martedì 5 luglio 2022

RUGBY GIOVANILE/E' nato il Polo Giovanile Federale per il territorio bresciano!

 

Nasce il Polo Federale per il territorio bresciano

 

I tesserati 2005-2006 dei club potranno usufruire di tecnici qualificati e delle migliori strutture del territorio. Un progetto approvato dalla Fir, nato dalla sinergia delle società rugbystiche bresciane


Il tavolo dei club bresciani durante l'incontro, avvenuto nel settembre 2021,   con il presidente Fir, Marzio Innocenti.

 

Nove club bresciani e 131 atleti (classe 2005, 2006) coinvolti. Sono questi i numeri del nuovo Polo Federale per il Territorio Bresciano, per il supporto e lo sviluppo del settore giovanile locale.


La Federazione Italiana Rugby ha infatti approvato il progetto presentato dai club del territorio, che prevede una sorta di Polo itinerante, il quale permetterà, a rotazione, di svolgere allenamenti nelle strutture più attrezzate dell’intera provincia. I club dalla A in giù potranno, inoltre, essere supportati da tecnici qualificati presenti sul territorio. Un progetto, questo, frutto della sinergia e dei tavoli di lavoro che da tre anni coinvolgono i principali club bresciani.

Aderiscono al Polo Federale bresciano: Centurioni, Brescia, Botticino, Franciacorta, Fiumi-Borgo, Bassa Bresciana, Rovato, Valle Camonica, Oltremella
Ad oggi sono 9 i club, ma l’iniziativa è aperta a tutte le società del territorio. Tutto prenderà il via al termine dell’estate, con la ripartenza degli allenamenti.

La proposta operativa, dopo essere stata presentata ai club, è stata portata in Federazione dai Centurioni, che hanno fatto da portavoce dell’intero movimento rugbystico bresciano, come sottolinea il presidente del club valtrumplino, Ottorino Bugatti: «E’ un progetto che abbraccia tutte le società bresciane del territorio, perché insieme è più facile sviluppare una realtà costruttiva, così come risolvere problemi e difficoltà. I Centurioni non sono i diretti destinatari, hanno solamente fatto da capofila. Il nostro è un obiettivo comune. I ragazzi hanno vissuto anni difficilissimi a causa della pandemia. Questo progetto si rivolge a loro. Ci si allenerà a rotazione nelle strutture più attrezzate messe a disposizione dei club del territorio. I ragazzi potranno crescere sia dal punto di vista umano che dal punto di vista sportivo. Fare attività tutti insieme permetterà di crescere e di collaborare. Non solo per i ragazzi, ma anche per i club e per i tecnici è un’opportunità di confronto importante. E’ proprio questo il senso del Polo, essere vicini e uniti »

 
Il progetto - che risponde alla richiesta della Fir di rendere più inclusivo il rugby, coinvolgendo le nuove generazioni – si pone i seguenti obiettivi:
• Crescita delle collaborazioni sul territorio e conseguente crescita del movimento
• Crescita della qualità dei tecnici
• Allineamento tecnico al percorso FIR
• Aumento dei tesserati dovuto ad una maggiore attenzione rivolta all’individuo
• Aumento della qualità del singolo atleta
• Colloqui periodici e test dello psicologo, funzionali all’età su cui andremo a lavorare
• Limitare abbandono
• Selezione mirata fino ad ottenere 2, 3 giocatori o più da sottoporre annualmente ai centri di formazione permanente di Milano e Roma
• Progetto inclusivo che mantiene un numero di partecipanti limitato, diviso per ruoli
• Garantire ai club l’indennità di formazione attraverso il ricollocamento di risors
 
I club ricopriranno un ruolo fondamentale, in quanto saranno gli attori principali per le seguenti azioni:
• Mettere a disposizione le strutture
• Predisposizione e apertura alla collaborazione
• Motivare i propri migliori atleti all’attività del Progetto Polo Territoriale FIR
• Un bacino di circa 3000 atleti del territorio

 

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