C’è un fischietto in più nel movimento Trentino
Il giovane Marco Dosso da poco ha superato il corso per arbitri della
federazione.
Un nuovo, giovanissimo arbitro va a rinfoltire il numero dei direttori di
gara del rugby triveneto. Marco Dosso, roveretano classe 2003, ha da poco
ottenuto il patentino e a breve esordirà sui campi da rugby del triveneto.
Appassionato di sport sin da piccolo, Marco ha praticato il rugby nelle fila del Lagaria fin da quando era alle elementari e ha svolto tutta la trafila nelle giovanili fino ad arrivare lo scorso anno a giocare con l’under 19. Gli impegni universitari iniziati quest'anno (è iscritto alla facoltà di economia e commercio) lo hanno portato alla decisione di lasciare il rugby giocato ma non il mondo della palla ovale.
Ha scelto così di intraprendere un percorso diverso, iscrivendosi al corso arbitri della Federazione. Da poco ha superato il corso e avrà modo nei prossimi mesi di maturare un'esperienza diversa, ma sempre su un campo da rugby, guardando e facendosi guardare con occhi completamente diversi da prima. “Per il nostro club e per tutto il movimento provinciale - commenta il presidente del Lagaria Marco Lasta - è una buona notizia perché andiamo a sviluppare altre competenze e nuove figure. Siamo contenti per Marco che ha voluto mettersi alla prova in questo nuovo ruolo e gli auguriamo tanta fortuna e tante soddisfazioni. Sarà collegato alla sezione di Verona perché in Trentino non esiste una sezione arbitri e, visto il numero non molto alto di direttori di gara, avrà presto modo di mettersi alla prova”.
“Voglio esprimere il mio personale ringraziamento - fa eco il delegato provinciale Fir Fabio Pavanelli - e della Delegazione sia alla società Lagaria sia al neo arbitro. Mi auguro che a Marco possano seguire altri “volontari” per il bene di tutto il movimento! L’ausilio di un arbitro, tanto più durante gli allenamenti, “aiuta” i giocatori a comprendere meglio le scelte degli arbitri durante le partite, e, soprattutto, insegna loro a giocare al meglio conoscendo le regole”.
(Paolo Trentini)
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