Fabrizio Fastellini tecnico umbro di riferimento del
nuovo progetto territoriale giovanile voluto dalla Federazione Italiana Rugby
Sarà Fabrizio Fastellini il
tecnico regionale umbro di riferimento del nuovo progetto territoriale, mirato
alle categoria Under 16 ed Under 18, voluto dalla Federazione Italiana Rugby
(FIR) che amplia i propri investimenti e la propria presenza tecnica
all'interno delle società.
"Questo nuovo progetto - spiega
Fastellini - ci permette di lavorare con i ragazzi durante il loro percorso di
crescita. Fino a questa stagione appena conclusa seguivamo soprattutto gli
under 14, mentre quelli dell'under 16 avevano i centri di formazione e quelli
dell'under 18 le Accademie, con anche attività anche da esterni. Con questo
nuovo progetto rialliniamo tutto il percorso formativo come struttura
regionale, con attività di aree e con molti sostegni presso i club. Questo ci
permette di lavorare insieme alle società, coinvolgendo un numero maggiore di
giocatori per quanto riguarda la formazione e con i tecnici delle categorie.
Abbiamo un filo diretto con il centro formazione permanente di Prato, a cui
afferiamo come Umbria, dove c'è il tecnico responsabile, Paolo Grassi, con cui
collaboreremo per le attività dei ragazzi d'interesse, che andranno a fare
nelle Accademie. Questo ci porta ad avere una presenza abbastanza importante
presso le società umbre sperando di dare un servizio importante legato alla
formazione dei giocatori e dei tecnici. Quindi il circuito, che è formato dalle
società, dal Comitato umbro e dal centro di formazione permanente, lavorerà
costantemente".
Il riallineamento del progetto tecnico
d'elite, con quattro centri di formazione permanente Under 18 ed un'Accademia
nazionale Under19/20, ha permesso alla Federazione di sviluppare in parallelo
un percorso tecnico specifico rivolto al movimento di base, sviluppato in
sinergia con i Club ed in piena risposta alle loro esigenze. Sono state
identificate quarantotto aree su tutto il territorio, all’interno delle quali
la FIR – in sintonia con i propri organi periferici, i Comitati - opererà non
solo attraverso i tecnici regionali ma anche tramite dei tecnici d'area per le
categorie Under 16 e Under 18, rafforzando la veicolazione della proposta
formativa federale all’interno delle singole Società da un lato e garantendo
una ulteriore diminuzione del rischio di dispersione del talento dall'altro, il
tutto contribuendo al tempo stesso ad innalzare le competenze tecniche generali
dell’intero ecosistema rugbistico nazionale. L'attività tecnica prevista dal
progetto territoriale si articolerà, dunque, su una serie di azioni finalizzate
a supportare i tecnici dei Club, individuando i giocatori che possano
partecipare ad attività integrative a quelle delle Società, organizzando
allenamenti e competizioni tra le Aree, tra le rappresentative regionali,
valutando atleti di potenziale interesse per il passaggio nel progetto Elite
garantendo allineamento, interscambio e sinergia tra le due progettualità.
"E' fondamentale comprendere – ha
spiegato Daniele Pacini, responsabile tecnico del rugby di base FIR – che il
progetto Elite ed il progetto territoriale, seppure con la loro specificità,
sono strettamente vincolati l'uno all’altro, ed entrambi si pongono come
obiettivo comune lo sviluppo del livello qualitativo del rugby italiano
giovanile. Rispetto al precedente sistema formativo, con la suddivisione del
percorso tra elite e base avremo l’opportunità di lavorare maggiormente a
fianco delle nostre Società, in uno scambio costante di competenze tra i nostri
tecnici e quelli dei Club che non potrà che ripercuotersi positivamente sulla
formazione dei giocatori".
"I tecnici regionali ed i tecnici di
area lavoreranno a stretto contatto - ha aggiunto Pacini - con oltre sessanta
tecnici FIR complessivamente coinvolti. E' un impegno sul territorio
consistente, attraverso il quale contiamo di poter rendere ancor più saldo il
legame tra la struttura formativa FIR, i Comitati e le nostre Società".