venerdì 26 agosto 2016



CORRADO MATTOCCIA, presidente della Fondazione FANGO E Sudore, il Museo del Rugby, prenderà parte il prossimo 28 agosto al seminario organizzato dal Museo del Rugby Neozelandese e dalla New Zealand Rugby Union, dedicato al tema “Tutela dell’eredità della maglia All Blacks.”
Un evento unico nel suo genere che si terrà a Wellington (N.Z.) nella sede della Federazione Neozelandese di Rugby il giorno successivo il match di Bledisloe Cup, All Blacks – Australia, degna chiusura di un week end di rugby ed inizio di una serie di collaborazioni tra luminari del proprio campo da ogni parte del mondo e da ogni parte della Nuova Zelanda. Il primo tema del giorno la maglia All Blacks che è prima e principalmente un’uniforme sportiva, ideata per essere indossata sui campi piu’ duri del mondo. Ma c’è molto di piu’ in essa: riflette un brand; ha un’incredibile storia, rafforza il legame tra generazioni rugbystiche passate, presenti e futuri; ha influenzato le uniformi di molte squadre degli sport neozelandesi; le maglie giocate sono diventate tesori collezionabili; i musei le conservano come reliquie da essere interpretate e gli storici spiegano il loro piu’ grande significato. Partendo da questo tema il seminario si prefigge di esplorare tutte le diverse sfaccettature della maglia di rugby. Nello specifico gli esperti dibatteranno su: eredità, passata e futura; importanza sociale della maglia, evoluzione della manifattura, valutazione, identificazione e provenienza, cura delle maglie, catalogazione, etichettatura, esposizione e conservazione; comprarle, lasciarle in eredità o donarle? Al convegno parteciperanno rappresentanti di musei, accademici, collezionisti, manifatturieri cui verrà offerta un’importante opportunità di crescita, di condivisione delle proprie esperienze ma soprattutto la possibilità di creare un legame tra i diversi Paesi rappresentati. Per il Museo del Rugby italiano una straordinaria opportunità:


”Dopo l’esperienza del Mondiale 2015 con l’esposizione temporanea di una parte della collezione all’interno del World Rugby Museum di Twickenham (evento organizzato in collaborazione con la Rugby Football Union, ndr) ecco un nuovo importante appuntamento che ci vedrà uniti con i luminari del Rugby Mondiale – commenta il presidente e curatore della collezione ovale che ha la sua sede permanente a Colleferro. - Ricevere l’invito a partecipare rappresenta certamente un motivo di grande orgoglio per la fondazione che rappresento e per il movimento italiano.”


“Portero’ come testimonianza l’esperienza maturata in questi sette anni dalla nascita de il Museo del Rugby in cui abbiamo raggiunto traguardi importanti grazie a tutti coloro che hanno permesso, attraverso le proprie donazioni, di conservare e tramandare le memoria ovali azzurre.”

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