CORRADO
MATTOCCIA, presidente della Fondazione FANGO E Sudore, il Museo del Rugby,
prenderà parte il prossimo 28 agosto al seminario organizzato dal Museo del
Rugby Neozelandese e dalla New Zealand Rugby Union, dedicato al tema “Tutela
dell’eredità della maglia All Blacks.”
Un evento unico nel suo
genere che si terrà a Wellington (N.Z.) nella sede della Federazione
Neozelandese di Rugby il giorno successivo il match di Bledisloe Cup, All
Blacks – Australia, degna chiusura di un week end di rugby ed inizio di una
serie di collaborazioni tra luminari del proprio campo da ogni parte del mondo
e da ogni parte della Nuova Zelanda. Il primo tema del giorno la maglia All
Blacks che è prima e principalmente un’uniforme sportiva, ideata per essere
indossata sui campi piu’ duri del mondo. Ma c’è molto di piu’ in essa: riflette
un brand; ha un’incredibile storia, rafforza il legame tra generazioni
rugbystiche passate, presenti e futuri; ha influenzato le uniformi di molte
squadre degli sport neozelandesi; le maglie giocate sono diventate tesori
collezionabili; i musei le conservano come reliquie da essere interpretate e
gli storici spiegano il loro piu’ grande significato. Partendo da questo tema
il seminario si prefigge di esplorare tutte le diverse sfaccettature della maglia
di rugby. Nello specifico gli esperti dibatteranno su: eredità, passata e
futura; importanza sociale della maglia, evoluzione della manifattura,
valutazione, identificazione e provenienza, cura delle maglie, catalogazione,
etichettatura, esposizione e conservazione; comprarle, lasciarle in eredità o
donarle? Al convegno parteciperanno rappresentanti di musei, accademici,
collezionisti, manifatturieri cui verrà offerta un’importante opportunità di
crescita, di condivisione delle proprie esperienze ma soprattutto la
possibilità di creare un legame tra i diversi Paesi rappresentati. Per il Museo
del Rugby italiano una straordinaria opportunità:
”Dopo
l’esperienza del Mondiale 2015 con l’esposizione temporanea di una parte della
collezione all’interno del World Rugby Museum di Twickenham (evento organizzato in collaborazione con la
Rugby Football Union, ndr) ecco un nuovo importante appuntamento che ci vedrà
uniti con i luminari del Rugby Mondiale – commenta il presidente e curatore
della collezione ovale che ha la sua sede permanente a Colleferro. - Ricevere
l’invito a partecipare rappresenta certamente un motivo di grande orgoglio per
la fondazione che rappresento e per il movimento italiano.”
“Portero’
come testimonianza l’esperienza maturata in questi sette anni dalla nascita de
il Museo del Rugby in cui abbiamo raggiunto traguardi importanti grazie a tutti
coloro che hanno permesso, attraverso le proprie donazioni, di conservare e
tramandare le memoria ovali azzurre.”
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