Un risultato oltre le più rosee aspettative, quello della Under 14 di URPA, impegnata nel fine settimana in un torneo nella cittadina francese di Monteux, vicino ad Avignone.
Alla trasferta hanno partecipato 19 ragazzi alessandrini, con il
rinforzo di quattro atleti della Pro Vercelli, accompagnati dagli allenatori
Patrik Calizzano e Gabriele Patrucco, dal preparatore atletico Santo
Venticinque e dal dirigente di campo Abdel Hashish, oltre che da 25 indiavolati
supporter.
Il torneo internazionale è stato organizzato per festeggiare i 101 anni di rugby della società padrona di casa; è stato concepito per far giocare cinque squadre francesi contro altrettante italiane, una sorta di challenge internazionale. Per i transalpini hanno partecipato Monteux, Le Pontet, Chateaurenard e due selezioni del Nord Vaucluse e del Gard; per l’Italia erano presenti Verona, Cus Padova, URPA con Pro Vercelli, Noceto con Rimini e Cuneo con Alba.
La classifica
finale ha visto l’Italia prevalere nettamente (66-40), con una serie di
successi a cui l’URPA ha dato una spinta notevole, avendo vinto tre incontri,
pareggiandone uno e perdendone uno (contro il Monteux) all’ultimo minuto di
gioco. Questo ha fatto sì che dietro Verona e CUS Padova, società che vantano
squadre maggiori in Serie A e B oltre che settori giovanili ben più ampi, c’è
proprio l’URPA.
“Non potremmo
essere più soddisfatti” commenta il coach Patrick Calizzano, i ragazzi sono
scesi in campo determinatissimi, hanno giocato le partite molto bene in tutte
le fasi, solo nella sconfitta c’è stato un calo di concentrazione che è normale
in un torneo che dura un’intera giornata. Gabriele (Patrucco, ndr) e io abbiamo
conoscenza del rugby francese, avevamo preparato i ragazzi sul modo transalpino
di rompere il gioco nelle fasi chiuse: noi siamo stati bravi a mantenere la
nostra identità e a mantenere il gioco sui centri e sulle ali. Tutte le partite
hanno evidenziato un alto livello delle squadre, a maggior ragione possiamo
essere molto contenti dei risultati”.
Non al solo
tabellino però si rivolge il pensiero dell’altro allenatore: “Quello che ci ha
colpito è la crescita enorme di tutto il gruppo, soprattutto della rapida
integrazione dei nati nel 2012 nel gruppo già coeso di quelli del 2011. L’amalgama,
che ha funzionato anche per i giovani della Pro Vercelli, ha fatto sì che si
sia creata una grande squadra che potrà dire la sua nel rugby non solo
piemontese”.
Il rugby è
certamente lo sport di squadra per eccellenza, ma va evidenziata la prova di
alcuni singoli che hanno funzionato da trascinatori per i loro compagni: il
capitano Samuel Calizzano, Mattia Tricarico, Sofian Hashish e Giacomo Corsino,
quest’ultimo dimostratosi implacabile calciatore.
La trasferta
francese si è conclusa con una visita guidata ad Avignone, con la visita al
Palazzo dei Papi.





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