La Fiorini Pesaro Rugby Under 16 festeggia la qualificazione al Campionato
Élite
I giovani kiwi hanno vinto la sfida con i
pari età di Fano agguantando l’accesso alla II^ Fase “Interregionale liv. 1”
Festa grande domenica
al Teknowool Rugby Park per la formazione Under 16 della Fiorini Pesaro Rugby
che vincendo 22-14 la finale della I^ fase di qualificazione del campionato
regionale contro Fano si è guadagnata l’accesso al “Campionato Élite”.
«La soddisfazione è
massima, è un obiettivo che tutto il gruppo si era dato dall’inizio – racconta
il tecnico Andrea Salvatori - Ad agosto, dopo la pausa estiva, avevo chiesto ai
ragazzi quali obiettivi volessero raggiungere in questa stagione, e tutti
avevano indicato l’accesso all’Élite. Sono molto felice perché abbiamo
raggiunto quello che era il primo obiettivo».
Cosa vuol dire partecipare al Campionato Élite? «Competere ogni domenica con squadre con un vissuto di rugby importante, una maggiore competitività. Incontreremo le formazioni giovanili di club importanti, ben attrezzate e sicuramente molto forti».
Una qualificazione che
dà bei segnali per la salute del movimento rugbistico del territorio; a
sfidarsi per la finale due formazioni della provincia di Pesaro e Urbino:
Fiorini Pesaro Rugby e Fano Rugby. «Giocare la finale con i vicini di casa di
Fano mostra un aspetto positivo per il movimento rugbistico che ci circonda. È
sempre molto piacevole quando squadre vicine hanno un livello simile al nostro:
ci permette di confrontarci spesso, di migliorarci a vicenda e di lavorare
insieme per costruire giocatori sempre migliori. Fano ha ancora la possibilità
di accedere al campionato Élite, giocherà uno spareggio con la perdente della
finale dell’Emilia Romagna, e mi auguro di rincontrarli in quel campionato nei
prossimi mesi».
Quali aspetti hanno portato i giovani pesaresi a prevalere? «Probabilmente una migliore attitudine dei giocatori in campo. I ragazzi hanno commesso meno errori, sono stati concentrati per tutto il match. I ragazzi di Pesaro hanno inoltre avuto possibilità di confrontarsi con squadre di alto livello, sia negli anni passati con i tornei a cui hanno partecipato come Formiche Pesaro Rugby, sia a inizio stagione grazie alle amichevoli organizzate dalla società per preparare al meglio la squadra. Essersi misurati in queste partite, con l’obbligo di tenere alta la concentrazione per tutta la durata dei match, ha permesso ai ragazzi di Pesaro di sbagliare meno e essere più concreti, nonostante un finale molto combattuto».
Che lavoro c’è dietro
questa qualificazione? «Abbiamo cercato fin dai primi allenamenti il tipo di
gioco più congeniale alla squadra e di svilupparlo al meglio. Abbiamo fatto
tanto lavoro individuale con i giocatori, anche grazie alla supervisione di
Nick Scott. Ora dovremo continuare a lavorare per formare maggiormente questi
giocatori, per renderli sempre più capaci di interpretare i ruoli che saranno
chiamati a giocare la domenica. Un lavoro che si concentrerà maggiormente sulle
individualità, perché vogliamo che i ragazzi siano in grado di vivere questo
Campionato Élite da protagonisti. La squadra si allena tre volte a settimana,
anche con il preparatore atletico Jacopo Terenzi che ha fatto un grandissimo
lavoro di formazione fisica e di sviluppo dell’attività di corsa e di
resistenza».
Quante persone fanno
parte dello staff? «Nello staff, con me, ci sono due giocatori della prima
squadra, Flavio Fusco e Alessio Dabalà, e Alberto Convertino, che aiuta a dare
più solidità al gruppo. Oltre ovviamente a Nick Scott, che è spesso in campo
con noi per aiutarci a gestire al meglio le sedute di allenamento, e a Jacopo
Terenzi. La formazione Under 16 ha la fortuna di avere due bravissime Team
Manager, Paola Scola e Lorenza Rattini e un gruppo di genitori che a rotazione
fanno da accompagnatori. Inoltre Luca Cardellini e Mattia Giommi la domenica
sono spesso con noi, ci aiutano in campo, seguono la squadra e aiutano lo staff
nella gestione del gruppo. C’è tanta attenzione intorno a questa Under16 e
tanta presenza da parte della società. Questi sono tra gli aspetti che hanno
permesso al gruppo di crescere positivamente e arrivare a questo risultato».
Importante anche il
ruolo delle famiglie: «I ragazzi hanno un’età critica dal punto di vista della
formazione della persona e del carattere. Nelle varie occasioni di incontro con
le famiglie abbiamo sottolineato da subito l’importanza del loro ruolo e il
modo in cui seguono i ragazzi. È il motore, quella spinta in più che i ragazzi
hanno per fare sempre meglio, partecipare a allenamenti e partite e agli allenamenti
regionali. La presenza delle famiglie è importantissima e non è mai mancata,
sia come tifoseria che come aiuto alla società in tutte le occasioni».(TaniaStocchi)
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