L’Amatori prova l’allungo contro il Rugby Varese
Coach Queirolo: “Avversario da non
sottovalutare, per noi è d’obbligo entrare in campo determinati e concentrati”
I festeggiamenti per la bella vittoria
di domenica scorsa sono stati già dimenticati dopo il “terzo tempo” e da lunedì
il gruppo ha ripreso a lavorare e preparare al meglio la gara di domani. Già
perché domenica si gioca ancora e sarà sempre il comunale di via Trento a fare
da scenario alla prima giornata di ritorno.
L’avversario che alle 14:30, affronterà
il XV allenato da Juan Manuel Queirolo è il Rugby Varese. Squadra che naviga al
terz’ultimo posto della graduatoria con 14 punti, frutto di tre vittorie e 7
sconfitte. All’andata fu vittoria per capitan Marcello Garau e compagni
“corsari” all’Aldo Levi con il punteggio di 37-6.
Del resto la differenza tra le due
squadre si è evidenziata nel corso delle undici giornate finora disputate.
(Juan Manuel Queirolo)
Capoterra, a suon di vittorie è
cresciuta gradatamente fino ad arrivare ad occupare la seconda casella della
graduatoria, seppur in compagnia di Milano e a cinque punti dalla capolista
Monferrato. Per il Varese invece il percorso è stato irto di ostacoli e
sconfitte.
Una conferma della differenza tra le
due squadre la danno certamente i numeri. L’Amatori è molto più incisiva in
attacco visto che, ad oggi ha realizzato 265 punti contro i 110 della compagine
lombarda. La compattezza difensiva del gruppo di Capoterra la si evince dal
fatto che i punti subiti da Mattia Aru e compagni sono solo 136 contro i 349
del Varese.
Gara alla portata dell’Amatori anche se: “Occorre
andarci con i piedi di piombo – ammette Juan Manuel Queirolo tecnico argentino
dell’Amatori Capoterra. – Varese dopo la pausa di fine anno non ha ancora
giocato avendo osservato il turno di riposo, quindi deduco che arriverà a
Capoterra caricato a mille per riuscire soprattutto a prendere punti per la
classifica che, per dirla tutta, non è certo delle migliori”.
Lombardi in campo con il coltello fra i
denti?
“Sicuramente. Anche perché sanno oramai che se ci mettono
pressione siamo una squadra pericolosa ma che, a volte fatica a prendere il
ritmo. Quindi bisogna entrare in campo concentrati e capire il tipo di partita
che si svilupperà”.
Varese si presenterà con la rosa al
completo?
“È possibile. Sicuramente la sosta ha consentito
alla formazione lombarda di recuperare gli infortunati. Per questo dico ai
ragazzi che quella di domenica sarà una partita difficile, come del resto tutte
quelle che deve affrontare il Capoterra”.
Amatori che ha dimostrato comunque di
essere in continua crescita o c’è ancora da migliorare?
“Il cammino è quello giusto – conclude Queirolo –
ma ancora la squadra non ha raggiunto il top e ancora c’è tanto da lavorare. Si
vedono sprazzi di bel gioco di un gruppo “tosto” che ancora ha bisogno di
trovare regolarità. Come sempre affronteremo il nostro avversario così come
abbiamo fatto con tutte quelle squadre che finora abbiamo incontrato: testa,
determinazione e tanto cuore. Diciamo che sarebbe bello mettere in campo la
prestazione effettuata domenica scorsa contro Milano. Sempre pensando che ogni
gara ha una sua storia e che ogni avversario va affrontato nel modo giusto”.
“Volli, e volli sempre, e
fortissimamente volli” scrisse Vittorio Alfieri e in qualche modo questa frase
è stata ripresa dal capitano del Capoterra Marcello Garau e dai suoi compagni
nei giorni precedenti la partita contro Milano.
Un gruppo che ci ha creduto per 80’ e
che alla fine ha avuto ragione sulla ex capolista. Una sorta di “urlo di
battaglia” che ha caricato a mille l’Amatori e che anche domani farà suo contro
Varese: un match da giocare e cercare di vincere.
“Ci abbiamo creduto così come crediamo nella gara
di domani – spiega Marcello Garau. – In settimana abbiamo lavorato sodo
soprattutto sulla testa. Dobbiamo non sottovalutare l’avversario e mettere in
campo la nostra determinazione e fare ciò che in questi giorni abbiamo
preparato. È un torneo particolare. Abbiamo già capito che non ci sono partite
facili, ma nemmeno impossibili. Del resto la nostra caratteristica è quella di
mettere tutte le squadre sullo stesso piano, senza guardare la classifica”.
Ma la vittoria di domenica è arrivata
al termine di una grande prestazione.
“La vittoria contro Milano ci ha dato fiducia e
consapevolezza. Ora tocca a noi dimostrare che non siamo lì per caso. Avanti
un’altra e come sempre: Forza Capoterra”.
Arbitro: Signor Giacomo Favorini di
Perugia.
Bilancio di mezza stagione. Intervista al Presidente Cogoni.
Una vittoria, quella ottenuta domenica
dall’Amatori Rugby Capoterra nei confronti dell’oramai ex capolista Union Rugby
Milano che difficilmente verrà dimenticata.
Non solo perché il gruppo allenato da
Juan Manuel Queirolo è riuscito a fermare la corazzata Milano, una delle candidate
alla promozione, ma soprattutto perché è arrivata davanti al pubblico di casa e
alla ripresa della lunga sosta per le festività di fine anno.
In pochi, domenica avrebbero scommesso
un solo centesimo sulla vittoria del Capoterra. Forse nessuno. Gli unici a
credici sono stati un manipolo di ragazzi e un allenatore che hanno gettato in
campo tutto, soprattutto il cuore, pur di vivere una bella giornata di gloria.
Già perché quella vittoria, domenica, è
tutta loro, tutta di un gruppo che ha iniziato a lottare e sudare fin dalle
calde serate di agosto, pur di arrivare a dare soddisfazioni a se stessi, al
coach, bravo a creare l’amalgama tra i ragazzi, che forse oramai mancava da
diverso tempo e a una società che con saggezza è riuscita a formare una squadra
vincente: a darle identità, entusiasmo e un grande cuore; quello che per ora
consente all’Amatori Capoterra di navigare nelle zone alte, anzi altissime
della graduatoria e magari coltivare un sogno, fino ad oggi irrealizzabile.
Domenica si gioca (poi ci sarà la sosta
per la Guinnes 6 Nazioni). Ancora in casa e ancora, visto che si tratta della
prima di ritorno, contro Varese, terz’ultima forza del torneo. All’andata fu
vittoria per l’Amatori che si impose all’Aldo Levi di Varese per 36-7.
L’occasione per consolidare il secondo
posto (seppur ora condiviso con Milano) cavalcando l’onda dell’entusiasmo e
della voglia da parte del Capoterra di continuare a vincere e stupire. E per
parlare di questo momento positivo da parte dell’Amatori abbiamo sentito il presidente
Andrea Cogoni.
Presidente un bilancio di questa prima
parte della stagione: soddisfatto o si poteva fare di più?
“Come detto ad inizio stagione, questo gruppo è la
sintesi di anni di vittorie e sconfitte. Indubbiamente sono soddisfatto non per
la posizione in classifica, ma per come i ragazzi stanno vivendo questo
momento, senza grilli per la testa. Si poteva fare di più? Si, certamente si
poteva fare di più, ma anche molto meno e questo ci fa capire che siamo dove
meritiamo di essere”.
Merito di coach Queirolo che ha
rivitalizzato l’ambiente, ma anche di un gruppo che fin dall’inizio ha creduto
mettendosi a disposizione del coach…
(nella foto Andrea Cogoni)
“Di sicuro Queirolo è stata la scintilla iniziale,
ma anche colui che con il percorso di crescita maturato nella parentesi
Argentina, alimenta giornalmente nuove sfide. Il gruppo in assoluto ha fatto la
differenza, non avrei mai immaginato che dei ragazzi a fine carriera nati e
cresciuti a Capoterra, con delle esperienze in campionati superiori, avrebbero
potuto condividere lo spogliatoio insieme ai giovani con questa serenità e
lucidità, sia fisica che mentale”.
A proposito di gruppo. Va bene così o
la società ha in mente di fare un’ulteriore sforzo?
“La società come tutte le menti di un buon rugbysta
malato non si accontenta mai, ma non lo diciamo e soprattutto non ne parliamo,
siamo abituati a fare e lo sforzo è giornaliero per mettere l’asticella ad un
gradino più alto”.
Secondi in classifica: vittorie,
divertimento ma anche fatica e sofferenza. Tutti ingredienti da affibbiare ad
un Capoterra che però è stato bravo anche a riportare al comunale i tifosi. Un
altro bel risultato?
“Si sa che le vittorie sono sempre l’ingrediente
migliore per avvicinare e far affezionare i tifosi, forse siamo stati poco
bravi noi a farli allontanare nei momenti di difficoltà del club. La strada
ancora è lunga ma stiamo lavorando duramente per portare questa realtà ai
traguardi che merita”.
Domenica altra sfida: la prima di
ritorno contro Varese, battuto all’andata… gara ovviamente da non sottovalutare?
“Queste parole sono le stesse parole che Queirolo
sottolinea prima di ogni incontro. Non esistono gare facili, noi dobbiamo
scendere in campo sempre con il miglior gruppo che il lavoro della settimana ha
fatto emergere”.
Coach Queirolo ama spesso dire che il
gruppo deve migliorare, ma secondo il presidente del Capoterra dove può andare
questa squadra?
“Sono convinto che il Coach abbia ragione. Il
gruppo ha lavorato molto bene ma ancora può crescere tanto. Conosco i singoli
ragazzi e ho visto ogni loro incontro, con la giusta concentrazione questi
ragazzi potrebbero togliersi delle soddisfazioni che forse non hanno ancora
compreso. Noi come società, come gruppo di lavoro e come cittadina siamo pronti
a sostenerli perché ognuno di loro merita un giusto riconoscimento, per aver
creduto e sposato un progetto che 1 anno fa era fatto di buoni propositi e
belle parole pronunciate dal sottoscritto”.
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