Al campo sportivo comunale di
loc. Pian di Poma a Sanremo il pubblico presente ha assistito ad una bella
giornata di rugby vissuta intensamente da tutte le giovani giocatrici scese in
campo. Le ragazze del Comite Cote d'Azur, del Rivoli, del Biella e una piccola
rappresentanza composta da giocatrici del Cogoleto e del Vallecrosia hanno dato
vita ad una serie di incontri dai contenuti tecnico-tattici estremamente
interessanti e da una intensità e un agonismo di altissimo livello.
Nella prima
parte della mattinata sono state disputate le partite con la formula a 7 come
in Coppa Italia cui hanno seguito due partite con formule innovative: le
ragazze U15 hanno giocato nel campo grande (con l'esclusione dei due canali
laterali dei 5mt) 10vs10 con le regole del seven olimpico mentre le U17 hanno
disputato una partita vera di rugby a 15.
“Risultato finale: dice GIANLUCA CARTONI – D.S. del Sanremo - uno
"spettacolo" a dimostrazione del fatto che nonostante la giovane età
le ragazze benché catapultate in una realtà rugbystica distante da quella che
abitualmente vivono hanno saputo immediatamente adattarsi esprimendo
competenze, agonismo e intraprendenza invidiabili. Segnali che hanno ampiamente
soddisfatto la delegazione francese e gli ideatori di questo evento Mauro
Tombolato, del Comitato Piemontese, ed il ligure Emanuele Mori. Qualificato e prezioso è stato il contributo
del Sanremo Rugby quale società ospitante nella persona del suo Presidente
Emanuele Capelli e di tutto lo staff che si è prodigato per la buona riuscita
della manifestazione internazionale.”
I risultati finali delle partite sono stati in
diverse occasioni favorevoli alle nostre compagini ma non era questo il focus
della giornata piuttosto il denominatore comune che ha caratterizzato tutti gli
incontri ha manifestato la sua massima espressione quando nell'ultima partita,
a tempo quasi ormai scaduto,il pallone rimesso in gioco con un calcio di invio,
a seguito di una marcatura che aveva portato il risultato sul 2 a 1 per le
nostre ragazze, ha dato vita ad una azione durata 2'40" durante la quale
si sono susseguiti ripetuti cambiamenti di fronte in cui entrambe le squadre
hanno avuto concrete possibilità di segnare vanificate però dalla
caparbietà delle difese di non cedere.
Emozionante!
“Unico neo – chiosa CARTONI - la scarsa partecipazione delle giocatrici liguri, ovviamente escluse le presenti, che hanno perso un'ottima opportunità per confrontarsi ad un livello tecnico sicuramente più elevato di quello abituale e dagli interessanti contenuti tecnico-tattici in virtù della formula utilizzata. Conosciamo tutti le difficoltà che incontrano le società del nostro territorio per praticare il rugby femminile ma con un po' più di attenzione, sensibilità e piccoli sacrifici economici, soprattutto nei confronti di eventi di questa portata, il movimento rugbystico femminile troverebbe gli stimoli e le motivazioni necessarie per una crescita di assoluto valore.”
Emozionante!
“Unico neo – chiosa CARTONI - la scarsa partecipazione delle giocatrici liguri, ovviamente escluse le presenti, che hanno perso un'ottima opportunità per confrontarsi ad un livello tecnico sicuramente più elevato di quello abituale e dagli interessanti contenuti tecnico-tattici in virtù della formula utilizzata. Conosciamo tutti le difficoltà che incontrano le società del nostro territorio per praticare il rugby femminile ma con un po' più di attenzione, sensibilità e piccoli sacrifici economici, soprattutto nei confronti di eventi di questa portata, il movimento rugbystico femminile troverebbe gli stimoli e le motivazioni necessarie per una crescita di assoluto valore.”
(Nella foto Gian Luca Cartoni)
Durante il terzo tempo tutti gli staff al
completo si sono riuniti ad un tavolo per pianificare il prossimo evento di
caratura internazionale, questa volta in terra francese, speriamo di riuscire a
parteciparvi con una folta rappresentanza ligure.
“Concludo con l'auspicio che i vertici federali – dice GIANLUCA CARTONI - così come tutti i club, possano comprendere e pianificare per il settore giovanile formule rugbytiche più vicine a quelle che si giocano a livello internazionale dove i risultati della nostra Nazionale già ora testimoniano l'ottimo lavoro svolto dalla Federazione e la qualità delle nostre giocatrici che potrebbero però migliorare se certe competenze venissero sviluppate in formazione.”
“Concludo con l'auspicio che i vertici federali – dice GIANLUCA CARTONI - così come tutti i club, possano comprendere e pianificare per il settore giovanile formule rugbytiche più vicine a quelle che si giocano a livello internazionale dove i risultati della nostra Nazionale già ora testimoniano l'ottimo lavoro svolto dalla Federazione e la qualità delle nostre giocatrici che potrebbero però migliorare se certe competenze venissero sviluppate in formazione.”
Nessun commento:
Posta un commento