VALORUGBY
EMILIA INGAGGIA IL MEDIANO DI MISCHIA EMILIO FUSCO
Il 21enne figlio e nipote d’arte, proviene dai Medicei Firenze
“Penso che a Reggio ci sia il progetto migliore per farmi crescere”
“Penso che a Reggio ci sia il progetto migliore per farmi crescere”
Ha il
rugby nel DNA visto che sia nonno Elio che papà Alessandro hanno vestito la
maglia della nazionale italiana.
E’
quindi un predestinato Emilio Fusco, 21 anni, mediano di mischia del Valorugby
Emilia che completa così un reparto che si preannuncia tra i più giovani e
talentuosi di tutto il Top12. “Sono davvero felice di essere qui – le prima
parole del neo Diavolo – Cercavo una piazza per riscattarmi dopo una stagione
non fortunata, e devo dire che qui a Reggio ho trovato il progetto e
l’entusiasmo giusti. La società e il coach Manghi non ci hanno messo molto a
convincermi, anche perché qui si pensa in grande e io ho voglio essere parte di
questo ambizioso progetto”.
Fusco,
1.74 di altezza per 85kg di peso, proviene dai Medicei Firenze con cui ha
disputato lo scorso campionato nazionale di Eccellenza. Ma, nonostante sia nato
soltanto nel 1997, vanta già una importante carriera internazionale.
“Non
essendoci a Napoli un club di livello, ho cominciato a 6 anni giocando nel
Lazio. Facevo la spola tra Napoli e Roma. A casa mi allenavo con papà
Alessandro, e insieme si andava a Roma la domenica per disputare le partite. A
15 anni tutte le prospettive sono cambiate nel momento in cui mi hanno accolto
all’Accademia dei Tigers a Leicester, uno dei club più prestigiosi in Europa.
Ho vissuto tre anni nel Regno Unito, diplomandomi al college e disputando anche
alcune partite in prima squadra”.
Dopo Leicester, per Fusco comincia l’avventura in terra di Francia. “A 18 anni ho firmato il mio primo contratto professionistico con il Massy, squadra francese in cui ho avuto l’onore di conoscere il grande Luciano Orquera. Abbiamo giocato insieme un paio di anni, Lucio è un maestro che mi ha insegnato tanto”.
Dopo Leicester, per Fusco comincia l’avventura in terra di Francia. “A 18 anni ho firmato il mio primo contratto professionistico con il Massy, squadra francese in cui ho avuto l’onore di conoscere il grande Luciano Orquera. Abbiamo giocato insieme un paio di anni, Lucio è un maestro che mi ha insegnato tanto”.
Anche
se i primi maestri, Fusco se li è trovati in casa.
“Mio nonno Elio e mio padre Alessandro sono stati dei mediani di mischia della nazionale, naturale che siano loro i miei modelli di riferimento. L’obiettivo personale è quello di portare avanti la tradizione di famiglia e arrivare un giorno a vestire la maglia azzurra. Ho già disputato alcuni match con l’Under20, ma arrivare nella nazionale maggiore è un sogno che un giovane di 21 anni non può non fare”.
“Mio nonno Elio e mio padre Alessandro sono stati dei mediani di mischia della nazionale, naturale che siano loro i miei modelli di riferimento. L’obiettivo personale è quello di portare avanti la tradizione di famiglia e arrivare un giorno a vestire la maglia azzurra. Ho già disputato alcuni match con l’Under20, ma arrivare nella nazionale maggiore è un sogno che un giovane di 21 anni non può non fare”.
Il
direttore generale e coach di Valorugby Emilia Roberto Manghi aggiunge che
“Fusco completerà un reparto che, con Panunzi e Fontana, si prospetta come il
più giovane, ma forse anche il più talentuoso di tutto il campionato. Seguivamo
Fusco già dallo scorso anno – rivela Manghi – Il suo entusiasmo e la sua
esperienza internazionale ci daranno sicuramente un valore aggiunto. Con noi e
il progetto che portiamo avanti, Emilio vivrà nell’ambiente migliore per
crescere e farsi valere, pronto a dare il contributo che la squadra gli
chiederà”.
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