Una grande festa del rugby, dello sport, dell’inclusione, del divertimento e dei valori educativi si è svolta mercoledì 21 maggio presso il campo sportivo De Martino di Orvieto, sede dell’Orvietana Rugby, dove si è tenuta la giornata conclusiva del progetto scolastico promosso dal Club, in collaborazione con le scuole del circondario, la Federazione Italiana Rugby e la delegazione umbra della Fir.
Ben 460 gli studenti coinvolti di 24 diverse classi, in rappresentanza di 4 scuole primarie di Orvieto Scalo (Gianni Rodari), Sferracavallo (Erminia Frazzolini), Ciconia (Sette Martiri) e Porano (Vittorio Bachelet). Quattro le stazioni di gioco previste con 18 attività ludico/sportive e due quadrangolari di touch rugby: uno riservato alle quarte elementari ed un altro per le quinte. La giornata ha rappresentato il coronamento di un percorso – snodato in 96 ore di progetto – che ha portato il rugby tra i banchi di scuola, promuovendone i principi di fair play, inclusione e gioco di squadra.
Grazie al
supporto logistico degli scuolabus messi a disposizione dai comuni di Orvieto e
Porano, gli studenti sono stati accompagnati al campo sportivo De Martino dove
si sono cimentati in giochi e partite di touch rugby sotto la guida dei tecnici
federali e della società Orvietana Rugby. Erano presenti alla mattinata e alle
premiazioni anche Egiziano
Polenzani, delegato umbro della Fir, Stefano Cardinali, coordinatore promozione e partecipazione Fir
per la regione Umbria, Roberta
Tardani, sindaco di Orvieto, e Giorgio Pizzo, assessore comunale allo sport di Orvieto.
Tra i riconoscimenti
sono stati consegnati due premi ideati e realizzati dagli studenti del Liceo
Artistico di Orvieto, selezionati da un concorso interno di idee: il primo,
originariamente da destinare alla squadra più attiva e partecipativa, è stato
donato simbolicamente al Comune di Orvieto, a simboleggiare che il progetto
svolto era stato organizzato al solo fine educativo, inclusivo e non
competitivo; il secondo, dedicato alla parità di genere, all’inclusione e al
fair play, è stato assegnato congiuntamente a un gruppo di bambini e bambine,
di cui alcuni diversamente abili, in rappresentanza dei quattro plessi, a
testimonianza del fatto che il rugby è uno sport per tutti, che unisce ragazzi
e ragazze di tutti i ceti sociali e di tutte le fisicità, permettendo di
giocare senza distinzione di genere fino ai 12 anni.
L’iniziativa è stata
organizzata dal Club orvietano in ricordo di Maurizio Caiello, giocatore
della squadra senior recentemente scomparso. A chiusura della giornata, in un
gesto carico di significato, tutti i bambini si sono disposti in cerchio al
centro del campo formando un grande simbolo della pace, messaggio potente e
universale che ha concluso con emozione e speranza una manifestazione che ha
unito sport, scuola e comunità.






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