Sostegno,
termine ricorrente tra i rugbisti, indica uno dei principi fondamentali alla
base del gioco stesso: non si può arrivare in meta senza il sostegno di un
compagno di squadra. Questa non è solo una filosofia di gioco ma anche e
soprattutto di vita e pervade chiunque pratichi il rugby. Quando chiamati a
sostenere cause importanti, tutti i rugbisti rispondono “presente” e non sono
da meno i leoni nero-verdi del CUS Potenza Rugby.
Infatti,
accogliendo anche quest’anno l’invito rivolto dalla Lega Italiana Fibrosi
Cistica di Basilicata, la società nero-verde ha nuovamente affiancato i
volontari nell’iniziativa di sensibilizzazione svoltasi domenica scorsa, 13
maggio nella quale i rugbisti potentini hanno dato “sostegno” nella raccolta
fondi tenutasi in piazza Mario Pagano tramite la vendita di piantine di
Roselline, di Gerbere e Dipladenie, il cui ricavato è stato devoluto per
migliorare la qualità della vita e delle cure per le persone affette da fibrosi
cistica.
A dare man
forte all’iniziativa, ad affiancare i leoni “senior” vi sono stati anche i
Giovani Leoni che hanno messo in mostra le loro doti anche in questa occasione,
dando spettacolo alle persone accorse e mostrando quanto il rugby sia uno sport
davvero per tutti e per tutte le età.
“E’ stato
davvero un onore ricevere l’invito anche per quest’anno dalla Lega Italia
Fibrosi Cistica di Basilicata – ha dichiarato il coach Giovanni Passarella –
Per noi, come l’anno scorso, è stata un’esperienza stimolante che ha arricchito
il nostro bagaglio umano e sportivo, nella speranza che il nostro sostegno
possa aver contribuito a sensibilizzare le persone verso questa malattia”.
“La
Delegazione F.I.R. di Basilicata ha deciso anche quest’anno di sostenere la campagna
della LIFC – ha dichiarato il presidente della Federugby di Basilicata, Michele
Sabia – A Potenza, grazie ai ragazzi del CUS Potenza Rugby, abbiamo programmato
una serie di iniziative di “sostegno” in quanto la solidarietà e le azioni
concrete che questo sport continua a dimostrare in maniera pratica sul
territorio, andranno avanti a 360 gradi a sostegno dei più deboli, delle
persone meno fortunate di noi, proprio come le persone affette da fibrosi
cistica. La mano che sanno tendere i rugbisti, è una mano forte ma che sa
essere anche sensibile, delicata e soprattutto disponibile”, ha concluso Sabia.
(Nella foto sotto Michele Sabia)
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