PRO RECCO – L’AQUILA è
stata una partita intensa, sofferta, spigolosa e combattuta su ogni pallone dal
primo all’ultimo minuto di gioco. Nella prima parte del test, decisivo per
l’ammissione ai play off per l’Eccellenza, i biancocelesti di Lisandro Villagra,
ora allenatore unico in quanto Diego Galli si è ritirato dall’incarico già la
settimana precedente, la squadra di casa ha leggermente predominato
avvicinandosi anche alla meta, ma si vedeva che per gli “Squali” non era
proprio giornata. Illusorio il vantaggio del Recco su penalty di Bastien
Agniel, ma poco dopo s’infortunava il pilone Framncesco Avignone, e la sua mancanza
in mischia si sarebbe poi sentita eccome!
Forzatamente assenti per infortuni
vari Kevin Cacciagrano, Christian Becerra, nonchè Willem Heymans, e da
tempo Tassara e D’Agostini. Quasi
un’altro Recco, insomma, ma nonostante
questo sembrava quasi possibile poter regolare un avversario tremendamente
concentrato, umile quanto basta, attento nelle fasi difensive, ma
apparentemente comunque superabile. Il primo tempo si chiudeva sul pareggio
(3/3) dopo il penalty dell’estremo Cozzi, che in precedenza aveva già mancato
altri due piazzati, a dire il vero non molto difficili. E’ LA PIOGGIA CHE VA,
cantavano The Rokes di Shel Shapiro, negli anni 70, e nel secondo tempo si metteva anche la pioggia, in alcuni momenti
anche piuttosto intensa, a complicare ad entrambe la normalità del gioco. Gioco asfittico,
vantaggio dopo quattro minuti per i neroverdi, e seguito della contesa
inconcludente, ma con gli abruzzesi SEMPRE PIU’ costantemente predominanti
nelle mischie chiuse. Le uniche iniziative di classe per il Recco le portava
avanti Agniel, vero capitano coraggioso del team, ma il blocco aquilano era
asfissiante e la partita si chiudeva senza aver visto una meta. Recco ora è
fuori dai play off, L’Aquila si qualifica, e molto probabilmente gli toccherà
un Valsugana Padova dirompente, quasi imbattibile.
(da sin. il D.T. Vincenzo Troiani e Pier Paolo Rotilio trainer dell'Aquila)
A fine partita recchelini
mogi e tristi, abruzzesi alle stelle ovviamente, ed il proprio trainer Pier
Paolo Rotilio trae le sue conclusioni: “ Noi in campo ci siamo comportati sulla
falsa riga della partita dell’andata – dice il coach aquilano – in quanto era
stata molto nervosa, le squadre avevano fatto tanti errori e anche nella
partita precedente come qui a Recco c’è stata anche la pioggia a disturbare le
teorie di gioco. Sicuramente per me è una forte emozione aver vinto qui a Recco, in quanto in
trentacinque anni di attività mai ero riuscito a prevalere su questo campo. I
nostri ragazzi sentivano molta pressione, del resto la squadra è composta da
molti giovani sensibili a queste situazioni. Ieri comunque è uscita la squadra
delle grandi occasioni, so che la partita è stata brutta ma la vittoria era
troppo importante per pensare al gioco spettacolare. “
Play off ormai sicuri
per L’Aquila, ma quali avversari dovrà affrontare?
“Noi abbiamo vissuto un
anno veramente particolare e speciale per tanti punti di vista – riprende
ROTILIO – noi non vogliamo guardare piu’ le altre squadre, lavoriamo solo su
noi stessi perchè siamo in grado di produrre tanto e di reagire a qualsiasi
cosa, quindi non ci interessa tutto sommato chi dovremo incontrare, semmai ci
interessa di essere pronti a scrivere veramente la storia di questo campionato. “
L’Aquila prima squadra in
Serie A, tanta attività anche a livello giovanile: “Nonostante questa grande
crisi della seniores – dice PIER PAOLO ROTILIO - devo dire che le squadre
giovanili lavorano veramente verso l’alto livello. Ci sono delle squadre molto
interessanti, sono tante e dense di contenuti tecnici, e anche come numero di
partecipanti non siamo certo in difficoltà. In particolare da annoverare il Rugby
Experience School che proprio nel recente torneo di Parma ha prevalso nella
categoria Under 10, ma anche in altre realtà e poi da non sottovalutare il
festeggiamento dell’anniversario del
1993 quando vincemmo uno storico scudetto con il Milan, superfavorito.
(il trainer dell'Aquila, Pier Paolo Rotilio, da noi intervistato)
(il trainer dell'Aquila, Pier Paolo Rotilio, da noi intervistato)
L’analogia con quei tempi dove nessuno ci credeva piu’ allo scudetto, è
eloquente. Andiamo avanti, quindi, e intanto non posso che complimentarmi
comunque con questo Pro Recco.”
Sorrisi, abbracci e
felicità in casa neroverde, musi lunghi tra i giocatori del Recco, su tutti
BASTIEN AGNIEL, capitano del team, sempre pronto a cercare il passaggio giusto,
magari tentando qualche solitaria azione, ma questi avversari non hanno
mollato, difendendo la loro DIGA con caparbietà. “ Noi li abbiamo messi molto
in difficoltà – afferma il francese – e secondo il mio parere non siamo certo stati
agevolati dalla direzione arbitrale. Loro nel primo tempo hanno commesso
due/tre falli abbastanza importanti che non sono stati puniti, poi abbiamo
fatto di nuovo tutto noi. Due penalty hanno messo a segno quando sono venuti
nel nostro campo, loro hanno vinto la partita li davanti, in mischia,
mettendoci in sofferenza proprio in quel reparto. L’uscita dal campo di
Avignone non ci voleva proprio, su questa partita si riflette negativamente
tutta la stagione agonistica che ora è in conclusione. Noi mettiamo spesso gli avversari indifficoltà, ma non riusciamo a segnare. Noi non passiamo ai
play off pero’ non solo per questa partita, vedi il pareggio con l’Accademia, e
poi altri punti lasciati in precedenza a destra e a sinistra, ora andremo a
Firenze e chiuderemo la stagione.”
(Il D.S. della Pro Recco, Andrea Venturelli)
A livello dirigenziale
incontriamo ANDREA VENTURELLI piuttosto amareggiato: “ Era una partita dove
tutte e due le squadre si giocavano tutto il campionato. Per alcuni versi questo
confronto è stato anche molto nervoso, molto chiuso, con gioco poco spettacolare,
equilibrato e questo lo prova lo striminzito risultato di 3 a 6, e in alcuni
momenti chiave siamo stati poco lucidi. Non mi piace dirlo ma siamo stati
anche poco aiutati in alcuni episodi
arbitrali, nella maul, in un frangente in cui in quel momento eravamo
dominanti, e su di un’altra maul ai cinque metri è successo di tutto, senza
nessuno che fischiasse, e la maul susseguente ci è stato fischiato un calcio
contro in una situazione molto piu’ chiara. Purtroppo questa è stata una
stagione agonistica con una rosa di giocatori poco ampia e alla lunga in un
torneo così difficile tutto si fa piu’ difficile. “
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