Procedono
secondo i tempi stabiliti i lavori sul ponte tra Uscio ed Avegno sulla SP333,
opera ottocentesca in pietra ad arco, che presenta a valle una struttura mista
acciaio-calcestruzzo, realizzato alla fine del secolo scorso da ANAS,
precedente gestore della strada.
Come si può
vedere dalle immagini realizzate oggi, e stata praticamente terminata la
rimozione della soletta, operazione che ha imposto la istituzione del senso
unico alternato regolato da impianto semaforico, e in un sopralluogo di questa
mattina si è potuto quindi valutare il cronoprogramma per quelle che saranno le
prossime lavorazioni, con un incontro tra i tecnici della Città
Metropolitana di Genova e la ditta che sta effettuando i lavori.
“Sto seguendo personalmente l’avanzamento del cantiere - ha dichiarato Franco Senarega, Consigliere delegato alla Viabilità della Città Metropolitana di Genova - conosciamo bene le criticità legate a questa lavorazione e ci spiace che recentemente si siano verificati episodi di blocchi alla circolazione causati da mezzi pesanti, probabilmente guidati da navigatori non aggiornati, ed ai quali erano sfuggiti i molti cartelli stradali che indicavano le limitazioni di lunghezza per il transito, situazioni che vogliamo scongiurare in futuro e per le quali abbiamo potenziato la segnaletica proprio in questi giorni”
“Per quanto riguarda il cronoprogramma - conclude Senarega - per rispettare i tempi, come già avevamo preannunciato, probabilmente saranno necessarie alcune chiusure giornaliere, pertanto convocherò a breve un incontro con i sindaci dei comuni interessati, i servizi di emergenza e i gestori del trasporto pubblico, per una scelta condivisa su quali dovranno essere i giorni di interruzione del traffico, tenendo conto delle necessità dei pendolari e degli studenti che transitano sulla provinciale quotidianamente; probabilmente si tratterà di interdizioni in alcuni weekend di gennaio, ma come ho detto dovrà essere una soluzione approvata con gli amministratori del territorio, in modo da ridurre al minimo i disagi”
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