Non si è giocata la prima partita della pool promozione in programma
per questa domenica tra Rugby Varese e Lyons Piacenza a causa
dell'impraticabilità del terreno di gioco del 'Levi' di Giubiano. Il match è
stato ufficialmente posticipato e lo scontro diretto per la promozione in B tra
le due squadre si giocherà il 12 Febbraio sempre a Varese. Poco cambia in
fin dei conti, anche perché dopo questo primo round Varese non avrebbe giocato
fino al 19/2 quindi di buono c'è che i biancorossi avranno due settimane in più
per preparare al meglio questa sfida decisiva per vincere la pool. Le
principali candidate a vincere il girone sono appunto Varese, Piacenza e Union
Milano, quest'ultima squadra già battuta due volte quest'anno dai
biancorossi (10-23 e 16-10) ma sempre temibile e pronta a dare sorprese
sgradevoli alle big più quotate. Dopo una prima fase di campionato tra alti e
bassi, pur non avendo ancora perso, l'obbiettivo del Varese rimane chiaro e il
neo-presidente Francesco Pierantozzi non ha perso tempo nel sottolineare
l'importanza che avrebbe un immediato ritorno nella categoria superiore:
"Posso considerarmi soddisfatto, i ragazzi sono ancora imbattuti e hanno
fatto bene in questa pool 1. Il desiderio di tornare in B è alto. Ora ci
aspettano partite più dure e intense, per meritarci la serie B dobbiamo
sicuramente ingranare una marcia in più e migliorare su tutti i fronti ed è un
lavoro che possiamo e dobbiamo fare e deve servire ai giocatori come stimolo
per migliorarsi ad ogni allenamento". I biancorossi sfrutteranno
quindi le due settimane in più per perfezionare il proprio
gioco, sperando anche nei ritorni fondamentali del capitano Maccarelli e del
talentuosissimo mediano di mischia Bianchi, due innesti che farebbero molto
comodo agli allenatori Galante e Donoghue per la sfida contro Piacenza.
RUGBY E SOCIALE di Roberto Roncallo (O.D.G. 170599 roncallo.roberto488@gmail.com ) creato da Dino Fruccio
martedì 31 gennaio 2017
Un calendario della II fase quanto meno strano pone
alla prima giornata il nuovo scontro con il Novara, dominatore della prima fase
che conferma a pieno la propria forza vincendo nettamente l’incontro con gli
eporediesi che pur fornendo una prova coraggiosa, raramente riescono a trovare
le giuste contromisure alla potenza del pack novarese.
E’ in salita l’inizio che vede per circa 15 min
l’Ivrea schiacciata nei propri 22 e costretta spesso a difendere sulla linea
dei 5 e alla fine a capitolare 2 volte; qui però la partita cambia, sia con la
mischia che regge meglio e la touche che funziona, sia con qualche buona
apertura al largo che mettono un po’ di apprensione nella difesa dei padroni di
casa; l’Ivrea non riesce però a concretizzare complice anche prima un giallo
subito da entrambe le formazioni e successivamente un altro giallo comminato a
Santillo, dall’arbitro (in maniera sorprendente assegnato per la seconda
domenica di fila) che “abbocca” un po’ in fretta alla sceneggiata, per un
presunto sgambetto, con tanto di urlo del 10 novarese, non nuovo a questi
episodi che non dovrebbero far parte del bagaglio di un rugbysta.
Subito a inizio ripresa un’incursione eporediese
viene premiata con una punizione che Cardella trasforma e sembra rilanciare gli
eporediesi, ma dura poco l’inferiorità numerica e il pack novarese segnano ben
presto la partita con 2 mete, una al largo dopo aver strecciato la difesa e una
in percussione con bonus raggiunto a metà ripresa. Coach Schiavi prova con
forse fresche a dare energia sugli avanti e così l’Ivrea prova generosamente a
rispondere, ma i palloni disponibili sono pochi e anche le offensive degli
avanti sono dispendiose e alla fine fermate dai padroni di casa, che di contro
prendono ulteriore sopravvento in mischia e realizzano altre due mete,
approfittando anche di una nuova superiorità causa il giallo colpevolmente
rimediato da Cavi.
Gli ultimi 5’ vedono l’Ivrea con carattere provare
ad attaccare in multifase: il premio arriva proprio in chiusura con la
percussione finale di Romano che schiaccia e Cardella trasforma.
Molte cose da rivedere, in primis la mediana tutta
nuova, e soprattutto la necessità di continuare con attenzione gli allenamenti
nelle prossime settimane, stante la pausa prevista di 2 settimane in
concomitanza con l’avvio del 6 Nazioni. Poi il calendario (strano) vedrà
l’Ivrea nuovamente opposta allo Stade Valdotain in trasferta.
Ivrea Rugby Club: Rosso (Trogolo), Tricarico, Tola, Cardella,
Sanfilippo, Santillo (Varricchio), De Lise S. (Gaida); Gallo Balma (Romano),
Redolfi (Valenzuela), Amadio, Neviani (Bertoldo), Campanale (Cavi), Zilioli, De
Lise E., Macrì.
Weekend
rugbistico intenso per il Rugby Rende come di consueto impegnato su più fronti,
questa volta con la formazione maggiore e con i giovani della categoria Under
18. Due match ostici che hanno registrato la vittoria della squadra seniores
per 24-14 contro gli Amatori Torre del Greco e il tonfo della compagine U18 per
38-0 sul campo del CUS Foggia.
Le
mura amiche del Tonino Mazzuca si confermano un talismano per i ragazzi di
coach Bacci, tornati in campo dopo una pausa di campionato per dimostrare di
meritare la serie C1. La giornata uggiosa non ha reso le condizioni di gioco
particolarmente favorevoli, il terreno pesante e la pioggia sottile erano un
tutt’uno con la tensione agonistica e il desiderio di far bene; le prime
battute del match suonano un ritmo equilibrato in cui attacco e difesa si
alternano con precisione, ma senza concretezza. La prima meta biancorossa
giunge dopo quasi un quarto d’ora dal via per merito del pacchetto di mischia,
possente ed in ottima forma rispetto alle partite precedenti grazie alla
rocciosa prima linea costituita dai fratelli Brunetti; sono cinque punti
importanti, quasi liberatori per il Rende che si riorganizza e torna subito in
area avversaria con Dario Rossi, il quale recupera palla e corre indisturbato a
schiacciarla sulla riga di meta.
(una mischia tra i cosentini del Rende e i campani di Torre del Greco)
Il secondo tempo si apre con il positivo
rientro di Giovanni Ferraro dopo un lungo periodo di riposo forzato e una
marcatura di Salvatore Celsa, cercata con impegno e alfine giunta quasi quale
premio per la sua buona prestazione; ad essa ne fa seguito un’altra in rapida
successione, realizzata da Vito De Napoli, ennesima riprova della sua vitalità
prorompente. Sul parziale di 24-0 il Rugby Rende, però, si spegne lasciando il
campo agli avversari del Torre del Greco, i quali non si lasciano sfuggire
l’occasione, riempiono gli spazi lasciati vacanti dalla distrazione dei rendesi
e li puniscono con due mete, sino al triplice fischio arbitrale che decreta la
conclusione dell’incontro sul 24-14. Nonostante la vittoria ed i molti elementi
positivi emersi domenica, il Presidente-Allenatore Gianluca Bacci non si mostra
soddisfatto e chiede ai suoi ragazzi maggiore impegno e attenzione: «Non
riusciamo ancora ad esprimere il nostro gioco per tutta la durata della
partita. Siamo andati sul 24-0 e lì avremmo dovuto fare decisamente meglio;
invece gli abbiamo concesso campo e due mete. Dobbiamo lavorare molto
sull'approccio mentale, oltre che sulla tecnica, perché questa poule sarà più
equilibrata di quanto molti immaginino.»
(la formazione al completo dell'Under 18 del Rende)
Diversa
la sorte toccata all’Under 18 rendese in questo turno di campionato: dopo la
netta vittoria della scorsa settimana, infatti, la squadra biancorossa ha
frenato bruscamente, lasciando al CUS Foggia la partita, quasi senza colpo
ferire. Fra le attenuanti vi sono i molti fattori che hanno influenzato l’esito
della gara, anzitutto le assenze, troppe e di spessore, sfociate in fasi di
gioco pressappoco improvvisate in mischia e in touche, cui si associa il
condizionamento fisico derivato dai chilometri percorsi, giacché si trattava
della trasferta più lontana prevista dal torneo di categoria. La prestazione
del XV in campo non è, dunque, da qualificare come completamente negativa: agli
svarioni difensivi fa da contraltare l’impegno profuso da tutti e un po’ di
sfortuna nelle poche occasioni di possesso che non ha permesso il realizzarsi
della meta.
L’agenda
biancorossa prevede ora una sosta in occasione del 6 Nazioni, per i prossimi
appuntamenti bisognerà pazientare sino al 19 febbraio quando l’Under 18 andrà
in Puglia per sfidare il R.U. Santeramo, mentre la Prima Squadra sarà ospite
dei Dragoni Sanniti.
IN UNA DOMENICA SENZA
SERIE B,
SPICCA LA NONA
VITTORIA DELLA U18
U18. 29.01.17 - Brc vs
San Mauro 62-0. Mete di: Addaris, Baghiry, Barbieri, Caruso, Galfione,
Givonetti, Nevolo e Zacchero. Trasformazioni di Marcuccetti e Martinetto. La
squadra gialloverde di categoria si riconferma imbattuta: 9 vittorie conseguite
su 9 incontri giocati.
Serie C. 29.01.17 -
Settimo Torinese vs Brc 33-33. Mete di: Salino (2) e Spelli. Di Poli 4 calci e
3 trasformazioni.
U16. 28.01.17 - Brc1
vs Aosta 78-0. Mete di: Caruso, Rodina (2), Serri, Mouchtaki, Turetta e
Agnolio. Top score del match, Giacomo Foglio Bonda con 5 mete segnate e 9
trasformazioni.
Ad Alessandria:
Monferrato vs Brc2 67-12. Mete di: Giachino (2), Cerchiaro (2), Longo,
Salussolia (2), Spigarolo (3) e Coppa. Trasformazioni di Cerchiaro (3) e
Ramella (3).
U16 Femminile.
29.01.17 – I risultati del concentramento di Ivrea al quale hanno partecipato
oltre a Brc: San Mauro, Valle Crosia, Tortona, Monti, Rivoli e Valledora.
Biella nella fase a gironi ha battuto: San Mauro 8-0 e Valle Crosia 7-1. Nella
finale con Rivoli, le biellesi sono state sconfitte da Rivoli 11-3.
U14. 28.01.17 - Brc2
vs Cus Torino1 38-19. Brc1 vs Cus Torino2 7-53.
Paola Giacchetti
Addetta Stampa
Biella Rugby Club
SERIE C1 - PROMOZIONE : NOVARA 40 - IVREA 10
TERZO ATTO.
Coach Vacaru schiera in prima linea Quadraro ,
Cotroneo e Fabio Loretti che torna pilone dagli anni delle giovanili, Luca
Loretti e Condrut in seconda, flanker Nani Loretti e Guglielmi, con Fadda nr.8
; ritorna Loddo in mediana con Vacaru jr. , coppia di centri Tonelli e Cerutti
, coadiuvati dietro da Mazza , Buoso e Stofella estremo.
Come detto il Novara gioca il suo miglior rugby nei
primi 15’ del match annichelendo gli avversari che non passano la metà campo ,
anche se la mischia ordinata non riesce ad esprimere tutta la sua forza con un
Fabio Loretti un po’ arrugginito nel ruolo , ma , in compenso , la rimessa
laterale funziona bene. Fioccano le occasioni da meta alcune per la verità
sprecate malamente : Buoso nella classica incursione a fil di bandierina non si
butta in meta e viene respinto ; poi è la rolling maul a mancare il bersaglio
di un soffio, così come Cotroneo sbaglia poco dopo il passaggio per i compagno
proiettato in meta. Loddo sembra in palla ed è abile ad alternare buone
aperture a iniziative personali che seminano il panico tra la difesa
eporediese. Al 10’ la sospirata meta che arriva da una touche vinta e dalla
classica maul avanzante finalizzata da Nani Loretti e che Vacaru jr. non ha
difficoltà a trasformare.
Il Novara continua a macinare gioco e imposta subito
un bel multifase che arriva nei pressi della zona rossa ; la difesa recupera ma
il calcio di liberazione è contrato e vale una mischia lì nei pressi dei 5
metri avversari che reggono la spinta ; la palla viene spostata verso un primo
punto di incontro impostato da Tonelli e nel successivo cambio di fronte
viaggia rapida fino alle mani di Mazza che non ha difficoltà a schiacciare.
Siamo al 15’ e sul 12 – 0 . Qui il meccanismo si inceppa e la partita cambia
improvvisamente marcia . Il ritmo cala e gli ospiti si fanno pericolosi perché
sfruttano in guadagno territoriale i calci di punizione concessi dal Novara .
Questo sarà un po’ il leit motiv della partita : la disciplina , su entrambi i
fronti, lascia un po’ a desiderare e consente ora all’una e all’altra squadra
di approfittarne anche se entrambe rinunciano a cercare i pali. Diciamo che
sarà Ivrea a uscirne più malconcia collezionando tre cartellini gialli contro
uno , mentre i calci di punizione saranno complessivamente 12 pari fischiati da
un buon arbitraggio che poco ha sbagliato e anzi ha cercato di agevolare
l’attitudine al gioco continuo concedendo lunghi vantaggi quasi mai sfruttati
dalle due squadre. In ogni caso in questa fase è il Novara a rintuzzare e a
salvarsi solo grazie all’abilità nel difendere alto e ottenere i turn over,
specialità dei Loretti brothers. Sventata la minaccia a costo zero , le polveri
rimangono bagnate perché la mischia orinata non è ancora dominante , mentre
fuori Tonelli è alquanto impacciato sia in attacco che in difesa e obbliga
Cerutti a fare gli straordinari.
(Andrea Guglielmi dell'Amatori Novara)
Il solo Loddo appare ispirato , calci di
liberazione a parte, e verso il 30’ trova un varco da 20 metri e il sostegno di
Nani Loretti già proiettato verso la meta, senonchè l’arbitro si accorge di un
parapiglia tra le prime linee e blocca tutto , sventolando il giallo sotto il
naso di Fabio Loretti e del suo dirimpettaio e un calcio di punizione contro il
Novara. La gara si fa nervosa . Poco dopo altro giallo contro Ivrea per fallo
stupido di ostruzione nei confronti di Vacaru jr. , ma il punteggio rimane
invariato e ci si riposa sul 12 – 0 .
Il Novara riparte con Quirino al posto di Loddo ma
incassa subito 3 punti su calcio piazzato , malamente concesso in posizione
favorevole. Fabio Loretti finisce la penalità , ma anche la partita per
lasciare il posto a Fioretto e la prima linea comincia a crescere per poi
assestarsi e divenire più tardi dominante con l’ingresso di Vientsov al posto di
Cotroneo . Al 10’ il Novara assesta il primo colpo del secondo tempo: rimessa
laterale vinta , Quirino sposta per Guglielmi bravo a sua volta a impostare una
rolling maul che impegna avversari ; palla allora fuori che viaggia rapida fino
a Buoso in meta alla bandierina. Vacaru trasforma comunque. Il Novara si
scioglie un po’ , mentre Ivrea non può che difendersi anche fallosamente e
questo al 20’ le costerà la meta del bonus che chiude virtualmente il match .
Calcio di punizione e rimessa laterale dove la cassaforte novarese si infrange
a pochi metri dalla meta , Quirino chiama il pick and go ripetuto fino a che è
Cotroneo a trovare lo spiraglio buono. Ancora Vacaru jr. centra i pali. Spazio
allora a Familiari per Fadda , Bottero per Condrut e Formaggio per Stofella .
Ne consegue che Tonelli occupa la terza centro e che la mischia diventa il
solito grimaldello. Infatti , dopo un’incursione di Quirino lanciato in
contropiede da una controcassaforte novarese impostata da Luca Loretti e
fermato giusto in zona Cesarini, arriva al 27’ la meta di Tonelli ultima ruota
del carrettino della mischia ordinata azzurra. Ancora Vacaru jr. centra i pali.
(Luca Loretti tra i protagonisti della vittoria del Novara)
Si arriva al finale : detto dell’ingresso in campo di Colombo, gli ospiti
rimediano un altro giallo e una meta tecnica , ancora sul devastante
avanzamento della mischia ordinata con Vacaru jr. che non ha difficoltà a
centrare i pali. Poi una inopinata serie di calci di punizione regalati agli
ospiti consentono agli eporediesi di trovare la meta della bandiera complice un
placcaggio colpevolmente mancato da Quadraro che macchia così la sua ennesima
ottima partita. Ci sono i due punti e il fischio finale.
Il Novara raggiunge il suo obiettivo , vittoria e
bonus . il gioco si è visto a tratti , ma bisogna togliere la ruggine delle
varie pause del campionato . Sarà proprio questa una delle chiavi di lettura
della prima fase perché bisognerà gestire con sapienza le pause imposte dal 6
Nazioni , oltre che migliorare la disciplina. Man of the match a Luca Loretti
oggi impeccabile e nota di merito al suo compare Guglielmi . Per i tre quarti
bene sia Loddo che Quirino .
Prossimo giro in casa con il Pavia il 19
febbraio.
Serie C poule promozione
CLC Messina-Cus Catania 13-12
La nostra squadra vince un match tiratissimo contro un Cus Catania mai domo. Gli etnei hanno all'ultimo minuto il calcio per ribaltare il risultato ma falliscono il sorpasso. Bella partita con continui capovolgimenti di fronte ma con la CLC sempre avanti nel punteggio. Per i nostri colori in meta Gianluca Mancini e Mattia Raffa e un piazzato di Carrat. per il Cus Catania Marco Valenti e Claudio Serra e una trasformazione di Valerio Leonardi.
CLC Messina-Cus Catania 13-12
La nostra squadra vince un match tiratissimo contro un Cus Catania mai domo. Gli etnei hanno all'ultimo minuto il calcio per ribaltare il risultato ma falliscono il sorpasso. Bella partita con continui capovolgimenti di fronte ma con la CLC sempre avanti nel punteggio. Per i nostri colori in meta Gianluca Mancini e Mattia Raffa e un piazzato di Carrat. per il Cus Catania Marco Valenti e Claudio Serra e una trasformazione di Valerio Leonardi.
Ci ha lasciati Arturo Sciavicco! Arturo era il
nostro presidente onorario e lo sarà per sempre.
(derby siciliano al Messina - foto di Carmen Siano)
Arturo era e sarà per sempre
il rugby messinese. Del rugby incarnava tutto. Era il suo modo essere nello
sport e nella vita. Grinta, passione e classe. Perché al di là del tratto
burbero ma infinitamente gentile, Arturo era un uomo di classe e di profonda
cultura. Quando si parla di rugby a Messina il richiamo a Sciavicco è un dovere
della storia. Padre sportivo e padre spirituale di tutti i
più forti giocatori messinesi e scrigno di ricordi e "passate". Mai
come con Arturo il vuoto sarà incolmabile. Ci mancherai Arturo. Ci mancheranno
i tuoi ricordi, i tuoi aneddoti, i tuoi rimbrotti, la tua gentilezza, il tuo
sapere sempre rilanciare il gioco dopo le tante le troppe ruck del rugby
cittadino. Ciao Arturo continua a guardarci con affetto. Ora siamo sicuri che
lassù qualcuno ci ama.
La partita di domenica all’Oval
Stadium potrebbe benissimo ricalcare la trama del famoso romanzo di Stevenson
“Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” e si perché pare proprio
che il team azulgrana abbia due facce, una nel primo tempo fatta di una mischia
chiusa devastante ed un bel gioco al largo mentre l’altra è quella balbettante
e piena di errori vista nel secondo tempo.
Coach Marshallsay schiera nel
pacchetto di mischia Giacobbe, Panetta e Massone in prima linea, Viancini e
Gargiullo in seconda, Benveduti, Palomba e Pidalà nella terza linea. Prima
linea inedita ma che parte forte e che in mischia chiusa si impone in maniera
devastante. Ottima la prestazione del pilone Edo Giacobbe all’esordio da
titolare, perlomeno fino all’uscita per infortunio. Tallonate tutte le nostre e
vinte quasi tutte quelle su introduzione torinese. Purtroppo non riusciamo a
concretizzare troppo tutta questa superiorità. Giovenco al nove come al solito
dà concretezza e solidità, distribuendo i palloni ai trequarti che pasticciano
un po’ troppo. Arriva comunque la segnatura di “FraRatta”, su un calcio di
liberazione del Cus Torino, presa al secondo rimbalzo, slalom e via in meta.
“Dave” Marshallsay non trasforma.
La linea dei trequarti azulgrana,
orfana di Tazio Marcellino (a cui auguriamo una pronta guarigione dopo
l’ennesima operazione al crociato) schiera “Leo” Giallorenzo all’apertura
mentre nei centri rientra dopo un lungo stop Ricky “Foulard” Filippone. Secondo
centro Tommy Colloca mentre alle ali Dave Marshallsay e Francesco Rattazzi,
estremo “AndreBarbone” Falchi.
Il primo tempo come detto
nettamente dominato dall’Amatori si chiude sul 12 a 0 con meta di Palomba
trasformata. Troppo pochi i punti nel carniere per il gioco espresso, fatto di
alcune giocate ottime ma vanificate da banali errori di handling. Buono
comunque il rientro di Filippone che dà solidità a tutto il reparto arretrato.
Lo spartiacque dell’intervallo ci
è fatale. Con il passare del tempo nella seconda frazione perdiamo confidenza e
aumentano gli errori, gli avanti non si contano, facciamo insomma resuscitare
il Cus Torino che poco alla volta ci mette in difficoltà. Proviamo a reagire ma
ogni volta vanifichiamo lo sforzo con un fallo o una scelta sbagliata. Questo
da vigore al Cus Torino che risale il campo e segna. Ora siamo in mentalmente
in trincea, le idee annebbiate e gli errori sempre più numerosi non ci
permettono di gestire alcune situazioni favorevoli. Inizia la girandola di
sostituzioni, ma a nulla serve, è sofferenza fino alla fine quando subiamo la
meta definitiva che trasformata porta il risultato sul pareggio. Il Cus Torino
non ruba nulla ed esce imbattuto dal campo azulgrana. L’Amatori dovrà
sicuramente capire cosa non ha funzionato nel secondo tempo e soprattutto
imparare ad essere più cinica e pragmatica, riuscendo a trasformare i momenti
di superiorità in punti reali da segnare sul tabellino.
foto e articolo Nuccio F.
LA SORPRESA della
giornata, e per il rugby ligure è senza dubbio una piacevole sorpresa, è stata
l’affermazone di Pavia (20/25) da parte del Savona di Antonello Pischedda. Alla
prima gara, e giocata al campo “Cravino” del club universitario, i biancorossi hanno
esordito in modo convincente e fruttuoso mettendo in “cascina” cinque punti
preziosi che li lanciano subito nell’elite del Girone promozione. “ A Pavia si
è messo in evidenza un grande carattere del gruppo – precisa ANDREA COSTANTINO,
capitano del club della Torre – e dopo essere passati immediatamente in
svantaggio nei primi quindici minuti, addirittura si era sul 15/3 per loro,
nonostante il gioco era pilotato da noi, alcune nostre distrazioni hanno
concesso buone opportunità ad una squadra che comunque gioca un buon rugby. Poi
la reazione e soprattutto le quattro mete, tutte dei trequartisti.”
Savona è partito in
quarta, dunque, ed un’affermazione a Pavia non poteva certo ritenersi così
scontata anzi, nel girone di qualificazione che si è sviluppato tra
ottobre e la seconda domenica di
gennaio, i pavesi sul loro campo avevano avuto la meglio sull’Union Riviera,
sullo stesso Savona, sull’Amatori Genova e sul Rivoli. Campo imbattuto, quindi
risultato eccellente per Pischedda & C.
“ Due mete le ha messe
a segno Vallarino – prosegue COSTANTINO – una su palla persa dagli avversari
l’altra sua e di Luca Ermellino e la mia su azioni classiche da trequartisti.
La partita siamo riusciti a vincerla comunque perchè il reparto di mischia ha
cominciato a meglio organizzarsi.
Non abbiamo particolari ambizioni di
promozione, questo è implicito, anche se questa affermazione ci concede nuovo
morale. “
Il Savona ha giocato
con, partendo dasgli “avanti”: Sheu, Santini, Ultra (Baccino), Urbani, Maruca,
Guida, Amato, Giacobbe, il ventenne Luca Bernat che ha esordito egregiamente
nel ruolo di mediano di mischia, tipicamente non suo, Costantino, Luca
Ermellino, Vallarino, Rossi, D’Agostino (Riccardo Ermellino), all’estremo
Bledar Ademi autore dei piazzati. Ora il Savona sarà nuovamente in sosta come
tuttp il campionato e riprenderà ufficialmente il 19 febbraio con la seconda
gara affrontando ancora l’Union per il terzo derby tra ponentini.
Grande prestazione
dell’Under 16 del Savona che è stata in grado di mettere sotto ( 31/17) i pari
età della Franchigia ReccoSpezia. Continua così la serie positiva dei ragazzi della Torre guidati in panchina da
Andrea Costantino e Fabio Rossi. A farne
le spese è stato un ottimo Recco che sotto la guida dell’esperto Gian
Cartoni rende difficilissima la
vita ai ragazzi del presidente
ERMELLINO. Al Fontanassa la partita era
cominciata nel segno dei levantini che
già al primo minuto andavano in meta all’ala con una bella azione alla mano; i
savonesi accusavano il colpo ma non cedevano rimettendosi subito in corsa con
una meta di Nicolo’ Tassinari, il Recco si portava avanti ma veniva nuovamente raggiunto da una meta del capitano Marco Bernat.
Il
primo tempo finiva con una meta
recchelina. Su riprendeva il gioco e una segnatura di Gioele Battaglia riportava il risultato in parità, ed a questo punto il
Savona prendeva il largo e grazie alle mete dei gemelli Alessio e Mattia
Fiumara portavano il risultato finale sul 31/17, L’U16 del Savona ha
utilizzato:Mattia Fiumara, Elias Battaglia, Ravera (Casarino), Alessio Fiumara,
Mazza (Lanfranchi), Ottomano, Bernat, Gioele Battaglia, Tassinari, Merengone,
Dacastelli, Peluso, Bolla (Mollea), Enzi, Frassino.
(con la collaborazione di Fabio Rossi e
Paolo Bernat)
Union Riviera Rugby schianta lo Stade Valdotain: buona
la prima
Primo ostacolo superato, ma cammino ancora lungo.
Domenica pomeriggio la Union Riviera Rugby ha giocato una partita vibrante di
fronte ad uno Stade Valdotain sceso in Liguria con molta determinazione. C’era
timore per questo primo confronto interregionale di spessore nel girone di
promozione di C1. La scorsa stagione era stato un calvario: impegni
ravvicinati, necessità di rosa ampia, avversari, ovviamente, molto rilevanti.
Aosta è fra questi, terzi nel duro girone di qualificazione piemontese.
Il terreno è pesante per la pioggia caduta più di un
giorno prima e non permetterebbe un bel gioco. Limite soprattutto per la Union,
che deve fare la partita. E la fa, dall’inizio. C’è una bella pressione e lo
Stade non riesce ad uscire dalla propria metà campo. In ogni caso mette in
mostra una mischia di alto livello, di solito vincente nei raggruppamenti
ordinati e forte nelle fasi statiche. La pressione corsara genera un calcio di
punizione sfruttato a dovere da Calzia. Oggi gran percentuale della piazzola
per lui.
(Sylvain Masson e Federico Piana al termine del test)
Ancora, la Union arremba e tiene una mischia da buona
base. Zat fa il break, la palla viaggia verso destra e si inserisce Gabaglio,
che va in meta per una nuova trasformazione di Calzia. Va detto: il gioco delle
ali pesanti al centro del gioco e lo svariare di un Vallarino volitivo anche in
difesa, nonostante un terreno non ottimale per lui, hanno creato problemi ad
una difesa avversaria in generale attenta. Ampia prestazione di placcaggio per
gli ospiti rossoneri: l’apertura corsara Roggero ha avuto il suo daffare per
filtrare tra le maglie avversarie con i suoi inserimenti palla in mano.
Il tecnico aostano, Eric Gleyze, ringhia dalla
panchina. Aosta si rimette in carreggiata e raccoglie due punizioni, sfruttando
il buon gioco di mischia. L’estremo Baccilieri li sfrutta in entrambe le
occasioni. 10-6. La partita si dipana esaltando i placcatori, tra cui spicca il
corsaro Piana. Gran lavoro per tutte le seconde linee. Si prova anche il gioco
manovrato, con i fraseggi che spesso vedono errori di handling. Palla fangosa e
poco grip. Peraltro le variazioni di gioco e la mobilità dei giocatori Union
permettono una seconda segnatura con Delbecchi, che viola una difesa slabbrata.
E Calzia trasforma.
La reazione di Aosta è veemente e basata sulla potenza
della mischia. E proprio da una di queste esce il mobilissimo mediano di
mischia Vincenzo Rossi che si invola in meta. Partita riaperta, però Baccilieri
non trasforma.
Nel secondo tempo lo Stade cerca di prendere il
pallino del gioco ed avanza a forza di punizioni. La battaglia un ruck è
notevole. Ne fa le spese il corsaro Bellifiori, che esce per ferita
sanguinante. Entra Vazio e giocherà molto bene. Va detto. La panchina della
Union, pur priva di figure come Dalpiaz o De Castro, è lunga, assortita,
esperta e di qualità. In ogni caso proprio quelle punizioni portano lo Stade
nei 5 metri avversari. Touche, ottima maul avanzante e va in meta l’esperto
tallonatore e capitano Massimo Gontier. La posizione è angolata e Baccilieri
non trasforma.
Una punizione di Calzia tiene lontani i leoni aostani
e la mischia Union inizia a tenere maggiormente, per cui lo Stade è costretto
nuovamente nei suoi 22. Esce il volitivo Zat per Castaldo, che è ormai un allenatore
in campo. C’è ordine. E volontà. I ripetuti attacchi alla linea di meta da
parte corsara portano all’espulsione temporanea dell’estremo di rimpiazzo
avversario. Lo sbandamento degli ospiti viene sfruttato proprio con la mischia.
È Barbotto ad aprire la scatola dei regali. Sono 27 i punti dei locali, con la
bella trasformazione di Calzia, che più avanti si concederà anche una giocata
al piede per sé stesso sulla fascia destra. Giocata di finezza in una partita
molto boscaiola. Entra Di Franco per Ferrua e va in terza linea, poi il
coriaceo Franzi per Correddu. Respiro alle prime linee. Poi anche Trucco per un
positivo Gabaglio, vera spina nel fianco e non solo della difesa avversaria.
Standing ovation per lui da parte del numeroso pubblico. Trucco è un rinforzo
prezioso, dopo la lunga squalifica. E ancora c’è Neyra per Vallarino e
Moschetta per Piana. Il linguaggio del corpo dice male agli aostani, che
rischiano ancora: la Union sarebbe in meta, ma l’in avanti è maligno. Ne
sortisce però la punizione sul punto precedente. Si accende infine una mischia
dove l’onesto Franzi, puntello di prima linea, si incunea in meta e suggella il
match con il suo vinavil personale. Come detto, buona la prima e ora inizia il
bello. Finale generalmente fangoso e canti di vittoria per Masson che lascia la
congrega. Il compito è finito ? Lo vedremo al Pino Valle finora inespugnabile.
Formazione Union iniziale: Piana, Barbotto, Correddu;
Masetto, Ferrua; Bellifiori, Masson, Novaro; Zat, Roggero, Gabaglio, Vallarino,
Battistotti, Delbecchi, Calzia.
SERIE C1
POULE PROMOZIONE (I GG.)
Union Rugby
Riviera – Stade Valdotaine 32/16
CUS Pavia –
Savona 20/25
Ivrea –
Amatori Novara 10/40
CLASSIFICA:
Novara, Union Riviera e Savona punti 5, CUS Pavia, Ivrea e Stade Valdotaine 0.
Domenica 5 febbraio, per
festeggiare l'inizio del 6 Nazioni, l'US Roma Rugby 1947 organizzerà la prima edizione del Mundialito U6.
In un
giorno di festa per il mondo della palla ovale, sarà occasione per i rugbisti
più giovani di ritrovarsi in una bella mattinata di gioco e divertimento. Il
torneo, completamente gratuito, si disputerà dalle ore 10 in Via di Tor di
Quinto 57/b, nei pressi dello stadio Olimpico e
proseguirà fino all'ora di pranzo.
L'US
Roma Rugby 1947 invita tutte le società a partecipare, anche con un solo
tesserato, perché il Mundialito U6 è per tutti!
(da CR FIR LAZIO)
Sul sito della FIR è stato pubblicato il calendario
della seconda fase del campionato di serie A anche per la Poule 1 Promozione,
dove giocheranno gli Squali. Il ritardo, lo ricordiamo, è dovuto ai recuperi, a
loro volta rinviati, dell’ultima giornata della prima fase, che coinvolgevano
squadre abruzzesi, colpite dal grave maltempo ed anche da nuove scosse di
terremoto.
Il campionato per la Tossini Pro Recco Rugby
riprenderà dunque domenica 12 febbraio, con la 1^ giornata della seconda fase.
Gli Squali sono attesi subito dalla più lunga delle trasferte: Benevento,
l’ultima squadra a strappare il biglietto per la fase promozione. Il 19
febbraio finalmente i biancocelesti torneranno al Carlo Androne, dove
ospiteranno la Primavera Roma. Il 26 febbraio salterà la seconda di quelle che
sarebbero dovute essere soste per il 6 Nazioni (insieme al 12/2) e che invece
saranno giornate di campionato per recuperare il ritardo, e per gli Squali
inizia un’accoppiata di trasferte da brividi: si va a Parma per incontrare l’Accademia
e poi, il 5 marzo, a L’Aquila. Per l’ultima giornata di andata, il 19 marzo,
torneranno a Recco i Medicei. Le rispettive partite di ritorno si giocheranno
26 marzo (Recco), 2, 9 (Recco), 23 (Recco) e 30 aprile.
(da Emy Forlani)
(Tossini riparte dalla Fase Promozione domenica 12 febbraio rendendo visita all'OTTOPAGINE BENEVENTO)
10 partite in 12
settimane per i nostri ragazzi !!!
Il calendario della seconda fase del campionato di #seriea !
Forza cusgenovarugby rugby🏉 Genova
Il calendario della seconda fase del campionato di #seriea !
Forza cusgenovarugby rugby🏉 Genova
Paspa Pesaro Rugby, ecco il calendario della Poule. Si
comincia in casa con Noceto, si chiude a Prato
Finalmente la Paspa Pesaro Rugby conosce il percorso in cui
scrivere il proprio destino. I turni di recupero di domenica scorsa hanno detto
che l’Unione Rugby Capitolina sarà la sesta avversaria della Poule
Retrocessione (i romani hanno perso domenica 25-20 col Gran Sasso) e sono stati
scavalcati al fotofinish dall’Ottopagine Benevento che, a sua volta, ha battuto
L’Aquila 39-25 guadagnandosi la salvezza e un posto nella Poule Promozione.
Oggi pomeriggio la Federazione ha diramato i calendari che
dicono come la Paspa Pesaro Rugby debutterà nella Poule Retrocessione con il
Rugby Noceto il 12 febbraio. Gli emiliani sono una vecchia conoscenza dei tempi
andati della serie B e nel proprio raggruppamento sono arrivati quarti con 16
punti, frutto di tre vittorie. La prima trasferta sarà il 19 febbraio in
Abruzzo contro il Gran Sasso che rappresenta la prima e fin qui unica vittoria
in serie A dei pesaresi dello scorso dicembre. Si giocherà per quattro
domeniche consecutive: il 26 febbraio in casa con la Capitolina, il 5 marzo
trasferta in Liguria contro il Cus Genova. Poi ci si ferma per una domenica –
il 12 marzo – e il campionato riprenderà il 19 marzo con Pesaro che ospita i
Cavalieri Prato Sesto.
Il ritorno: Noceto-Pesaro (26 marzo), Pesaro-GranSasso (2
aprile), Capitolina-Pesaro (9 aprile), Pesaro-Genova (23 aprile) e chiusura il
30 aprile a Prato con CavalieriPratoSesto-Pesaro.
Dieci giornate in cui le prime quattro classificate
resteranno in serie A e le ultime due retrocederanno in serie B. “Per noi devono essere tutte finali – non
ci gira intorno il direttore sportivo Matteo Diotalevi – Molte delle nostre avversarie si sono rinforzate, ma anche noi abbiamo
trovato una maggiore identità di squadra. Vogliamo vincere subito con Noceto.
Sarà importante poter sfruttare un’andata in cui avremo tre partite in casa e
due in trasferta”.
Questa invece la classifica finale della prima fase di serie
A: L’Aquila 33 punti, Primavera Rugby 30, Ottopagine Benevento 28, Unione R.
Capitolina 27, Gran Sasso 21, Pesaro Rugby 9
Daniele Sacchi
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