Domenica scorsa al Walter Beltrametti di Piacenza si è sviluppato il XIII Memorial Melchiorre Dadati – Trofeo Paolo Rossi riservato a formazioni regionali Under 16. Rispetto alle edizioni precedenti, come da indicazioni da parte della Federugby, sono state abolite le classifiche per gironi, mentre sono stati assegnati particolari premi agli atleti impegnati e maggiormente meritevoli.
Fra le rappresentative in gara in ogni caso si attendeva la prova della formazione proveniente dal Veneto, che si è presentata in Emilia con due squadre, e le aspettative della vigilia si sono concretizzate e confermate grazie ad una esibizione di livello tecnico superiore alla media. Ampia soddisfazione da parte da uno dei tecnici veneti presenti a Piacenza che, da noi interpellato ci spiega meglio l’assetto tecnico della Regione veneta: “ Il nostro tecnico di riferimento attualmente è Francesco Mazzariol – precisa DIEGO SCAGLIA – Alberto Bartolini è il Manager e T.F.A., io personalmente sono T.F.A. della zona Treviso Nord e provincia di Belluno, ed in Veneto sono altri tecnici che seguono tecnicamente diverse zone del territorio. “
(Una immagine del Memorial di Piacenza)
Impegno collettivo molto impegnativo per una zona del Paese che da sempre vanta caratteristiche tecnico di prestigio, e che ovviamente ha dato molto al movimento nazionale. Diego Scaglia, nato a Cordoba in Argentina, proveniente dal club della Tablada, lo stesso club di Diego Dominguez, è ormai italiano a tutti gli effetti e difese la maglia azzurra della nazionale Italiana sotto la guida di Geroges Coste, partecipando nel 1995 anche alla Coppa del Mondo in Sud Africa.
“ Arrivato in Italia ho
giocato nella Tarvisium – prosegue SCAGLIA – e poi con la Benetton Treviso
vincendo con loro quattro scudetti nazionali, ed infine ho chiuso l’impegno da
giocatore a Silea. “
Poi è arrivata la
carriera come allenatore, che senza dubbio ti ha permesso di incamerare tanta
esperienza e ampie soddisfazioni, e dopo i problemi derivati dalla pandemia l’attività
sembra essere ripartita a spron battuto.
(Diego Scaglia a Piacenza)
“ Certo ho avuto l’importante incarico quale tecnico regionale della Lombardìa, all’Accademia di Milano e prima ancora tecnico regionale del Veneto. Sicuramente come in altre Regioni c’è stato un grosso problema numerico, soprattutto per le categorie giovanili in particolare sugli Under 19, che tutto sommato fa parte di un problema che ha colpito un poco tutti gli sport. Per nostra fortuna abbiamo un buon numero di atleti , del resto ci sono molte Società che lavorano molto bene con le giovanili, e ovviamente è piu’ facile lavorare in questo modo. Verona, Petrarca Padova, lostesso Rovigo stanno facendo un grande lavoro a livello dei piu’ giovani. Andiamo avanti con grande volonta’ ma sia chiaro che c’è sempre da migliorare, come in tutte le cose, in quanto il rugby evolve in una maniera molto veloce e come dicevo prima abbiamo delle Società che lavorano bene. Con questa annata del 2007 ci troviamo una volta al mesedivisi per area, e forse come facevamo prima dell’arrivo della pandemia ci potremo anche ritrovare a confrontarci insieme alle altre aree. Per la classe del 2006 abbiamo in programma un torneo seven a Bologna ed un’altro appuntamento con i ragazzi che l’anno prossimo andranno in Accademia.
(Impegno e Sostegno un momento a Favaro Veneto)
Lavoriamo anche con i 2008 con il nostro programma
IMPEGNO E SOSTEGNO, che in pratica è un’attività ludica e da dove si segnalano
i giocatori non tanto per le loro capacita’ strettamente tecniche, ma anche per
creare un gruppo di giovani atleti
impegnati nel rugby per assiduità e serietà negli allenamenti e nelle partite e
del sostegno, con doti pertanto di altruismo, capacità di fare squadra e di
mettere le proprie capacità individuali al servizio dello stesso gruppo. “ (rr)
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