Quinta sconfitta stagionale, quella subita dall’Amatori Rugby Capoterra ad opera del Rugby Cernusco per 10-8. Una passo falso per gli isolani che, oggi perdono l’imbattibilità interna.
Il bel successo della scorsa settimana contro il Cus Genova e la striscia
positiva ottenuta in questo inizio di 2025 aveva in qualche modo illuso il XV
allenato da Marcello Garau e Gabriele Ambus.
Una vittoria, contro il Cernusco avrebbe consentito all’Amatori di
consolidare la terza piazza della graduatoria. E invece tutto è cambiato.
Il rugby Rho ha vinto a Savona e di conseguenza ha agganciato in classifica
al terzo posto l’Amatori, con Cernusco che si è avvicinata a due sole
lunghezze.
In vetta il Valdotain consolida il primato dopo il successo interno sul Cus
Genova. Insomma una 14ma giornata che ha modificato gli assetti nelle zone alte
della graduatoria.
Contro Cernusco non è stata una bella sfida. Capoterra ha inseguito per
tutto il match senza mai riuscire ad avere il guizzo vincente che le avrebbe
consentito di superare la compagine lombarda e magari dare un volto nuovo alla
partita.
Cernusco ha fatto il suo. Ha iniziato con il botto, trovando subito la meta
e poi ha controllato, difendendo e amministrando il vantaggio iniziale.
IL MATCH
Si parte e dopo una decina di minuti, il Cernusco passa. Capoterra forse
troppo sbilanciato lascia via libera agli avanti della formazione lombarda,
brava a trovare il varco giusto e andare in meta. Arriva anche la
trasformazione che sblocca il punteggio e regala il 7-0 agli avversari.
Potrebbe essere solo un leggero sbandamento. La gara è appena iniziata e ci
sono i presupposti e il tempo per rimediare. E, in effetti la reazione c’è.
Capoterra attacca e fa girare il pallone giocando in velocità. Il Cernusco
arretra ma nulla può per riuscire a fermare l’avanzata della compagine di casa
che sfrutta una disattenzione difensiva e la velocità di Mattia Aru per andare
in meta.
Purtroppo niente trasformazione da parte di Carlo Stara, ma gara praticamente
rimessa in carreggiata: 7-5 per Cernusco.
A metà tempo arriva la prima sostituzione: esce Smeraldo ed entra Greco.
È l’equilibrio a dominare in questa fase. Le due squadre provano ma nessuna
prevale e al termine dei primi 40’ il parziale rimane invariato sul 7-5 per
Cernusco.
Nella ripresa altre sostituzioni. Escono Piano e Talakhadze ed al loro
posto entrano Vega e Uccheddu.
Il duo Garau/Ambus cerca di dare nuova vitalità al gruppo e in effetti le cose
sembrano subito andare per il verso giusto.
Il gioco del Cernusco si fa duro, troppo per l’arbitro del match che punisce
l’irruenza dei lombardi con una punizione.
Carlo Stara stavolta non fallisce l’appuntamento con i tre punti quelli che
regalano il vantaggio alla compagine di casa (8-7).
Conquistata la testa del match Capoterra potrebbe incrementare e invece è il
Cernusco che si butta in avanti nel tentativo di piegare la resistenza dei
padroni di casa.
La difesa dell’Amatori tiene ma l’arbitro fischia ancora un calcio di
punizione. Stavolta a favore del Cernusco che non sbaglia: 10-8 per i lombardi.
I tecnici dell’Amatori tentano il tutto per tutto. Altri cambi. Escono
Panduccio e Ferrarese, entrano Zucconi e Thioye.
Capoterra prova a ribaltare il risultato e cerca anche di vincere, ma il
Cernusco fa buona guardia e chiude con le braccia al cielo.
INTERVISTE
Gabriele Ambus
– Coach Amatori Rugby Capoterra.
Gabriele che
gara è stata quella tra Capoterra e Cernusco?
“Una partita strana. Non troppo spettacolare e molto contratta. Un
Capoterra che non ha certo iniziato la sfida come contro Genova. L’impatto
iniziale è stato molto diverso.
Nei primi minuti abbiamo subito la partenza più convinta da parte di Cernusco
che ha in qualche modo condizionato l’incontro”.
Un approccio indubbiamente diverso da
quello contro Genova?
“Abbiamo cercato di soffocare gli avversari con una difesa generosa,
ma un tantino disordinata.
Sapevamo che avremo dovuto lavorare molto nel dare continuità alla linea
difensiva alimentandola per più fasi di gioco e, soprattutto nel primo tempo,
non ne siamo stati capaci”.
Ma è mancato
lo spirito offensivo che ha, da sempre, contraddistinto le gare interne del
Capoterra?
“Sempre nel primo tempo, volevamo produrre
un gioco in attacco che ci permettesse di uscire dal nostro campo palla in mano
perché contro vento, ma vuoi per la difficoltà di giocare palloni puliti, vuoi
per alcune prese di decisione errate ci siamo trovati spesso a liberare al
piede con non troppa efficacia”.
Dall’altra
parte, comunque c’era anche il Cernusco, squadra compatta e cinica.
“Loro hanno portato una buona pressione
che ci ha permesso poche volte di vincere le collisioni e creare dei mini break
che potessero dare inerzia al nostro gioco”.
Nella ripresa
avete provato a rialzare la testa?
“Nonostante le difficoltà incontrate, nel
secondo tempo ci siamo riversati in attacco, malgrado sia mancata la lucidità e
il cinismo per finalizzare le occasioni create, siamo comunque arrivati ad un
passo dalla vittoria, a dimostrazione che il gruppo non ha mai mollato”.
Diciamo che
oggi avete vissuto una classica giornata storta?
“Siamo stati imprecisi è vero ma come
diciamo sempre questo è un percorso di maturazione e le difficoltà riscontrate
aiuteranno a crescere.
Siamo consapevoli che avremo potuto dare tutti qualcosa in più, chi
sull’aspetto mentale chi su quello fisico. Lo spirito del Capoterra è diverso e non ci faremo
demoralizzare di certo da un passo falso”.
LE FORMAZIONI
IN CAMPO
AMATORI RUGBY
CAPOTERRA: Chibsa, Talakhadze,
Geraci, Ferrarese, Piano, Oghittu, Seraldo, Balboni, Brui, Panduccio, Celembrini,
Wilson, Stara, Valentine, Aru. Allenatori: M. Garau, G. Ambus. A disposizione:
Thioye, Uccheddu, Lai, Vega, Greco, Marongiu, Zucconi.
RUGBY CERNUSCO: Manzoni,
Dudi, Mezzalira, Petriuk, Boccardo, Baccanelli, Colombo, Formichetti, Moioli,
Barletta, Licci, Brioschi, Rinaldi, Di Pietro, Green. Allenatore: Tobia. A
disposizione: Buratti, Rebuzzini, Dimitri, Cerutti, Capo, Bisighini, Sciscia.
(Foto di Angelo Picchetti)
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