Un punto ed una virgola due idee e concetti differenti in un unico
enunciato sul Rugby delle giovanili biancorosse.
Analisi della situazione
dei giovani atleti del Rugby Civitavecchia dal Direttore Tecnico Andrea
Gargiullo.
Lo stacco intermedio del periodo di sport del CRC dei giovani tra inizio
stagione sportiva 2022 e con l’avvicinarsi del nuovo anno 2023 attraverso le
impressioni di chi ne ha fatto una delle filosofia di vita.
Punto di domanda.
Quali sono stati gli effetti della
pandemia negli ultimi due anni sulle giovanili del Rugby Civitavecchia?
Virgola di risposta.
Gargiullo- La pandemia è
stata un punto di nuovo fine/inizio per il Rugby, costretti a rinventarci, nel
momento della possibilità della ripresa delle attività senza contatto fisico
fra gli atleti, noi come CRC ci siamo presentati alla cittadinanza con il Rugby
Gratuito. In questa stagione dobbiamo riconfermarci con gli stessi
numeri, anche se molte famiglie hanno subito l’effetto economico. Purtroppo la
pandemia a causato anche la scomparsa in parte di molti atleti in età
adolescenziale che stando fermi per 2 anni si sono ritrovati in un mondo non
loro, allontanandoli dallo sport, vogliamo e dobbiamo riportarli a divertirsi e
giocare con la palla ovale.
Punto di domanda.
Come è stata gestita la mancanza di giovani atleti e come sono le
prospettive per il CRC nel settore giovanile?
Virgola di risposta.
Gargiullo- Vogliamo
aumentare gli iscritti con attività rivolte alle scuole. Al momento siamo in
piena attività con tutte le categorie dalla under 5 alle under 15, le under 17
e 19 vengono gestite con l’accordo delle Fiamme Oro Rugby. In essere si stanno
stipulando accordi con le vicine realtà Rugbystiche per creare un vero e
proprio polo di crescita rugbystica per i ragazzi per permettere agli stessi
di misurarsi con realtà di livello superiore.
Come vedi il Rugby in particolare dei
giovani biancorossi dal punto di vista atletico-fisico e mentale-sociologico?
Virgola di risposta.
Gargiullo- Dal punto di
vista atletico- fisico stiamo facendo un’ottimo lavoro nelle under in simbiosi
con un preparatore fisico per dare gli strumenti per la costruzione futura. I
giovani under 13 e 15 fanno esercizi di palestra propedeutici per il futuro
mentre le altre sono seguite soprattutto sui schemi di motoria di base.
A livello mentale,
proponiamo conferenze con nutrizionisti e preparatori fisici, parleremo di seguito
di bullismo e cyber bullismo, oltre che creare un doposcuola. Abbiamo in essere
un protocollo d’intesa con l’Orthofarma
Vignati: “Rugby e Postura” per problematiche risolvibili a livello strutturale
degli atleti.
Punto di domanda.
Quali sono le difficoltà maggiori per
un direttore tecnico di Rugby nel settore giovanile?
Virgola di risposta.
Gargiullo- Le difficoltà
sono molte , dare di più di quanto si ha, essere attenti a tutto procedendo
nella direzione auspicata anche se davvero complicato. Lo strumento necessario
è avere relazioni con atleti e staff per andare nella direzione giusta, amore
verso lo sport incondizionato e far capire che è un mezzo per creare le nuove
generazioni future.
Punto di domanda.
Per concludere, quali sono gli
obiettivi prossimi del Rugby Civitavecchia per i giovani atleti?
Virgola di risposta.
Gargiullo- Il Rugby del
movimento del CRC è: “Scuola di Vita”. Partendo da questa frase insegniamo ai nostri
atleti, fans, genitori e simpatizzanti la voglia di sostenerci, di stare bene
in armonia, crescere, sempre nel bene comune finalizzato alla crescita dei
ragazzi ed è per questo che gli obbiettivi sono quelli di cercare nuovi
atleti. Consolidare quello che abbiamo sia come struttura societaria,
struttura sportiva e staff allenatori, in modo di presentarci sempre pronti per
le sfide future.
Foto:
D.T. del Rugby Civitavecchia Andrea Gargiullo
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