L’AMATORI CAPOTERRA CONTRO IL MONFERRATO PER
RIPRENDERE A CORRERE
L’appuntamento domani alle 15 al comunale di via
Trento
Juan Manuel Queirolo: “Contro i piemontesi serve:gioco, lucidità mentale e
determinazione”
Dopo la sosta riparte il cammino dell’Amatori Rugby Capoterra che, domenica (si inizia alle 15) per la sesta giornata della serie B, attende la visita dell’Unione Rugby Monferrato. Una prova di maturità per il XV allenato da Juan Manuel Queirolo che affronta una formazione di alta classifica che, naviga con gli stessi punti dell’Amatori. Secondo posto per il Monferrato e per la compagine isolana che vince la minisfida con la squadra piemontese per aver segnato, finora, due mete in più e realizzato 158 punti (contro i 142 degli ospiti). Meglio in difesa per Monferrato che, nelle prime cinque di campionato ha subito solo 48 punti; 10 in più del Capoterra (58).
(Foto da un precedente test fra Capoterra e Monferrato)
Messa in archivio la
prima sconfitta stagionale contro Bergamo arrivata prima della sosta, la formazione
di coach Queirolo, in queste settimane ha caricato le batterie e, in
particolare preparato nei minimi dettagli la sfida di domenica pomeriggio al
comunale di via Trento. Il tecnico argentino però, prima di lavorare in vista
della gara di domenica ha voluto parlare con la squadra per capire cosa è
andato storto contro il Rugby Bergamo.
“Dopo la sconfitta, alla ripresa degli allenamenti abbiamo parlato tanto
assieme ai ragazzi – spiega coach Queirolo -. Abbiamo capito che a Bergamo non
siamo scesi in campo con la giusta convinzione di fare il nostro gioco, di
essere noi a dettare il ritmo. A Bergamo abbiamo subito e sofferto soprattutto
nei primi 35’ il loro gioco”.
E poi?
“Abbiamo avuto la lucidità per reagire e in effetti qualcosa in campo si è
vista, ma purtroppo non è servito a raddrizzare la gara”.
E ora
Monferrato per ritrovare gioco e punti?
“Nella gara di domenica il nostro obbiettivo è quello di ritornare a
comandare il gioco, ovvero avere ritmo, velocità e capacità di mettere in
difficoltà i nostri avversari. Dobbiamo essere noi quelli in grado di “colpire”
prima, come del resto ha fatto il Bergamo nella gara persa due settimane fa”.
Quindi mai
dare all’avversario l’iniziativa?
“Esatto. Quella deve entrare nel DNA della squadra al di là del risultato
finale. Una cosa è perdere contro una formazione che gioca meglio, rispetto ad
una sconfitta che arriva perché il gruppo, pur avendo le potenzialità per
vincere non riesce a dare il massimo. Ovviamente mi prendo le responsabilità,
in quanto sono stato io a non essere riuscito a convincere i ragazzi che
possono essere protagonisti contro tutte le nostre avversarie”.
Come mai?
“L’impressione è che ci sia un piccolo “ricordo” di quello che è stato il
cammino dello scorso campionato. E proprio con Bergamo avevamo subito una
pesante sconfitta. I ragazzi, la scorsa domenica, sono entrati in campo anche
con quella partita in testa; una sorta di rispetto negli avversari che ha
trattenuto il gruppo”.
Quindi si è
lavorato anche sotto l’aspetto psicologico?
“Con Sandro Floris abbiamo cercato di lavorare con i ragazzi proprio per
evitare che si pensi tanto a quello che è stato il passato. Dobbiamo guardare
avanti e lasciarci alle spalle il resto. Quest’anno si parla di altro rugby e,
se noi facciamo il nostro gioco, quello che siamo riusciti pian pianino a
costruire nelle prime quattro giornate di campionato, sono certo che non ci
sarà da soffrire e faticheremo di meno, anche se l’altra squadra è più forte.
Noi ora dobbiamo ritrovare la lucidità, la cattiveria e il gioco e affrontare
così tutto il campionato, e poi: vincere o perdere sarà una conseguenza di
quello che faremo in campo”.
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