Capoterra
spaventa il Valdotain, ma si deve arrendere alla formazione ospite che
festeggia in Sardegna la serie A.
Dall’altra
parte il Valdotain non poteva fallire l’appuntamento con la promozione.
È
stata una gara che ha visto i padroni di casa partire un po’ lenti rispetto
agli avversari che hanno azionato il turbo, almeno nei primi 20’. Poi
gradatamente, la squadra allenata dal duo Ambus/Garau, ha preso coscienza dei
propri mezzi, preso le misure agli avversari e la gara ha cambiato volto. Ha
rosicchiato punti su punizione con Aru, ma soprattutto ha impedito agli ospiti
di andare in fuga e dilagare.
I trequarti hanno funzionato a
meraviglia, così come la mischia e la fase difensiva. Poche incertezze in
touche, che a tratti a fatto vedere anche delle belle giocate.
E,
quando a 10’ dal fischio è arrivato il sorpasso, sui volti e nell’animo del
Valdotain e dei suoi tifosi è calato il gelo.
Peccato
sia durato poco. Perché dopo un’azione travolgete e numerose occasioni di meta
sventate da un’ottima difesa giallorossa, il Vladotain è riuscito concretizzato
il vantaggio con una meta trasformata, portando il risultato finale sul 16-22 e
regalandosi la promozione in serie A.
IL MATCH
Dopo
il doveroso minuto di raccoglimento per ricordare Papa Francesco, il match ha
inizio.
È
subito la compagine ospite che schiaccia il piede sull’acceleratore, giocando
con determinazione e velocità.
Dopo
pochi minuti prima tegola per l’Amatori che perde per infortunio Wilson,
sostituito da Murgia.
I
giallorossi non si fanno distrarre e continuano a lottare su tutti i fronti.
Forse con troppa irruenza, perché qualche minuto dopo, l’arbitro punisce Vega
sventolandogli in faccia un “giallo”.
Al
14’ Valdotain sblocca il risultato. Svarione difensivo del Capoterra che
favorisce l’azione d’attacco degli ospiti che trovano la via della meta. Non
arriva però la trasformazione. (0-5)
La
reazione dei padroni di casa comunque non tarda ad arrivare. Capoterra si
riversa in avanti e lotta su ogni parte del campo.
Al
20’ il Valdotain, cercando di fermare l’avanzata dell’Amatori, commette fallo.
Inevitabile la punizione che Mattia Aru trasforma: 3-5.
C’è
voglia di fare bene nel Capoterra, tanta determinazione e anche qualche colpo
proibito in più. Ancora intervento arbitrale e ancora “giallo”. Stavolta a
subire la punizione è Nuhu Chibsa stesso cartellino che viene assegnato poco
dopo a due giocatori del Valdotain.
Non
c’è tempo per fare altro e il primo tempo si chiude con i padroni di casa in
ritardo sul 5-3.
Il
secondo tempo inizia col nervosismo che aveva caratterizzato l’ultimo tratto
della gara. Subito altri gialli da una parte e dall’altra (Celembrini per il
Capoterra) ma con il Capoterra che sembra a dare l’impressione di poter
risalire la china.
E
invece a muovere, ancora una volta il risultato è il XV avversario.
Pochi
minuti dalla ripartenza e il Valdotain va in meta (3-10 non trasformata).
Ennesimo
giallo per il Valdotain. Il secondo allo stesso giocatore, quindi un rosso che
lascia gli ospiti in 14.
E
sulla punizione Aru riapre il macth: 6-10 all’8’ della ripresa.
I
valdostani sembrano alleggerire il ritmo: sono in difficoltà e continuano a commettere
falli.
Si
corre da entrambe le parti, ma è davvero difficile arrivare in zona meta da una
parte o dall’altra.
Al
20’ il Valdotain va ancora una volta in meta. Anche in questo caso niente
trasformazione: 15-6.
Potrebbe
essere l’inizio della fuga, ma i padroni di casa non desistono. Possono
rimediare e hanno nelle gambe la possibilità per farlo.
E
in effetti tutto il gruppo si spinge in avanti e grazie anche ad un intercetto
di Malick Thioye la palla finisce nelle mani di Pace che è lesto a schiacciare
in meta. Aru trasforma e riporta prepotentemente il <capoterra in partita
(13-15).
La
gara è tutt’altro che terminata. Dalla panchina arrivano i cambi. Escono
Ferrarese e Murgia ed entrano Greco e Marongiu.
Ma
l’Amatori galvanizzata dalla rimonta prosegue la sua azione nel tentativo di
trovare il vantaggio e magari regalare un pomeriggio da incubo agli avversari
che appaiono un attimo smarriti.
A
15’ dal termine ancora una punizione per il XV giallorosso. Ancora Aru che, da
posizione centrale inquadra bene la via dei pali e realizza (16-15).
È
il vantaggio meritato, per i ragazzi di casa.
Il
Valdotain si riversa in attacco e dopo un’azione insistita, riesce a forzare la
retroguardia di casa e a trovare la meta del nuovo vantaggio. Arrivano 7 punti
che i valdostani sullo 16-22.
Manca
poco alla chiusura e arriva l’ultima sostituzione del pomeriggio da parte
dell’Amatori Rugby Capoterra che concede la passerella finale a Malick Thioye
alla sua ultima gara. In “pensione” per raggiunti limiti d’età.
Non
c’è più tempo per rimediare. Finisce il match. Valdotain promosso in serie A.
Nel
post partita le cerimonie di ringraziamento a Malick Thioye per il suo addio al
rugby giocato e l’assegnazione del premio Dave Smith 2024-2025 a Lorenzo
Celembrini.
INTERVISTE
Gabriele
Ambus – Coach Amatori Rugby Capoterra.
“L’obbiettivo oggi era quello di onorare la partita.
Noi giocavamo contro coloro che volevano ottenere in casa
nostra la promozione in serie A e volevamo competere contro i più forti e
sentirci all’altezza di questa partita. Ci siamo riusciti.
I ragazzi in campo hanno dato il massimo, riuscendo a
mettere i brividi agli avversari che, a pochi minuti dalla fine, hanno
rischiato di non festeggiare a Capoterra.
Loro ci sono riusciti: bravi e complimenti.
Ma il mio “bravi” va indubbiamente a tutto il Rugby
Capoterra che ha onorato fino in fondo questo campionato dando sempre il
massimo senza fare sconti a nessuno”.
Un
Capoterra che ha iniziato il match con il freno a mano tirato, poi però in
particolare nella ripresa qualcosa è cambiato?
“Noi eravamo motivati a fare una buona partita e a
chiudere la stagione nel migliore dei modi. Si inizialmente abbiamo sofferto il
loro gioco e la loro reattività, ma è comprensibile, poi ci siamo ripresi, li
abbiamo imbrigliati nel nostro gioco.
Siamo passati meritatamente in vantaggio, ma le loro
motivazioni erano davvero alte e alla fine sono riusciti nel loro intento”.
Hanno
raggiunto la serie A, un sogno per l’Amatori Capoterra?
“Loro hanno indubbiamente meritato di ottenere questo
risultato. Io sinceramente al fischio finale e guardando le scene di gioia
mista a pianto dei ragazzi del Valdotain, mi è venuta la pelle d’oca pensando
che tutto questo potrebbe capitare a noi.
Quindi oggi chiudiamo la stagione, decisamente positiva,
poi da domani si lavora per gettare le basi su di un futuro che potrebbe
regalarci qualche sorpresa decisamente positiva”.
(Ambus e Garau, i due tecnici dell'Amatori Capoterra)
Marcello
Garau– Coach Amatori Rugby Capoterra.
“Nel primo tempo il vento ha un tantino condizionato il
nostro gioco al piede costringendo spesso a “osare” in particolare nella nostra
metà campo.
E spesso, quando ti trovi anche a competere con una
squadra tecnica e fisica, spesso l’errore è dietro l’angolo.
Infatti abbiamo sbagliato diverse volte e ci hanno punito
con una meta che potevamo certo evitare”.
Nella
ripresa invece?
Siamo usciti molto meglio al piede, trovando una meta bella
e meritata. Siamo riusciti ad andare ai pali e li abbiamo, in qualche modo
messi in grossa difficoltà.
Poi le loro motivazioni erano decisamente più importanti.
Sul nostro vantaggio e, nonostante, mancasse poco allo
scadere, hanno cercato la meta fino all’ultimo, riuscendo nel finale a trovarla
e a chiudere il cerchio di una stagione per loro davvero bella”.
Il
Valdotain si è dimostrata formazione completa sia sul piano fisico, ma anche
tecnicamente è apparsa coperta e solida in ogni reparto?
“Indubbiamente è una squadra più strutturata della nostra
e si è visto anche nel corso di questi 80’, nei quali ci hanno messo in grossa
difficoltà.
Onore a loro per il campionato disputato. Hanno costruito
una buona squadra e hanno davvero meritato la promozione alla massima serie”.
Un
campionato positivo per il Capoterra ma anche per Marcello Garau e Gabriele
Ambus. Per voi indubbiamente un primo anno da incorniciare nel ruolo di capo
allenatore?
“Credo sia stato un bellissimo campionato. Tantissime
sensazioni positive. Finiamo quarti in classifica e credo che non potevamo
chiedere di più”.
MAN OF THE MATCH
Il Man of
the match di Capoterra vs Stade Valdotain è Carlo Stara.
“È stato un percorso bellissimo, siamo maturati
tantissimo se penso al gruppo che eravamo a settembre e ottobre.
Tutta la squadra ha avuto quel salto di qualità che ci ha
consentito di chiudere la stagione al quarto posto”.
Un
gruppo che è cresciuto, si è divertito e ha giocato un buon rugby?
“Si, esatto. Ognuno di noi ha dato il massimo nel proprio
ruolo e questo è stato determinante per arrivare alla quarta piazza”.
Il
quarto posto è un tantino stretto, magari il terzo, ovviamente, sarebbe stato
il giusto premio alla vostra stagione?
“Forse si. Abbiamo lasciato dei punti per strada, che si
potevano prendere.
Forse in quel periodo non siamo stati bravi a sfruttare
l’attimo o forse non eravamo abbastanza maturi, da prenderci questo terzo
posto”.
E
adesso?
“Riposo, mare e vacanze, poi cominceremo a pensare a come
migliorarci e farci trovare pronti e “affamati” già dall’inizio della
preparazione”.
PREMIO DAVE
SMITH – Lorenzo Celembrini
GRAZIE MALICK
THIOYE – Lascia Capoterra per limiti d’età
LE FORMAZIONI IN CAMPO
AMATORI
RUGBY CAPOTERRA: Chibsa,
Uccheddu, Thioye, Ferrarese, Vega, Oghittu, Balboni, Pace, Brui, Zucconi,
Celembrini, Wilson, Stara, Panduccio, Aru. Allenatori: Marcello Garau, Gabriele
Ambus. A disposizione: Talakhadze, Lai, Piano, Ganga, Greco, Marongiu, Murgia.
STADE
VALDOTAIN RUGBY: M.
Gontier, S. Gontier, Simoni, Henriod, Lallina, Sebastiani, Duc, Chierici,
Malavasi, Noval, Manga, Calosso, Zappa, Lancione, Gramajo. Allenatore: Germa
Alberto Parra. A disposizione: Santilli, Marchesini, Donnet, Tavella, Anselmet,
Romeo, Santoro.
Arbitro: Signor Simone Sironi di
Roma.






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