Nove club bresciani e 131 atleti
(classe 2005, 2006) coinvolti. Sono questi i numeri del nuovo Polo Federale per il Territorio
Bresciano, per il supporto e lo sviluppo del settore
giovanile locale.
La Federazione Italiana Rugby ha
infatti approvato il progetto presentato dai club del territorio, che
prevede una sorta di Polo itinerante, il quale permetterà, a rotazione, di
svolgere allenamenti nelle strutture più attrezzate dell’intera provincia.
I club dalla A in giù potranno, inoltre, essere supportati da tecnici
qualificati presenti sul territorio. Un progetto, questo, frutto della sinergia e dei tavoli di
lavoro che da tre anni coinvolgono i principali club bresciani.
Aderiscono al Polo Federale bresciano:
Centurioni, Brescia, Botticino, Franciacorta, Fiumi-Borgo, Bassa Bresciana,
Rovato, Valle Camonica, Oltremella
Ad oggi sono 9 i club, ma l’iniziativa è aperta a tutte le società del
territorio. Tutto prenderà il via al termine dell’estate, con la ripartenza
degli allenamenti. La proposta operativa, dopo essere stata presentata ai club, è stata
portata in Federazione dai Centurioni, che hanno fatto da portavoce
dell’intero movimento rugbystico bresciano, come sottolinea il presidente
del club valtrumplino, Ottorino
Bugatti: «E’ un progetto che abbraccia tutte le società
bresciane del territorio, perché insieme è più facile sviluppare una realtà
costruttiva, così come risolvere problemi e difficoltà. I Centurioni non
sono i diretti destinatari, hanno solamente fatto da capofila. Il nostro è
un obiettivo comune. I ragazzi hanno vissuto anni difficilissimi a causa
della pandemia. Questo progetto si rivolge a loro. Ci si allenerà a
rotazione nelle strutture più attrezzate messe a disposizione dei club del
territorio. I ragazzi potranno crescere sia dal punto di vista umano che
dal punto di vista sportivo. Fare attività tutti insieme permetterà di
crescere e di collaborare. Non solo per i ragazzi, ma anche per i club e
per i tecnici è un’opportunità di confronto importante. E’ proprio questo
il senso del Polo, essere vicini e uniti »
Il progetto - che risponde
alla richiesta della Fir di rendere più inclusivo il rugby, coinvolgendo le
nuove generazioni – si pone i seguenti obiettivi:
• Crescita delle collaborazioni sul territorio e conseguente crescita del
movimento
• Crescita della qualità dei tecnici
• Allineamento tecnico al percorso FIR
• Aumento dei tesserati dovuto ad una maggiore attenzione rivolta
all’individuo
• Aumento della qualità del singolo atleta
• Colloqui periodici e test dello psicologo, funzionali all’età su cui
andremo a lavorare
• Limitare abbandono
• Selezione mirata fino ad ottenere 2, 3 giocatori o più da sottoporre
annualmente ai centri di formazione permanente di Milano e Roma
• Progetto inclusivo che mantiene un numero di partecipanti limitato,
diviso per ruoli
• Garantire ai club l’indennità di formazione attraverso il ricollocamento
di risors
I club ricopriranno un ruolo
fondamentale, in quanto saranno gli attori principali per le seguenti
azioni:
• Mettere a disposizione le strutture
• Predisposizione e apertura alla collaborazione
• Motivare i propri migliori atleti all’attività del Progetto Polo
Territoriale FIR
• Un bacino di circa 3000 atleti del territorio
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