Si riparte con Capoterra pronto a centrare, con Savona, il settimo sigillo di fila.
Si gioca domani, sabato, all’ora di pranzo al Comunale
via Trento (ore 13:30) la sfida tra l’Amatori Rugby Capoterra e il Rugby
Savona. Gara valida per il quattordicesimo turno del campionato di serie
B. Si riprende a giocare dopo la sosta imposta dal “6 Nazioni”. Uno stop
per alcuni versi gradito ad alcune società, meno ad altre che fanno del ritmo
campionato il proprio cavallo di battaglia.
È il caso proprio dell’Amatori Rugby Capoterra che,
dopo aver collezionato una striscia positiva (sei vittorie di fila) si è
vista costretta al riposo forzato, condito anche dalla gara rinviata la scorsa
settimana contro Ivrea.
Si riparte, in attesa della prossima sosta,
affrontando la compagine ligure del Savona che si presenta al Comunale dopo
aver battuto in casa Piacenza (31-29) e con una classifica che vorrebbe certo
migliorare considerato il settimo posto della graduatoria.
Scalata che, ovviamente, vorrebbe fare anche la
compagine isolana allenata da Juan Manuel Queirolo il cui obbiettivo (per
ora con una partita giocata in meno) è il terzo posto, occupato
attualmente da Lecco.
I numeri dicono che Savona (all’andata perse tra le
mura amiche con il punteggio di 21-16), attualmente, ha giocato 12 gare
vincendone solo 4 e issando bandiera bianca in ben 8 occasioni.
Indubbiamente meglio il cammino effettuato da capitan
Marcello Garau e compagni che, come detto, hanno giocato una gara in meno,
vincendo in 9 occasioni e arrendendosi solo due volte. Sulla carta quindi l’ago
della bilancia pende decisamente dalla parte dell’Amatori Capoterra, ma come
sempre coach Juan Manuel Queirolo predica calma e concentrazione in vista
proprio del match contro la compagine ligure.
“Si riparte con il campionato e con il calendario
che ci regala la sfida contro Savona – dice il tecnico argentino
del Capoterra. – Certamente alla mia squadra avrebbe fatto piacere
evitare il blocco per cercare di incrementare la striscia positiva culminata,
in questi primi mesi del 2023, non solo dai risultati ma anche dal ritmo e dal
buon gioco e con un gruppo unito e motivato. Certamente avremmo preferito avere
maggior continuità.
Lo “stop and go” è anche un modo per cercare di essere
bravi nel tenere alta la concentrazione e l’intensità che in queste occasioni è
difficile da mantenere”.
Savona?
“Savona credo che sia la squadra ideale da
affrontare in occasione della ripresa in un campionato che prevede soste e
ripartenze. Una formazione certamente pericolosa che, se si trova nella
giusta condizione, è in grado di poter battere chiunque. Ha un “pacchetto”
molto duro e alcuni giocatori che gestiscono molto bene il gioco. Quindi sicuramente
sarà una sfida durissima”.
Una gara comunque alla portata dell’Amatori?
“Se siamo pronti e bravi ma soprattutto facciamo
quello per cui ci siamo preparati, allora sarà una bella partita.
Altrimenti ci sarà da combattere e soffrire e alla fine vedremo chi la
spunta”.
Contro Savona potrebbe arrivare il settimo sigillo di
fila. È il sogno della società, dei tifosi, della squadra e in particolare del
capitano Marcello Garau.
“Si riparte dopo una lunga sosta – dice il
capitano del Capoterra. –Quella di domani è, sicuramente una ghiotta
occasione ma occhio al Savona, una neo promossa con tanta voglia di fare e
in effetti, già domenica lo ha dimostrato battendo in casa il Piacenza!”.
Che gara vi aspettate tu e i tuoi compagni e,
soprattutto come fermare la formazione ligure?
“Mi aspetto una gara molto tesa e nervosa come
avvenne in casa loro. È un gruppo a cui piace giocare aggressivi, noi non
dobbiamo cascare come all’andata nel loro gioco”.
Ci si è fermati per il 6 Nazioni. Quanto è
difficile ripartire?
“Sinceramente per me non è una difficoltà. Ormai
conosciamo bene questa sosta perché ogni anno, puntualmente arriva. E
credo sia l’occasione giusta per ricaricarci e gestire al meglio il finale di
stagione”.
Settimane di allenamenti, sudore e fatica.
Quanto vi è mancato l’agonismo domenicale?
“Sicuramente manca giocare, ma facciamo parte anche
di una grande società e grazie a un buon numero di atleti in campo per gli
allenamenti siamo riusciti a mantenere un po’ di ritmo gara”.
Un Capoterra che, si è avuta l’impressione, è
cresciuto tanto di giornata in giornata. Ma dove vuole e, soprattutto dove
può arrivare questa squadra?
“Come già detto, in altre occasioni, sicuramente
siamo una squadra in crescita, siamo ambiziosi e abbiamo un bel gruppo, ma
nessuno di noi pensa a qualcos'altro se non godersi questo bel campionato
partita dopo partita”.
Qual è il segreto di questo gruppo?
“Non so dirti bene quale sia il segreto. Abbiamo
trovato il giusto equilibrio tra giovani e veterani e senza nessuna
forzatura riusciamo ad avere un rispetto reciproco l’uno con l’altro e
soprattutto dell’allenatore”.
Il tuo sogno da capitano?
“Sicuramente quello di riportare il Capoterra nelle
zone alte del rugby italiano”.
(Le foto si riferiscono al test del girone di andata giocato al Fontanassa di Savona - autore Roberto Avondoglio)
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