domenica 23 aprile 2017

PRO RECCO – L’AQUILA è stata una partita intensa, sofferta, spigolosa e combattuta su ogni pallone dal primo all’ultimo minuto di gioco. Nella prima parte del test, decisivo per l’ammissione ai play off per l’Eccellenza, i biancocelesti di Lisandro Villagra, ora allenatore unico in quanto Diego Galli si è ritirato dall’incarico già la settimana precedente, la squadra di casa ha leggermente predominato avvicinandosi anche alla meta, ma si vedeva che per gli “Squali” non era proprio giornata. Illusorio il vantaggio del Recco su penalty di Bastien Agniel, ma poco dopo s’infortunava il pilone Framncesco Avignone, e la sua mancanza in mischia si sarebbe poi sentita eccome! 

Forzatamente assenti per infortuni vari Kevin Cacciagrano, Christian Becerra, nonchè Willem Heymans, e da tempo  Tassara e D’Agostini. Quasi un’altro Recco, insomma,  ma nonostante questo sembrava quasi possibile poter regolare un avversario tremendamente concentrato, umile quanto basta, attento nelle fasi difensive, ma apparentemente comunque superabile. Il primo tempo si chiudeva sul pareggio (3/3) dopo il penalty dell’estremo Cozzi, che in precedenza aveva già mancato altri due piazzati, a dire il vero non molto difficili. E’ LA PIOGGIA CHE VA, cantavano The Rokes di Shel Shapiro, negli anni 70,  e nel secondo tempo  si metteva anche la pioggia, in alcuni momenti anche piuttosto intensa, a complicare ad entrambe  la normalità del gioco. Gioco asfittico, vantaggio dopo quattro minuti per i neroverdi, e seguito della contesa inconcludente, ma con gli abruzzesi SEMPRE PIU’ costantemente predominanti nelle mischie chiuse. Le uniche iniziative di classe per il Recco le portava avanti Agniel, vero capitano coraggioso del team, ma il blocco aquilano era asfissiante e la partita si chiudeva senza aver visto una meta. Recco ora è fuori dai play off, L’Aquila si qualifica, e molto probabilmente gli toccherà un Valsugana Padova dirompente, quasi imbattibile.

(da sin. il D.T. Vincenzo Troiani e Pier Paolo Rotilio trainer dell'Aquila)

 A fine partita recchelini mogi e tristi, abruzzesi alle stelle ovviamente, ed il proprio trainer Pier Paolo Rotilio trae le sue conclusioni: “ Noi in campo ci siamo comportati sulla falsa riga della partita dell’andata – dice il coach aquilano – in quanto era stata molto nervosa, le squadre avevano fatto tanti errori e anche nella partita precedente come qui a Recco c’è stata anche la pioggia a disturbare le teorie di gioco. Sicuramente per me è una forte emozione  aver vinto qui a Recco, in quanto in trentacinque anni di attività mai ero riuscito a prevalere su questo campo. I nostri ragazzi sentivano molta pressione, del resto la squadra è composta da molti giovani sensibili a queste situazioni. Ieri comunque è uscita la squadra delle grandi occasioni, so che la partita è stata brutta ma la vittoria era troppo importante per pensare al gioco spettacolare. “
Play off ormai sicuri per L’Aquila, ma quali avversari dovrà affrontare?
“Noi abbiamo vissuto un anno veramente particolare e speciale per tanti punti di vista – riprende ROTILIO – noi non vogliamo guardare piu’ le altre squadre, lavoriamo solo su noi stessi perchè siamo in grado di produrre tanto e di reagire a qualsiasi cosa, quindi non ci interessa tutto sommato chi dovremo incontrare, semmai ci interessa di essere pronti a scrivere veramente la storia  di questo campionato. “
L’Aquila prima squadra in Serie A, tanta attività anche a livello giovanile: “Nonostante questa grande crisi della seniores – dice PIER PAOLO ROTILIO - devo dire che le squadre giovanili lavorano veramente verso l’alto livello. Ci sono delle squadre molto interessanti, sono tante e dense di contenuti tecnici, e anche come numero di partecipanti non siamo certo in difficoltà. In particolare da annoverare il Rugby Experience School che proprio nel recente torneo di Parma ha prevalso nella categoria Under 10, ma anche in altre realtà e poi da non sottovalutare il festeggiamento  dell’anniversario del 1993 quando vincemmo uno storico scudetto con il Milan, superfavorito. 



(il trainer dell'Aquila, Pier Paolo Rotilio, da noi intervistato)

L’analogia con quei tempi dove nessuno ci credeva piu’ allo scudetto, è eloquente. Andiamo avanti, quindi, e intanto non posso che complimentarmi comunque con questo Pro Recco.”
Sorrisi, abbracci e felicità in casa neroverde, musi lunghi tra i giocatori del Recco, su tutti BASTIEN AGNIEL, capitano del team, sempre pronto a cercare il passaggio giusto, magari tentando qualche solitaria azione, ma questi avversari non hanno mollato, difendendo la loro DIGA con caparbietà. “ Noi li abbiamo messi molto in difficoltà – afferma il francese – e  secondo il mio parere non siamo certo stati agevolati dalla direzione arbitrale. Loro nel primo tempo hanno commesso due/tre falli abbastanza importanti che non sono stati puniti, poi abbiamo fatto di nuovo tutto noi. Due penalty hanno messo a segno quando sono venuti nel nostro campo, loro hanno vinto la partita li davanti, in mischia, mettendoci in sofferenza proprio in quel reparto. L’uscita dal campo di Avignone non ci voleva proprio, su questa partita si riflette negativamente tutta la stagione agonistica che ora è in conclusione. Noi mettiamo spesso  gli avversari indifficoltà, ma  non riusciamo a segnare. Noi non passiamo ai play off pero’ non solo per questa partita, vedi il pareggio con l’Accademia, e poi altri punti lasciati in precedenza a destra e a sinistra, ora andremo a Firenze e chiuderemo la stagione.”

(Il D.S. della Pro Recco, Andrea Venturelli)

A livello dirigenziale incontriamo ANDREA VENTURELLI piuttosto amareggiato: “ Era una partita dove tutte e due le squadre si giocavano tutto il campionato. Per alcuni versi questo confronto è stato anche molto nervoso, molto chiuso, con gioco poco spettacolare, equilibrato e questo lo prova lo striminzito risultato di 3 a 6, e in alcuni momenti chiave siamo stati poco lucidi. Non mi piace dirlo ma siamo stati anche  poco aiutati in alcuni episodi arbitrali, nella maul, in un frangente in cui in quel momento eravamo dominanti, e su di un’altra maul ai cinque metri è successo di tutto, senza nessuno che fischiasse, e la maul susseguente ci è stato fischiato un calcio contro in una situazione molto piu’ chiara. Purtroppo questa è stata una stagione agonistica con una rosa di giocatori poco ampia e alla lunga in un torneo così difficile tutto si fa piu’ difficile. “

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