Con l’inizio dell’anno
scolastico anche l’attività della Propaganda del rugby entra in fermento, e
certo anche nella bella città termale di Acqui, e zone limitrofe, si ricomincia
a lavorare in questo senso. Enrico Pizzorni, Responsabile del settore Propaganda
dell’Acqui Rugby, oltre ad evidenziarsi per la pratica personale in varie
attività sportive che spaziano dallo sci, alle scalate, dal ciclismo su Mtb
alla canoa, dedica spassionatamente molte ore del suo tempo libero alle
attività del minirugby. (foto sotto Enrico Pizzorni in veste di ciclista MTB)
“ Anche quest’anno,
come sono iniziate le lezione scolastiche – afferma Pizzorni – abbiamo preso
contatto con vari istituti acquesi, e zone vicine, ed abbiamo già instaurato un
buon rapporto con un buon numero di istituti. Personalmente ora sono impegnato soprattutto con le Scuole
Stravio e Andrea Vochieri di Alessandria, dove vi lavoro, ma il mio impegno per
l’Acqui Rugby si concentrerà sulla Scuola Bella e sulla Monteverde. Non seguo
proprio un progetto federale, ma conoscendo lo spirito ed i contenuti psicomotori
del rugby, idonei per questi ragazzi, porto avanti un programma personalizzato
agevolato soprattutto dalla collaborazione del prof. Luciano De Bernardi.” (nella foto sotto i miniruggers acquesi al Torneo Ravano dell'anno scorso, con Ricchebono in alto a sin. e Pizzorni in alto a destra)
Il minirugby è
indispensabile per qualsiasi club che punti a migliorare il proprio organico, e
che possa coprire le future esigenze di un movimento che in ogni modo dovrà
contare sempre piu’ sulle nuove leve.
“Per questo noi
dell’Acqui Rugby – riprende Enrico Pizzorni – quando avremo gli orari
definitivi delle rispettive scuole continueremo o apriremo un concreto dialogo
con le scuole ubicate a Cassine, Spigno Monferrato, Bistagno, Rivalta Bormida.
Ci sarò tanta attività nelle palestre ovviamente, ma il nostro obiettivo finale
è quello di portare i giovani sul campo da rugby, e perchè non anche prendere
parte ai Giochi Sportivi Studenteschi. Determinante per questi giovani è fare
attività, basta pensare che due anni fa, dopo la partecipazione con quattro
scolaresche al Torneo Ravano, numerosi sono stati i ragazzi che hanno poi
scelto di dedicarsi al rugby. ”
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