E’ sempre piu’ tempo di Franchigie, ed il progetto GENOVA LEVANTE tra Pro
Recco e Genova Rugby, che uniranno le proprie Under 16 alla caccia di un posto
nel girone elite, ne è prova concreta. L’inedito “gemellaggio” tra le due
Società ha suscitato grande interesse nel mondo del rugby ligure, pertanto
usciamo su RUGBYTOTALE con un maxi servizio che speriamo possa solo nel suo
piccolo agevolare e chiarire qualche lato oscuro della vicenda.
IL
PROGETTO GENOVA/LEVANTE
Sabato prossimo, 5
settembre ore 17,00, al Campo Carlo Androne di Recco, si svolgeranno due
incontri di rugby Under 16 del Genova
Rugby, frutto del progetto riguardo questa categoria denominato Genova Levante, che vedrà riuniti
tutti i giocatori della Pro Recco , del Genova Rugby ed un pilone del Delta
Imperia.
Spesso fra appassionati
si discute sull’opportunità di unire le
forze nel settore giovanile tra più società per dare vita a progetti che
ottimizzano le risorse umane e tecniche
.
Le franchigie in
Francia esistono da molti anni ed anche in alcune zone d’Italia come ad
esempio Brescia, Milano, Firenze, le piu’ famose Zebre, dove le
società hanno creato un rapporto di collaborazione per dare ai propri atleti la
migliore e completa esperienza possibile
Tra i primi in Liguria il
club del Genova Rugby, insieme ad un partner d’eccellenza quale la Pro Recco,
si fa promotore di un progetto aperto a tutte le società per offrire migliori condizioni di formazione
e di specializzazione. (foto sotto dell aprile 2015 con un gruppo di dirigenti e tecnici del Genova Rugby, con Antonio Cairo del CUS GENOVA, i due tecnici federali Ulisse Becher e Sara Essaber, Oscar Tabor del CRL e l'Assessore allo Sport del Comune di Genova)
Oggi, grazie al fatto
che tutti gli atleti under 16 della Pro Recco confluiscono nel Genova Rugby,
tesserandosi per la società biancorossa, possono contare sudi un parco
giocatori di oltre 65 atleti.
Il principale obiettivo
della”pseudo franchigia” sarà di iscrivere 3 under 16 in 3 gironi differenti
del campionato under 16 nazionale: una parteciperà ai barrage per entrare nel
campionato élite (partendo dalla 5 posizione su 62 squadre under 16 dell’area
nord-ovest), le altre parteciperanno al campionato lombardo girone élite 2 e una al girone ligure.
Tale progetto è
importante perché crea delle sinergie fra due delle società, che, nel settore
giovanile insieme a CFFS Cogoleto &Provincie
dell’Ovest (ecco un’altro esempio di franchigia locale), rappresentano le
eccellenze nel territorio Nord Ovest d’Italia (Lombardia, Liguria, Piemonte e
Valle D’aosta)
La Pro Recco mette a
disposizione una solida organizzazione
e tecnici di valore assoluto nell’under
16 quali :Luca Cartoni, Franco Lococo,
il transalpino Bastien Agniel,e Daniele
Canoppia; la possibilità di effettuare sedute di tecnica individuale e per
ruoli con i tecnici: Christian Becerra, già Azzurro Sevens ed Emergenti , di Alessio
Casareto, Diego Galli, Davide Noto ed Andrea Venturelli, e il Direttore
Sportivo Giovanile della Pro Recco Carlo Gatti , ex Nazionale Seven e con una
grande esperienza in società d’eccellenza, che tanto si sta prodigando per la
riuscita del presente progetto.
Il Genova Rugby, oltre
che poter contare su di uno staff tecnico molto valido con il Responsabile Tecnico Dan Pavel , e gli altri allenatori
Francesco Nasti , Mario Fusco, Lorenzo D’Angelo, il preparatore atletico Andrea
Sotteri, possiede un parco giocatori invidiabile sia dal punto di vista tecnico
che quantitativo.
Il progetto denominato
Genova Levante ha già raccolto l’adesione di un pilone Andrei Hurjui del Delta
Imperia, segnalato al Presidente di questa società, Marino Moro, dal Tecnico responsabile del Centro di formazione
FIR Romagnoli, che verrà a giocare nella
nostra società.
Il programma degli
allenamenti prevede di norma 3 allenamenti al Carlini e 3
allenamenti sul campo Androne di Recco, con alcuni allenamenti
congiunti, a tutti viene data la facoltà
di effettuare allenamenti di perfezionamento della tecnica individuale e per
ruoli tenuta dalla scuola tecnica di Recco ; tutti seguiranno un programma
tecnico concordato dallo Staff Tecnico guidato da Dan Pavel in accordo con
Gianluca Cartoni. (foto sotto Patrizio Parente, presidente Genova Rugby)
Il progetto ha avuto il
plauso e l’apprezzamento del Presidente della Commissione Tecnica della Fir,
Prof. Franco Ascione, dai Tecnici del Centro di Formazione Romagnoli, Sandri e
Galli e dal coordinatore tecnico regionale Alessandro Bottino, perché va
incontro proprio al progetto tecnico che la federazione sta portando a livello
nazionale con i Centri di Formazione.
Il Genova Rugby rimane
a disposizione di tutte le società sul territorio, qualora volessero dare la
possibilità ai propri atleti di partecipare al progetto, fermo restando
ovviamente che al termine della stagione agonistica 2015-16, ogni atleta
ritornerà nella società d’origine.
Certo che gestire oltre
65 atleti, e così numerosi tecnici non sarà facile, e i pregiudizi e le
difficoltà da affrontare saranno notevoli,
tuttavia il progetto rappresenta uno stimolo a migliorare e sarà
un’occasione di crescita per tutti i soggetti
coinvolti, tecnici, atleti e dirigenti di società.
L’INTERVISTA
A Giuseppe
Massimo D’Angelo dirigente Genova Rugby.
Un bellissimo progetto ma allora dopo trent’anni di promozione per il CUS
Genova adesso siete diventati improvvisamente il settore giovanile della Pro
Recco ?
“No – ribatte Massimo
D’Angelo, con Patrizio Parente principale dirigente
del Genova Rugby - gli atleti
terminato il percorso del campionato, alla fine della stagione agonistica
rientreranno nella società d’appartenenza. Per quello che riguarda il Genova
Rugby, puntiamo a diventare una società d’eccellenza nel settore giovanile a
disposizione delle società liguri. L’Atleta di provenienza Genova Rugby, una
volta terminato il percorso di formazione giovanile (18 anni n.d.r.), sarà
libero di andare al CUS Genova, o in altra società.”
(nella foto sotto Massimo D'Angelo a sin. con Tommaso Castello, campione d'Italia e capitano del Cammi Calvisano, cresciuto tra le fila del Genova Rugby e CUS Genova)
Ma i dirigenti del CUS Genova si
sono dichiarati d’accordo ?
“Quando due dirigenti giovani, entusiasti e fuori dagli schemi quali
Andrea Venturelli e Carlo Gatti della Pro Recco – replica D’Angelo - hanno proposto di costruire insieme questo progetto, l’abbiamo
accolto con entusiasmo in quanto il principale obiettivo è quello di dare il
meglio ai nostri giovani nel rispetto della propria identità ed autonomia. Ho detto
a loro che anche se fossi stato il Direttore del settore giovanile del CUS
Genova, cosa che di fatto lo sono stato negli ultimi trent’anni, avrei portato
avanti lo stesso progetto, perchè non ha senso nel settore giovanile farci la
guerra , ma è molto meglio unire le competenze e le forze per meglio sviluppare
l’attività giovanile. Il CUS Genova – continua il dirigente genovese - ha scelto di percorrere la propria strada
senza il nostro aiuto, scegliendo la strada della divisione a quella di trovare
delle sinergie.
Noi rimaniamo sempre disponibili, d’altra parte l’appartenenza ad una
famiglia è qualcosa che esula dalle persone che al momento si trovano al
timone.”
E adesso allora si entra nell’elitè?
“Il 13 settembre abbiamo la prima partita con il Sondrio – dice D’Angelo - Società che nella nostra storia è stata spesso un’ostacolo molto ostico
da superare. Sono montanari nel senso buono della parola, sono forti
fisicamente e spesso a 15 anni non è raro che i ragazzi già lavorino.Se
superiamo questo ostacolo, avremo ancora 3 o 4 incontri ,la strada da
percorrere è lunga e non sarà per nulla scontato ritornare nel campionato
d’elitè under 16.” (nella foto sotto il Resp.Tecnico del Progetto Genova Levante U/16 Dan Pavel)
Il Centro di Formazione della FIR di Recco non sarà un doppione ?
“ No – conclude il dirigente
del club biancorosso - gli obiettivi sono differenti, e
non dimentichiamo che nel Centro di Formazione rientrano anche atleti di altre
società liguri.
Il nostro obiettivo è di offrire una formazione migliore per tutti , sia
verso l’alto livello , ma anche di permettere a nuovi tesserati , a ragazzi che
ancora si devono sviluppare e ai meno dotati di gioire praticando il
rugby, curando con la stessa attenzione se non maggiore la loro
preparazione. Ecco perchè abbiamo invitato due squadre francesi, un’under 16 e
un’under 15 , per dare modo a tutti di giocare.
Iniziamo con 65 giocatori ma vorremo terminare la stagione con 80 giocatori!
“
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