lunedì 19 settembre 2016


Fonte Elleffe-Baldi Rugby Jesi 1970
Una tappa storica per il club rugbystico jesino, il taglio del nastro ufficiale del secondo campo in erba sintetica. E per l’occasione la società ha organizzato una festa speciale, che ha coinvolto circa 2.000 persone sin dal pomeriggio di sabato 17 settembre, fino a mezzanotte.
“Oggi è un giorno importante, andiamo ad inaugurare il secondo campo, che ci consentirà non solo di gestire al meglio allenamenti e partite, ma soprattutto di far crescere il numero degli atleti: il nostro lavoro è quello di far fare uno sport sano ad un costo sostenibile per tutte le famiglie. I lavori comunque non sono terminati, quando a primavera del prossimo anno avremo anche un nuovo blocco spogliatoi e il raddoppio del già ampio parcheggio, potremmo dire di aver investito bene tempo e denaro per sostenere il nostro progetto. Abbiamo intenzione, con l’impianto sportivo del rugby più bello e funzionale della Regione, di triplicare le formazioni per ogni categoria del nostro settore giovanile e del minirugby e questo nuovo spazio ci consentirà di farlo. Inoltre abbiamo acquistato anche una striscia di terreno che collegherà il campo fino alla strada principale della località Minonna; abbiamo intenzione di trasformarlo in una ciclabile che si colleghi ad un percorso benessere attrezzato Attenzione, questo per noi è solo il punto di partenza..”. Queste le parole del Presidente Luca Faccenda che ringrazia chi ha reso possibile la realizzazione del campo, dopo anni di attesa: il Comune di Jesi, grazie alla competenza e professionalità di assessorati e uffici, il Credito Sportivo, la Federazione Italiana Rugby che ha concesso un contributo a fondo perduto, tutti i componenti del Rugby Jesi ’70, che conta tra soci, consiglieri, tecnici 50 persone, mentre gli atleti sono oltre 200. Una grande famiglia, che sabato sera ha festeggiato assieme a tanti amici, alla stampa, alle autorità cittadine, regionali e nazionali, con spettacolo e musica. Presenti l’onorevole Emanuele Lodolini, il consigliere regionale Enzo Giancarli, Fabio Sturani del Coni, il sindaco di Jesi Massimo Bacci e l’assessore allo sport Ugo Coltorti, l’ICS - Istituto per il credito sportivo.
Dopo il taglio del nastro, i tantissimi partecipanti hanno potuto assistere ad un vero e proprio spettacolo.

L’Ente Palio di San Floriano con i suoi armati, sbandieratori, tamburi, arcieri, il gruppo di Danza Medievale,  ha fatto immergere il pubblico in un’atmosfera unica, accompagnando sul campo le due squadre, composte da giocatori di Seniores e Under 18, per una originale partita storica della palla ovale. A chiudere la performance, lo spettacolo di danza delle spade e “Giulietta & Romeo”.
Il momento centrale della festa ha visto sfilare in campo tutte le squadre, con una novità: in campo sono scese le cheerleaders del Maracuja Cheerdance di Santa Maria Nuova. Le ragazze seguite dall’istruttrice Greta Agostinelli, hanno attirato tutta l’attenzione della tribuna con le loro performance, creando un lungo corridoio dal quale hanno fatto il loro ingresso i rugbisti del Minirugby, il settore giovanile con Under 14, 16 e 18, la Seniores che si appresta a giocare la sua prima partita in serie B (domenica 2 ottobre a Bologna). Dulcis in fundo, le ragazze della squadra femminile, che da marzo scorso si allenano con impegno e costanza, tanto da essere pronte a giocarsi la Coppa Italia di rugby a 7.
Dopo il rompete le righe degli atleti, si sono esibiti sul palco allestito dinanzi alla club house i “Brutti di Fosco”: con la loro musica folk celtica, la band ha movimentato l’atmosfera fino alla pasta di mezzanotte offerta dal Terzo Tempo. Qualche goccia di pioggia non ha rovinato il finale della festa, proseguita con tanta musica e dj set.
Finiti i festeggiamenti ora si fa sul serio: il campo d’erba, rinvigorito dopo la pausa estiva, sarà calcato solo per le partite ufficiali, mentre gli allenamenti si terranno sul sintetico, al quale mancano solo gli ultimi ritocchi per essere utilizzato. Dal 1970, anno della sua fondazione, lo Jesi ’70 ha cambiato spesso location in cerca di spazi per l’allenamento ed il gioco: il primo fu quello di ghiaia del Collegio Pergolesi, negli anni ‘71-‘72 le partite si giocavano al San Sebastiano, ma gli allenamenti si tenevano sempre al Collegio Pergolesi.

Si andava in bicicletta fino a Moie, dal 1973 al ’74, in un campo che oggi non esiste più. Nel 1975 la società è tornata a Jesi, al Campo Boario di terra e sabbione, fino al ’78: chi giocava in quegli anni ricorda che prima di ogni partita occorreva montare i pali e fare le righe. Nel 1979 la società ha traslocato nel campo di via Asiago.
Solo dopo 10 anni di migrazioni, nel 1980, l’attività ha trovato la sua base sul campo attuale di via Mazzangrugno, sede del club. Anni di lotte sul fango. Fino al 2016, con l’inaugurazione del secondo campo in erba sintetica, costruito con le più aggiornate metodologie, tanto da poter ospitare gare di livello internazionale. Sabato scorso, appunto, l’addio al fango con un carosello delle foto più significative del club, ultima quella della promozione in serie B scattata a Macerata, quando i giocatori non si riconoscevano più tanto il volto era imbrattato.. un vero e proprio saluto a queste immagini, perché d’ora in poi il campo d’erba storico avrà più respiro e grazie alla accurata manutenzione sarà maggiormente accogliente durante le partite della stagione di ogni categoria.

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