giovedì 1 maggio 2025

RUGBYTOTALE & SOCIALE - NEWS AMARANTO/ Otman Bouradi un punto di riferimento per il team livornese.


Otman Bouradi, terza linea ala lucchese classe 2004, è uno dei tanti giovani lanciati negli ultimi tempi da coach Giacomo Bernini nella prima squadra della LundaX Lions Amaranto.

L’esordio in B del valido flanker  si è registrato nel corso dell’annata 2023/24. Ben presto l’avanti ha scalato le gerarchie, si è meritato la maglia da titolare ed è diventato un preciso punto di riferimento della stessa formazione.


 (La copertina del libro 'La posta in palio nel terzo tempo'.)

 Bouradi ha iniziato l’attività rugbistica nelle giovanili del Lucca, dove poi ha anche debuttato, in C, a livello seniores: a conti fatti è uno dei pochissimi atleti impegnati nella prima squadra labronica a non aver maturato esperienze nelle giovanili dello stesso club dei ‘Leoni’. “ – assicura –, ma non è stato certo un problema per me inserirmi in questa splendida realtà. Mi trovo ottimamente in questo gruppo di ottimi ragazzi, tutti quanti desiderosi di crescere e di sacrificarsi l’un l’altro. Ho trovato una squadra composta da tanti atleti della mia età. Un gruppo, il nostro, davvero compatto, nel quale non manca lo spirito giusto e non manca una forte sintonia, in campo e fuori, tra i ventenni e gli atleti un po’ meno giovani, quelli del cosiddetto ‘nucleo storico’”. Bouradi, nel corso della stagione ha giocato su buoni livelli e con grande continuità: ha saltato solo una partita, quella persa lo scorso 9 marzo sul terreno del Gubbio. 


  (Otman Bouradi in percussione)

Ero alle prese – ricorda – con un infortunio al ginocchio rimediato nella precedente gara, giocata in casa con la Capitolina Roma cadetta: un malanno che per fortuna è stato ben presto smaltito. Dopo aver saltato la trasferta di Gubbio, sono rientrato nella sfida successiva, nel derby toscano vinto sul nostro campo contro i Cavalieri Prato/Sesto cadetti”. Partite, quelle interne con le compagine cadette della Capitolina e dei Cavalieri disputate durante i giorni del Ramadan, il nono mese del calendario musulmano, il mese sacro dedicato alla preghiera e al digiuno. Le (brillanti) prove fornite in quelle due gare da Bouradi e più in generale le buone prestazioni fornite da tanti altri atleti di fede islamica in quel periodo dimostrano come, con i dovuti accorgimenti e con una accurata preparazione, sia compatibile il Ramadan con i notevoli sforzi fisici propri di dure discipline sportive. L’argomento è delicato ed è al centro di un lungo capitolo del libro, in uscita il prossimo 10 maggio La posta in palio nel terzo tempo, dedicato alla LundaX Lions Amaranto e più in generale al rugby. Il capitolo in questione si intitola Il binomio fede-sport e il digiuno degli atleti nel Ramadan e tratta anche questioni non solo legate agli atleti musulmani, ma anche il modo con il quale qualsiasi fede religiosa possa influire positivamente sulle prestazioni e sulle intere carriere di uno sportivo.

(Fabio Giorgi)

 

  

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