martedì 16 aprile 2019




Scritto da -  Gianclaudio Romeo - Addetto alla Comunicazione Comitato FIR Campania
CIVICA BENEMERENZA AD ELIO FUSCO
Napoli – Il nazionale Azzurro numero 185 Elio Fusco, anima della storica Partenope degli Scudetti ’65 e ’66, riceverà alla sua memoria la Civica Benemerenza da parte del Comune di Napoli. La cerimonia si terrà domani mercoledì 17 aprile alle ore 15.45 presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino. Nell’occasione sarà presentato il libro “Chiamatemi Elio, storia di un Maestro di vita e di rugby”, scritto da Gigetto Fusco ed edito De Frede.
Protagonista assoluto del rugby napoletano ed italiano degli anni Sessanta con le sue gesta tecniche ed atletiche definite spesso rivoluzionarie per quell’epoca, di Elio Fusco si è detto e tramandato tanto nel recente passato sui campi da gioco, negli spogliatoi e nelle club house d’Italia. Ora è tutto nero su bianco in un’opera di oltre 450 pagine che ne raccontano le gesta, le intuizioni, gli insegnamenti.
“Per Elio il rugby era una fede ed ha insegnato a noi figli di viverlo come una religione: umiltà, lavoro e costanza sono gli insegnamenti di vita più importanti che ci ha trasmesso” – racconta Gigetto Fusco, figlio di Elio ed autore dell’inedito volume – “Un paio di anni fa avvertii l’esigenza di parlare del nonno ai miei due figli ed ai miei nipoti, così nacque l’idea di redigere uno scritto che doveva rimanere privato. Poi strada facendo gli aneddoti e la cronaca s’infittivano: il primo meridionale a vestire la maglia della Nazionale Italiana, tra gli interpreti dell’epica gara di Grenoble ‘63, il mitico drop nel tempio di Twickenham qualche mese dopo, insomma arrivammo in poco tempo ad avere un vero e proprio racconto di vita che poi l’editore De Frede ha portato in meta come nella migliore delle azioni corali di una squadra di rugby”.
Internazionale con la maglia Azzurra per undici gare, Fusco fu capitano della Partenope nel 1961, e poco dopo ne divenne giocatore-allenatore. Due gli Scudetti vinti sul campo negli anni Sessanta, per poi divenire anche tecnico dei bianco blu per un lungo periodo formando tanti giovani napoletani e non solo. Scompare dieci anni or sono nell’ottobre 2009 per una crisi cardiaca, lasciando vivi ancora oggi i suoi insegnamenti, portati avanti dalla famiglia cresciuta a pane e sport.
“Elio è stato non solo un talento naturale come atleta, ma soprattutto un innovatore del gioco del rugby: in Italia e forse ancora di più in Francia al suo nome vengono accostati aggettivi come intelligente, ostinato, furbo, geniale” – continua Gigetto Fusco – “Noi figli abbiamo creato la ASD Grande Napoli Rugby Scuola di Rugby Elio Fusco per continuare la storia e la tradizione ovale di famiglia. Elio sarebbe orgoglioso di sapere che la sua maglia numero 9 oggi è indossata da suo nipote Emilio che gioca in Top 12 e che c’è un altro Elio di 8 anni che segue le sue orme”.
Presenzieranno alla cerimonia il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che consegnerà ufficialmente l’onorificenza ai figli di Elio Fusco. Annunciati anche il Presidente del Consiglio Comunale di Napoli, Alessandro Fucito, e personalità del mondo politico, della cultura e dello sport regionale.




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