Ieri sera, sul sintetico dello Stadio
Carlini, c’era grande affollamento dei “pulcini” del rugby in prova al CUS
Genova. Una prova del tutto gratuita, che da poche settimane ha coinvolto un
numero incredibile di bambini dai sei anni ai ragazzi di sedici. Quest’anno il
club universitario ha deciso di separarsi dal Genova Rugby, prima R.C.
Lagaccio, per anni partner attivo nelle categorie giovanili, ed a giudicare
dalle prime presenze il cammino sembra aver preso una buona strada. E lo
conferma Stefano Bertirotti, Responsabile della sezione rugby del CUS Genova:
“ Siamo certi che il nostro bacino
d’utenza, confortato da l’appeal di una Società che ha una storia lunga
settantacinque anni – ribadisce il dirigente cussino, ex rugbista del CUS
allora sponsorizzato Vagabond - siano
tali da farci credere di possedere numeri molto importanti, quelli che in
precedenza non abbiamo mai avuto. E’ per questo motivo che abbiamo scelto di
allargare l’offerta ai giovani che vogliono fare sport. “
Tutti i lunedì ed i mercoledì
pomeriggio sono in campo per le prove del CUS almeno una settantina di
giovanissimi, seguiti da un gruppo di allenatori ed educatori di prim’ordine.
Intanto il club biancorosso prosegue l’attività nel minirugby orfano del Genova
Rugby!
“ Il Genova Rugby per una trentina di
anni ha fatto un certo tipo di attività – afferma Bertirotti - noi abbiamo deciso di affiancarli, per
raddoppiare il numero ma, dobbiamo
tenere presente che la città puo’ anche triplicare i numeri. Noi
puntiamo ad arrivare a questo obiettivo. Il Genova Rugby ha vissuto
questa nostra scelta in modo traumatico, poichè per tutti questi trent’anni
sono stati monopolisti. Noi aiuteremo se necessario qualsiasi ragazzo e soprattutto proveniente
da quel club in quanto li riteniamo parti della nostra famiglia di rugby. Il
monopolio al giorno d’oggi è
anacronistico, bisogna invece
avere la volontà di concedere sempre piu’ servizi ai giovani.”
E’ dunque iniziata l’avventura per il
settore giovanile del CUS, ed Achille Borzone, altro ex rugbista targato
Vagabond anni 80 – è il responsabile di tutto questo movimento, che sicuramente
ha dato un forte scossone al mondo della palla ovale regionale.
“ Dopo che a luglio abbiamo presentato
il nostro progetto di rinnovamento – dice Borzone – che vuole portare avanti
attività dai bimbi di sei anni in su, siamo passati alla pratica sul campo
offrendo ai giovani l’opportunità di provare gratuitamente questo nostro sport.
“
Giovani e giovanissimi, ma come sono
arrivati a questa prova, e quali percorsi hanno effettuato prima ?
“ C’è qualche bimbo che è del tutto
neofita – ammette Achille Borzone, Chicchi per gli amici – qualcun’altro che è
arrivato a noi per la pubblicità che abbiamo effettuato durante questa estate,
altri arrivano dalle attività nelle scuole, e alcuni provengono dal Genova
Rugby. Le prove sono aperte a tutti e gratuitamente, e se gli stessi giovani
vorrano proseguire con noi il cammino agonistico ben vengano. Entro queste tre
settimane avremo piu’ chiari i numeri, e le conseguenti adesioni, ed in ogni
modo la nostra finestra rimmarrà sempre aperta, e chi vorrà provare piu’ in la lo inseriremo con gli
altri ragazzi o bimbi.”
(foto a destra Achille Borzone)
Mauricio Espasa, Federico Ghiglione
di Rugby Toots, Roberto Omoboni, Francesco Berlinghieri, Fabio Marsano, con
l’aiuto di Pessana, Edoardo Repossini e Sebastian Quiroga lavorano assiduamente sul
campo di San Martino per il futuro del CUS, un CUS sempre piu’ autonomo, e
sempre piu’ vicino alle esigenze dei giovani. E proprio l’oriundo argentino
Sebastian Quiroga, ex atleta della Pro Recco Rugby, ha in mano l’incombenza di
seguire tecnicamente l’Under 14 e l’U 16 biancorossa, una incombenza piuttosto
ardua di questi tempi! (prove di minirugby, affollato, con il CUS al Carlini)
“ Certo non sarà tutto facile – ammette il tecnico - in quanto siamo partiti con ragazzi che
quasi tutti non hanno mai giocato a rugby, pertanto bisogna lavorare con
attenzione e coscienza, senza bruciare le tappe.
Il percorso è lungo ma sono certo che qualche ragazzo
anticiperà i tempi e gradualmente lo si
potrà inserire nelle squadre di categoria. Personalmente sono felice di avere
queste incombenze, ed in ogni caso non possono che migliorare il mio bagaglio
tecnico. Mi auguro che saranno proprio tanti i ragazzi che proseguiranno con la
carriera rugbistica.”
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