utilizzabile. (rr)

 

 

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