DUMA MUNFRA’
! E’ finita come tutti sognavano tra Alessandria, Asti ed
Acqui Terme, come tutti speravano, ma soprattutto come tutti hanno costruito in
un anno di sacrifici, paure e tanta fatica. Per il Monferrato Rugby è subito
Serie B.
Un risultato storico per una squadra nata di corsa, ma con il chiaro
intento di essere il simbolo di un movimento, quello del territorio di tutto il
Monferrato, e portare in alto i colori delle singole Società che hanno creduto
in questo. E’ stato un anno travagliato per la prima squadra, con molta fatica
dei tecnici Achille Bertoncini, Dario Piccinin, Maurizio Perin e Chris De Meyer,
si è cercato di gestire un gruppo iniziale di una cinquantina di elementi che
man mano, tra infortuni e abbandoni per impegni personali, si è ridotta ad una
trentina. Anno travagliato per tutte le voci, gli ostacoli e le perplessità che
volevano che questo progetto fallisse ancora prima di nascere. Il vero
obiettivo dei ventidue “leoni” scesi in campo domenica a Cuneo non è stato solo
quello di conquistare la serie cadetta, ma quello di abbattere il campanilismo
che da anni divide le Società da sempre “nemici” creando un gruppo coeso e con
degli obiettivi importanti senza paura fino alla meta, come nel logo “Sine metu
usque ad metam”.
Il match con gli Zena Wasps di Gian Luca
Sandri per i monferrini non era iniziato nel migliore dei modi, tanto che dopo
solo sei minuti di gioco i liguri erano in vantaggio (10/0), ma i “Leoni”
piemontesi hanno suonato la carica e per oltre un’ora è solo stato Monferrato. 35/10 il risultato finale a favore dei monferrini. Grande cuore, tanto orgoglio e bel gioco espresso da una squadra giovane che si
permette di schierare in finale una formazione con età media inferiore ai 24
anni senza sfigurare. Grande lavoro dei tecnici che hanno saputo durante l’anno
creare da un gruppo di atleti inizialmente estranei e diffidenti, una squadra
forte e tecnicamente preparata che ha saputo centrare l’obiettivo principe
della stagione agonistica. E questo lo conferma il Presdiente del Monferrato
Rugby, Mauro Ardissone:
“Certo che la promozione era uno dei
principali obiettivi del nuovo progetto e l’esserci riusciti già al primo anno
di attività non puo’ che inorgoglirci. Ci eravamo imposti di salire in Serie B,
ci siamo riusciti, ora dobbiamo pensare a crescere con le nostre forze, con i
nostri ragazzi provenienti dalle categorie giovanili, che indubbiamente sono il
nostro futuro. Poco da dire sulla partita, nonostante un Cogoleto coraggioso e
combattivo, il Monferrato ha preso presto la situazione in pugno meritandosi
vittoria e promozione.”
Il MONFERRATO RUGBY ha utilizzato: Giorgis
(Kiptiu), Novarese (Montersino), Diac, Domenighini, Sciacca, T. Carafa, Ravizza
(Perissinotto), Ameglio, Chullaj, Cotaj (Palazzetti), E. Shplella (Chisba), P.
Carafa, Santos, Michielini (Greco), Abluton (Caponiti). Mete piemontesi di
Giorgis, Novarese, Santos, Diac e Perissinotto (una ciascuno), Domenighini (2
cp, 2 trasf.)
Anche Gian Luca Sandri,
allenatore/giocatore del Cffs Cogoleto & Province dell’Ovest, amaramente,
ha dovuto ammettere la superiorità dei piemontesi:
“Con
esclusione dei primi dieci minuti di gioco – dice appunto l’ex cussino – ed il nostro precoce vantaggio
iniziale, abbiamo avuto un black out che ci ha costretti alla resa, senza
discussioni. Purtroppo ora dobbiamo solo pensare al prossimo anno e, purtroppo, non ritengo avremo
consistenti rinforzi provenienti dalle giovanili. Ed il principale problema
della prima squadra sono proprio i numeri, non siamo tanti e spesso ci si
ritrova ad allenarci in dodici atleti!”
CON LA COLLABORAZIONE DI GIUSEPPE CAPONITI
Nessun commento:
Posta un commento