XIII TORNEO DELLE REPUBBLICHE MARINARE
Lido di Venezia, campo delle
Quattro Fontane
sabato 8 giugno 2019 ore 16.00
e seguenti
*
Fratello quanto vali? Nulla se mi valuto, molto se mi confronto.
ovvero
non c’è due senza tre!
*
Anche quest’anno nel palio remiero delle Repubbliche Marinare i Ragazzi
del Galeone genovese hanno mancato la Vittoria per una frazione di secondo, per
pochi millimetri; ed anche quest’anno è toccato ai Cavalieri di San Giorgio
difendere l’onore sportivo della Repubblica di Genova; ed anche quest’anno i
Cavalieri hanno vinto centrando l’agognato obiettivo per la terza volta
consecutiva grazie ad una pianificazione organizzativa teutonica e ad una
severa preparazione fisica e mentale.
(Il team rugbistico della Antica Repubblica Marinara di Genova)
All’inizio delle operazioni fissato per le ore 16.00, sul campo del Lido di Venezia si fanno trovare all’ombra della bandiera con la croce di San Giorgio rossa in campo bianco, al comando di Gropplero I e sotto la direzione di Borzone: Agostini, Avigliano, Bagnara, Bernardini, Canale, Cavalleri, De Pieri, Felici, Galiberti, Galliano, Juvara, Maggiolo, Martino Tomaso, Massa, Morasso, Nardi, Nostro, Noto, Odone, Palomba, Parodi, Rocca, Saturnino, Vassallo.
(Il team rugbistico della Antica Repubblica Marinara di Genova)
All’inizio delle operazioni fissato per le ore 16.00, sul campo del Lido di Venezia si fanno trovare all’ombra della bandiera con la croce di San Giorgio rossa in campo bianco, al comando di Gropplero I e sotto la direzione di Borzone: Agostini, Avigliano, Bagnara, Bernardini, Canale, Cavalleri, De Pieri, Felici, Galiberti, Galliano, Juvara, Maggiolo, Martino Tomaso, Massa, Morasso, Nardi, Nostro, Noto, Odone, Palomba, Parodi, Rocca, Saturnino, Vassallo.
La prima partita: Genova 3 – Amalfi 0
ovvero: “comu mi canti ti sonu”.
con mete di Bernardini, Martino e Palomba; due buchi colti e galoppati
sino in mezzo ai pali dal tonico Berna e dal ruggente Nico ed una profonda
incursione dell’inesauribile Nico che ha disorientato gli avversari offrendo
poi su un piatto di platino l’ovale all’accorrente Chierichetto Mestruato che
ha incornato un difensore facendosi poi cadere oltre la linea.
(Tre "Cavalieri di San Giorgio", da sin. Gropplero, Rocca e Maggiolo al servizio della Repubblica di Genova vincente nel rugby a Venezia)
(Tre "Cavalieri di San Giorgio", da sin. Gropplero, Rocca e Maggiolo al servizio della Repubblica di Genova vincente nel rugby a Venezia)
Il limitato numero di ricambi a disposizione dei campani ha un po’
influito sul risultato ma non sposta i termini in cui l’incontro deve essere
inquadrato. Qualsiasi iniziativa azzurra ha trovato pronta ed adeguata
risposta. I pick and go sono stati rintuzzati tutti e le loro aperture al largo
sono state tutte smorzate con efficacissimi placcaggi.
La seconda partita: Genova 0 – Venezia 0
ovvero: “lu piru fa pira”.
La partita contro la squadra più forte è stata avvincente, con sprazzi
di pura poesia ma è stata buttata via malamente a causa della tensione e della
troppa adrenalina. Due azioni di Nico ed una di Matt Wales che hanno devastato
le retrovie avversarie non si sono concretizzate per l’eccessiva fretta di
concludere, la smania di fare tutto in un amen prima che gli avversari si
potessero riavere. Dall’ansia e dalla fretta non possono nascere figli sani. La
partita più importante meritava un arbitro di caratura superiore a quello
designato che è inciampato in qualche svarione e che ha ammesso di aver giocato
a rugby solo nei “tornei dei bar” (sic).
La terza partita: Genova 0 – Pisa 0
La terza partita: Genova 0 – Pisa 0
ovvero: “chista è a zita”.
Un po’ di stanchezza che ha fatto affiorare a tratti qualche evitabile
ed antipatica scorrettezza. Si è rimasti impigliati nello scontro fisico con
gli abrasivi toscani senza trovare la lucidità di sfruttare gli spazi per i
nostri uomini veloci.
Tutte le altre partite si sono concluse sul punteggio di parità (0-0) e
dunque con la nostra vittoria del torneo e la conquista della prestigiosa Sacra
Orchite che sarà custodita con affetto sino alla prossima avventura a Napoli.
Il Proteiforma Chicchi Borzone ha veicolato le energie in campo verso il
risultato positivo amalgamando l’inventiva della Tertia Legio Felix con
l’energia di tutti quanti gli altri veterani della expeditione.
A bordo campo nella triplice qualità di vestale, supporter e fotografa
la sempre sorridente Rocio e, anche se invisibile, il Diafano Bacciccin che è
struttura portante del nostro gruppo..
Caduto sul campo dell’Onore Sir Zyklon B Bomber che ha rimediato una
bella botta sul ginocchio sinistro.
(il trofeo del rugby)
(il trofeo del rugby)
Terzo tempo marinaro (mitili a montagne, sarde in saor quante ne volevi,
pasta con acciughe a leva leva) molto ottimo e molto abbondante con fiumi di
vino e birra concluso con dolce e una conca di mojto.
Alcuni (Juvi, Matt Wales, Gattaka) sono dovuti rientrare in nottata per
officiare un concentramento degli U14 a Genova inopinatamente fissato alle ore
09.00 della domenica successiva alle Repubbliche.
Bellissima la maglietta blu, commemorativa dell’evento, preparata dai
Ragazzi di Venezia.
I cultori delle statistiche annotano: a) terzo titolo consecutivo
conquistato; b) negli ultimi tre tornei 21 mete segnate (9 a Pisa, 9 a Genova e
3 a Venezia) ed una sola subita (a Genova da Amalfi).
(in foto un momento luculliano con i zeneizi attivi partecipanti al terzo tempo )
(in foto un momento luculliano con i zeneizi attivi partecipanti al terzo tempo )
Grazie a Tutti.
Arrivederci a Napoli quest’altr’anno.
(O’mero stanco.)
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