Rugby, festa per le Marche: c’è l’unione Jesi – Pesaro fra i nuovi Poli di
Sviluppo decisi dalla FIR
Saranno sette
in tutta Italia, per i giovani U17/U18: premiata la candidatura che vede Jesi
mettere a disposizione impianto e struttura logistica e organizzativa in
collaborazione con Pesaro, che ha la direzione tecnica con Nick Scott.
C’è Jesi, fra
le sedi dei sette nuovi Poli di
Sviluppo U17/U18 cui la Federazione Italiana Rugby ha deciso di dare vita dal 1
luglio prossimo in tutta Italia. La candidatura che ha visto Jesi collaborare
con Pesaro è stata accolta dal Consiglio Federale. Una sinergia con ruoli ben
definiti, con Jesi che metterà a disposizione impianto e struttura logistica e
organizzativa, e Pesaro che avrà la direzione tecnica con 2 allenatori su 3 e
il responsabile tecnico Nick Scott.
I Poli di
Sviluppo U17/U18 identificati dall’Area Tecnica di FIR, sulla base delle
candidature ricevute e della rispondenza ai requisiti richiesti sotto il
profilo tecnico, logistico, impiantisco e di aggregazione territoriale, saranno
per il 2022/23 Parabiago,
Lumezzane, Rovigo, Parma, appunto Jesi-Pesaro, Livorno, Firenze-Prato. Per
Rugby Jesi ’70 e Pesaro Rugby, una volta di più, la conferma della bontà del
percorso di crescita affrontato in questi anni.
«Un
riconoscimento che credo possa essere motivo d’orgoglio per la città di Jesi e
in generale per le Marche, che vedono premiato il movimento rugbistico
regionale – dice il presidente
della società jesina Luca Faccenda – i Poli serviranno a far
crescere i migliori giovani della fascia d’età interessata del territorio e, al
tempo stesso, con la formazione itinerante dei tecnici nei Club, a incrementare
la qualità del rugby marchigiano. Per noi un segnale ulteriore, dopo l’incarico
di direttore generale affidato ad una figura esperta e di alto profilo come Marco
De Rossi, della voglia di continuare a migliorarci».
«È un bel
riconoscimento per quello che il rugby marchigiano ha espresso negli ultimi
anni – gli fa eco il presidente pesarese Simone Mattioli - Siamo stati la
regione che dal punto di vista del miglioramento delle strutture ha lavorato di
più. È obiettivo della Federazione spostare il rugby nelle regioni più a sud, e
il polo Jesi-Pesaro va in questa direzione. Le Marche danno una risposta in
linea con la politica della federazione. Vogliamo portare il nostro contributo,
ci metteremo molte risorse umane, tecniche e organizzative.»
I nuovi
Poli, spiega FIR,
rappresenteranno «il primo passo del nuovo percorso tecnico federale, che va ad
integrare la precedente progettualità per la formazione degli atleti d’élite
attraverso un’aggregazione qualitativa degli atleti U17/U18 già a partire dalla
realtà dei Club». Il nuovo modello mira «sia a trasferire verso i Club e la
base le competenze acquisite da FIR negli anni che hanno caratterizzato la
precedente progettualità delle Accademie, sia a perfezionare, attraverso i
Centri di Formazione e le Accademie di Benetton e Zebre, il percorso dei migliori talenti verso l’alto
livello, completandone la formazione in un contesto adeguato e
rispondente alle esigenze di maturazione imposte dal rugby internazionale
d’élite».
In
particolare, l’attività dei Poli precederà quella dei Centri di Formazione U18/U19 di Milano e Roma e
il passo successivo costituito dalle Accademie U20/U23 di Benetton Rugby e Zebre Rugby Club, dove
i migliori talenti prodotti dal movimento potranno completare il proprio
percorso.
Fra gli
obiettivi del progetto, lavorare sulla formazione dei giocatori e
sull’evoluzione della cultura della formazione all’interno delle Società,
accrescere l’interazione tra i Club dello stesso territorio, garantire un
monitoraggio più ampio e capillare dei talenti. (TaniaStocchi)