sabato 17 agosto 2019


C’è la convinzione che Luglio e Agosto siano mesi nei quali l’attività del club sia ferma. Se è ciò è vero per le attività del minirugby in realtà non è così nel mondo Seniores, anzi. È infatti proprio in questi mesi che una dura preparazione atletica crea i presupposti per affrontare al meglio la prossima stagione.
Sono dunque i mesi nei quali figure forse poco conosciute sono più che mai determinanti ed al centro della vita delle squadre. I preparatori atletici.
In questa splendida giornata di sole, sulla tribuna che gli permette di non perdere di vista i ragazzi,  incontriamo il decano dei preparatori atletici capitolini: Stefano Rasori.
 Ciao Stefano, grazie per il tempo che ci dedichi.
Ciao, di nulla.
È iniziata una nuova stagione. Questa è la numero?
Se non sbaglio la quindicesima….
Come hai conosciuto la Capitolina?
Grazie a Daniele Pacini che mi ha voluto nello staff del Club… Con lui collaboravo con la FIR nel staff della rappresentativa dell’Under 14
L’hai vista cambiare nel corso degli anni? Se si, come?
(in foto Stefano Rasori)
Sono entrato nell’anno della promozione in Eccellenza, e c’era un grande entusiasmo intorno a questa opportunità, nel corso degli anni si è passato dall’impegno al grande Rugby ad un impegno più vicino alla nostra realtà, ma con un sogno ritornare a giocare nella massima serie, cosa riuscita nel 2013, ora il nostro prossimo obiettivo ritornarci per rimanere il più a lungo possibile, soprattutto ritornarci con le nostre forze e con i nostri giovani cresciuti nel Club
Hai vissuto tante generazioni di atleti. Ci sono differenze tra una generazione e l’altra?
Credo che fare confronti tra generazioni non sia corretto. Ogni generazione, sia socialmente che in ogni altro ambito è figlia del suo tempo e dei valori che quel tempo esprime. Fare paragoni rischia di non trasmettere giusti concetti.   
Come detto è iniziata la stagione e dunque una nuova sfida, dove trovi forza e motivazione per continuare?
La forza e la motivazione la trovo quando vedo l’impegno e la fatica dei nostri atleti sia in palestra che in campo.
Quale il ricordo più bello e quale il più brutto di questi anni?
Senz’altro la nostra seconda promozione in Eccellenza ma anche le vittorie dei campionati Under 18 nel 2007/2008 e Under 17 nel 2006/2007 sono state particolarmente emozionanti, la più brutta quella della retrocessione in serie B stagione 2016/17
Lo scorso anno molti i giovani che hanno esordito con voi nelle Squadre Seniores. Anche questa stagione qualcuno potrebbe esordire. Come hai trovato il loro approccio e come valuti la linea verde tracciata dallo Staff e dal Club.
Vedere un giovane proveniente dalle nostre squadre giovanili esordire nella massima serie è particolarmente emozionante e gratificante, fa capire che, se anche l’impegno e stato faticoso e difficile.
Alla fine è stato ripagato ampiamente. Il loro approccio è come sempre molto buono e sono convinto il credere e portare avanti una linea verde sia l’unica strada perseguibile anche se la più lunga e difficile per raggiungere i traguardi importanti.
Quale consiglio ti senti di dare ai ragazzi che cominciano la preparazione?
Trovare piacere e gratificazione nella fatica quotidiana, che l’allenamento non è solo presenza ma avere la consapevolezza che abbiamo finito solo quando abbiamo dato tutto, e che allenarsi seriamente e anche una dimostrazione di rispetto nei confronti dei compagni e del club, e che una squadra è la somma delle fatiche individuali. Ma la cosa più importane è NON SMETTERE MAI DI SOGNARE!
… E quale consiglio al Club?
Continuare a credere nei giovani e cercare di metterli in condizione di allenarsi nel migliore dei modi.
Ampliamo l’orizzonte, il Rugby cosa ha significato nella tua vita?
Molto importante, sono arrivato al Rugby per caso, dopo venti anni da allenatore nell’Atletica Leggera. Il passaggio da uno sport individuale ad un di squadra non è stato facile ma la scommessa era interessante e stimolante
Veniamo invece all’aspetto tecnico – professionale. In questa fase cosa si allena?
Le caratteristiche di questo sport sono particolari, bisogna tenere presente che un giocatore di Rugby deve saper correre veloce, ma per un tempo lungo, deve saper lottare, deve saper giudicare in tempi brevi situazioni che sono in continuo cambiamento, deve avere grande padronanza del gesto tecnico, questo implica che nella gestione di un allenamento si devono sempre tenere in considerazione tutte queste caratteristiche e anche se lontano dagli impegni agonistici nella programmazione degli allenamenti vanno tenuti presenti tuti questi aspetti.
Manda un saluto al club
Un saluto prima di tutto di buone vacanze e di buon riposo a tutti, agli atleti di ricordarsi che la ripresa sarà molto faticosa e quindi di lasciar sempre un momento da dedicare all’aspetto fisico magari con attività diverse ma fatte sempre con un attenzione e cura, per ritrovarsi alla ripresa in condizioni “decenti”
Grazie Stefano, ci vediamo a settembre .. in forma!

(le foto n. 2,3,4 si riferiscono al prepartita con Colorno rr)

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