La Union Riviera Rugby vince e convince con Aosta
I corsari di Franco La
Macchia, domenica pomeriggio, hanno ragione di una coriacea compagine aostana,
nel classico “mare-monti” della stagione. Ribaltato il risultato negativo
dell’andata, peraltro maturato in un clima di grande familiarità con la
crescente società rossonera della Vallée. I prodromi per una partita di
spessore ci sono tutti. Gli ospiti con un pacchetto di mischia di notevole
spessore ed autorità, i locali con un organico quasi pieno, tutti gli uomini di
panchina e quattro classe 2000 in campo “a miracol mostrare”. Ed in effetti
sono stati bravi gli under così decisivi i cambi per il mantenimento del
risultato. Primo quarto d’ora di studio, con varie interruzioni di gioco e
conseguenti raggruppamenti ordinati in cui i due Gontier, Frazzetta e le
seconde linee hanno fatto la loro parte. Nonostante tutto, va in meta la Union
con Gabaglio. Si va sul 5 a 0, perché Braccini, classico estremo, fallisce la
trasformazione. Il vento è un fattore importante in partita. Spira dal mare ed
è una realtà che i valligiani devono interpretare. Nella seconda parte del
primo tempo c’è buona pressione da parte della Union, che si impone ancora con
una iniziativa di Braccini, frustrata da una buona difesa aostana, però
costretta al fallo. La trasformazione è per il piede, oggi caldissimo di
Alessandro Castaldo, sostenuto, come tutta la Union dai “suoi” under 12 e
comunque autore di una partita molto accorta in cabina di regia. I ball
carriers della Union continuano il loro lavoro. Spicca soprattutto
Cecon, autore di una prova maiuscola. Aosta mette la testa fuori dal guscio e
gioca come sa, profittando di una validissima maul avanzante, generata dalla
touche. In una occasione la loro segnatura sembrava vicina, ma Pozzati riesce
ad avere la palla e calciare in liberazione.
La Union, quando può, cerca di
allargare il gioco e sfruttare i suoi mobilissimi tre quarti. Archimede si fa
notare per un ottimo passaggio sottomano che innesca Ardoino, ma anche Dalpiaz
e Gabaglio lavorano sulla corsa. Tutto il lavoro dei corsari viene comunque
rintuzzato. Fra le fila dei rossoneri ospiti giganteggia il centro Alberto Duc,
peraltro capitano, sicuramente giocatore di categoria superiore. Di fatto la
Union ottiene un solo calcio di punizione, ancora trasformato da Castaldo. Si è
11-0. Non vuole dire nulla. Capitan Novaro, sempre sugli scudi, arringa si suoi
nell’intervallo, convincendo a ricucire il gioco daccapo, quasi fosse una
partita nuova.
Quesito che si presenta
subito, perché dopo il calcio d’inizio del secondo tempo la mischia ospite fa
la voce grossa. I pur gladiatorii Vazio, Zat e Barbotto si alzano. È meta
tecnica. Dunque sette punti. La partita è riaperta, ma in un successivo
ribaltamento di fronte, la mischia corsara regge. È il momento della legge di
Barbotto, che quando è palla in mano e sfonda, si propone all’altezza degli
avversari e va a marcare. Si tratta di uno scossone mentale non da poco, perché
Castaldo trasforma e sul 18 a 7 non pare semplice rimontare. Il grande lavoro
dello Stade Valdotain, orchestrato da Santoro e Bacilieri, viene frustrato
dalle terze linee corsare, con un Damiano autore di almeno venti placcaggi, di
cui alcuni avanzanti, mentre Zat lavora tra le linee, oscuro e pungente. La
partita diventa dura, la dotteressa Esposito e la fisioterapista Ravotto non si
risparmiano per nessuno, ovviamente. A questo punto possono essere decisivi i
cambi. Importante quello di Battistotti per Archimede, con Dalpiaz che scende
all’ala. Il sanremese è artefice di metri guadagnati, di palle portate avanti
con autorità. Pressioni alleggerite, dunque. Castaldo fa in tempo a mettere a
segno un altro calcio di punizione dai 22 metri. Si va sul 21 a 7. Esce per
Borzone e il gioco non ne risente affatto, perché “Gus” ha già l’autorità di un
veterano. Si accendono peraltro gli animi. Ne fa le spese Bellifiori, giocatore
sempre e comunque concreto, spedito a meditare per dieci minuti. C’è bisogno di
ulteriore esperienza ed entra Demasi per Dalpiaz. Ancora la Union va in attacco
ed ottiene un altro calcio di punizione dai 30 metri, che Braccini mette a
segno. Girandola di cambi, ancora, per i locali, con Manes per Gabaglio, Ferrua
per Novaro (esperienza per esperienza) e Maggioli per Zat. Ancora incertezze in
merito ai cambi, con Yannick Sega che entra ed esce, toccato duro alla spalla
in una delle sue tantissime incursioni da terza linea che porta la palla e
futuro giocatore universale. I cambi possono mettere in difficoltà il piano di
gioco, ma in campo c’è anche tanto self control. Aosta riesce a
portarsi per i minuti finali nei 22 unionisti. Gioca anche la carta del
raggruppamento ordinato, ma trova l’eroica opposizione di una prima linea
locale che mantiene un punto di orgoglio. Nulla di fatto. Si chiude sul 24 a 7
per il tripudio di un pubblico folto ed internazionale e ora si può pensare
anche a vincere il girone.
Union Riviera Rugby in
campo con: Vazio, Zat, Barbotto; Cecon, Bellifiori; Sega, Damiano, Novaro;
Castaldo, Pozzati, Gabaglio, Dalpiaz, Ardoino, Archimede, Braccini; a
disposizione: Ferrua, Maggioli, Demasi, Battistotti, Manes, Borzone.
Stade Valdotain: Gontier
Massimo, Gontier Stefano, Frazzetta; Henriod, Tavilla; Cortinovis, Tavella,
Lallinaj; Santoro, Bacilieri, Drago, Duc, Nato, Pina Barros, Carlino; a
disposizione: Miani, Fida.
SERIE C/1 GIRONE 4
PASSAGGIO (III GIORNATA/RITORNO)
Union Riviera – Stade
Valdotain 24/7
CUS Torino/B – Amatori
Verbania 24/15
Moncalieri - Biella/B
– 75/0
CLASSIFICA: Amatori
Verbania punti 30, CUS Torino/B 26, Union Riviera 24, Stade Valdotain 23,
Moncalieri 11, Biella 7.
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