domenica 28 agosto 2016

LA COMPAGINE UNDER 18 del CUS Ad Maiora Rugby 1951 ha un nuovo coach. Si chiama Roberto Marchiori e fungerà anche da secondo di Lucas D’Angelo in prima squadra.
Il 45enne argentino di Mendoza ha già alle spalle parecchi anni di attività in Italia come atleta.
(Nella foto Lucas D'Angelo quando giocava con il CESIN CUS TORINO)


“ Ci siamo incontrati – ricorda D’Angelo – nell’estate del 2004, quando stavo andando via da Asti alla volta di Roma e lui è arrivato per svolgere alcuni allenamenti di prova, in vista dell’ingaggio per disputare il campionato di Serie B con il team allenato da Loris Salsi. Fra noi è subito sorto un buon feeling. Negli anni successivi abbiamo condiviso i tornei estivi di rugby seven con i Clandestinos, il team che raggruppava tutti i ragazzi argentini che militavano nei vari club in Italia e in Europa. Roberto ha giocato ad alto livello in Argentina con la selezione della sua Provincia, affrontando tutte le nazionali piu’ forti del mondo. Ha un’ottima esperienza come allenatore dei giovani e prima di venire da noi stava collaborando con il Cedar, il Centro di Alto Rendimento. E’ bravo a trasmettere ai ragazzi la passione e avendo vissuto momenti agonistici importanti, sa cosa ci voglia per arrivare a quegli standard.”
Marchiori ha iniziato a praticare il rugby a otto anni, complice un amico che glielo ha fatto conoscere. “Ho giocato in prima squadra con i Los Tordos – ricorda – dal 1989 al 1999. Per dieci anni sono anche stato nella selezione provinciale di Mendoza, che era molto forte, e ho avuto tre presenze nell’Argentina A. Abbiamo affrontato i neozelandesi dell’Otago e battuto la Francia. Con la selezione provinciale abbiamo sconfitto l’Inghilterra e la Scozia.”
(Roberto Marchiori nuovo coach Under 18 del CUS Torino e allenatore avanti prima squadra)

 Nel 1999 Roberto è arrivato in Italia: “Sono andato all’Overmach Parma in serie A e in prestito ho disputato le partite dei playoff di B con il Reggio Emilia, conquistando la promozione. Sono poi stato a Livorno in A e nel 2002 al Mogliano in Top 10. Sono seguite una stagione a Parabiago e due ad Asti in B. Ad Asti allenavo anche gli avanti. In tutti gli anni della mia permanenza in Italia, per tre mesi ho continuato a giocare in Argentina. Sono tornato a casa nel 2007 e ho ancora calcato i campi fino al 2011, quando ho deciso di smettere a 40 anni. Nella mia carriera sono sempre stato seconda linea o terza, come 7 o 8.”
Poi Marchiori ha cominciato ad allenare: “Ho guidato la prima squadra dei Los Tordos nel 2012 e nel 2013 e in entrambe le occasioni abbiamo vinto il campionato. Sono poi stato inserito nel settore giovanile e l’ultimo lavoro è stato al Centro di Alto Rendimento, fino a una settimana fa.” Il contatto con il CUS Torino è nato grazie al suo procuratore Sergio Cerioni. “Ho parlato con il responsabile di sezione Marco Pastore – spiega il tecnico – e il progetto mi è subito piaciuto. La società è molto seria e lavora bene. Sono anche felice di ritrovare Lucas D’Angelo, con il quale siamo amici da tempo. Seguiro’ l’Under 18 e con Lucas la compagine di Serie B, nella quale mi occupero’ degli avanti. In Under 18 potro’ contare su un ottimo gruppo e punteremo a salire in Elite. L’idea mi stimola moltissimo. Mi piace allenare i giovani e prepararli a entrare in prima squadra. Mio figlio Juan Cruz, che è nato a Venezia nel 2002 e gioca a rugby da quattro anni, farà invece parte dell’Under 16. E’ una terza centro.” Roberto è infatti venuto in Italia con tutta la famiglia, che comprende anche la moglie Maria e la figlia Amparo di 5 anni.



“Gli allenamenti della prima squadra – dice Lucas D’Angelo – che è composta da trentadue atleti, sono iniziati da una settimana, ed in questi giorni con il rientro dalle ferie avremo l’intero gruppo a disposizione. Sicuramente prima dell’inizio del campionato di Serie B arriverà come rinforzo per la mischia un pilone, ma sarà dei nostri anche un nuovo centro, e ben quattro ragazzi provenienti dalla giovanile entreranno a far parte della squadra senior. Segno positivo questo inserimento di giovani; positivo per gli stessi ragazzi, per la prima squadra, ma soprattutto per la Società che puo’ puntare a crearsi un parco giocatori fatti in casa. Sono finiti i tempi delle vacche grasse, quando anni addietro molti club anche di Serie B si potevano permettere sei o sette giocatori stranieri. Bisogna lavorare seriamente con le proprie forze, e l’arrivo di Marchiori giunge a proposito.”

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