“Si è conclusa
la fase di scavo del Padiglione Zero. Da oggi la struttura inizia a crescere in
altezza: il nuovo monoblocco salirà di un piano circa ogni 45 giorni – ha
spiegato il presidente dell’Istituto Gaslini Edoardo Garrone - Una sfida
complessa, portata avanti nel pieno rispetto degli standard di sicurezza e
prevenzione nei confronti dei lavoratori del cantiere, ma soprattutto dei
pazienti e delle loro famiglie, di tutti gli operatori dell’Istituto e degli
abitanti del quartiere”.
Le attività di
scavo del Padiglione Zero sono state completate il 29 novembre scorso. La fine
dei lavori della prima fase, delle quattro previste in totale, è attesa nel
primo semestre 2027, alla quale seguiranno i collaudi degli impianti
tecnologici e infine la disponibilità dell’ospedale, con l’obiettivo di
attivare i primi reparti ospedalieri del Padiglione Zero entro il 2027.
“In pochissimo tempo siamo passati dall’idea di un nuovo ospedale alla concessione affidata a Zena Project e alla costruzione del Padiglione Zero. Un risultato che testimonia come una collaborazione pubblico-privato ben impostata possa rendere più agile il rinnovamento di un grande istituto come il Gaslini. Resta fermo un principio: il Gaslini continua ad essere un ente pubblico al servizio di tutti i bambini” ha sottolineato il direttore generale del Gaslini, Renato Botti.
“Il progetto
prevede che il Gaslini diventi una vera e propria Città della Salute, un
ospedale che integrerà attività cliniche, universitarie, sociali e sportive. Il
Nuovo Gaslini non è solo un cantiere che procede spedito: è un investimento
concreto nel futuro della nostra sanità e nella qualità delle cure dedicate ai
bambini” ha commentato Massimo Nicolò, assessore alla Sanità di Regione
Liguria.
"Il
Gaslini è un’eccellenza pubblica riconosciuta a livello mondiale e un
patrimonio della nostra città. È comprensibile che interventi così importanti
comportino disagi temporanei per chi vive e lavora nel quartiere. Proprio per
questo credo sia fondamentale accompagnare il cantiere con ascolto, trasparenza
e confronto costante. L’Osservatorio Gaslini, nato da una mozione che ho
presentato quando era consigliera in municipio, va in questa direzione" ha
commentato la presidente della Commissione 5 Territorio del Comune di Genova,
Serena Finocchio.
La rapidità e
l’efficienza, con cui questa trasformazione sta avvenendo, sono possibili anche
grazie al modello di Partenariato Pubblico Privato adottato dall’Istituto. La
realizzazione del progetto è affidata a Zena Project (società di progetto
creata dal raggruppamento temporaneo di imprese CMB Società Cooperativa,
Renovit Public Solutions e Arcoservizi) per un valore totale dell’investimento
di 182,8 milioni di euro. Il progetto è stato reso possibile anche grazie alle
risorse messe in campo dalla Fondazione Gerolamo Gaslini, presieduta da Mons.
Marco Tasca, arcivescovo di Genova, che ha contribuito con due finanziamenti di
complessivi 20 milioni di euro in conto capitale.
I lavori nel
dettaglio:
“In questa
fase stiamo terminando le ultime attività nel sottosuolo e iniziando a
realizzare le prime parti del nuovo edificio – spiega Siriana Bertacchini,
presidente di Zena Project. – Significa che stiamo completando il sistema
fondazionale da cui spiccano gli elementi strutturali verticali, pilastri e
muri in calcestruzzo armato, a sostegno dei solai de piani superiori. In
parallelo procede anche il Polo Tecnologico, in cui stiamo realizzando i
tamponamenti interni ed esterni. Sono passaggi importanti perché segnano il
completamento della fase iniziale e l’avvio della costruzione vera e propria
del Padiglione Zero e del relativo Polo tecnologico”.
L’Istituto
Gaslini si avvale del supporto del servizio di Project Management Consulting di
RINA – PROGER.
“Il
completamento degli scavi del Padiglione Zero rappresenta un traguardo
fondamentale nel percorso di realizzazione del Nuovo Gaslini - aggiunge Carlo
Luzzatto, amministratore delegato e direttore generale di RINA - La nostra
attività garantisce una gestione integrata e rigorosa del cantiere e assicura
trasparenza in tutte le fasi di sviluppo”.
Cosa è stato
fatto per quanto riguarda i monitoraggi?
Un cantiere di
queste dimensioni richiede un impegno costante in termini di sicurezza. Per
questo l’Istituto effettua monitoraggi continui su vibrazioni, rumori e
polveri: in un anno di lavori nessun valore ha mai superato le soglie di
allerta.
“La
sorveglianza sanitaria, attiva per oltre 3.300 operatori del Gaslini presso la
Medicina Preventiva, non ha mai evidenziato la necessità di misure aggiuntive.
In particolare, il ritrovamento di idrocarburi e amianto durante gli scavi non
ha prodotto rischi per la salute” spiega Raffaele Spiazzi, direttore sanitario
del Gaslini.
“La
costruzione del Nuovo Gaslini è un’opera che prende vita portando avanti
un’importante sfida: creare un nuovo monoblocco all’interno di un presidio
completamente funzionante. Viene infatti, assicurata la piena operatività di
ogni reparto per tutta la durata dei lavori, nel rispetto dei bambini, delle
famiglie e di tutto il personale. Il progetto si sviluppa in quattro fasi: la
prima ha portato alla demolizione dei padiglioni 7 e 8, nonché all’avvio dei
lavori di costruzione del Padiglione Zero e del nuovo Polo Tecnologico,
quest’ultimo oggi quasi terminato” spiega il direttore dei Servizi Tecnici e
RUP del Nuovo Gaslini Ezio Nicolas Bruno Urbina.
Gli
aggiornamenti sul cantiere sono disponibili sul sito cantierenuovogaslini.org.
A sostegno del progetto è anche partita una campagna di raccolta fondi alla
quale tutti possono contribuire tramite il sito: sostieninuovogaslini.it.








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