IVREA RUGBY - AMATORI
GENOVA 20 – 45 (10 – 23)
“Tre anni, m......, tre anni”, sembra coniata
apposta per questa impresa la frase che Salvadores fà pronunciare all’aviatore
di “Mediterraneo” per fotografare in sole sette parole il programma che gli Amatori
si erano prefissi: la serie B! Con la
precisione di un’orologio svizzero ma con meccanica puramente inglese,
l’ambizioso obiettivo è stato raggiunto al termine di un lungo percorso durante
il quale è stata plasmata dal nulla una squadra che a detta di tutti gli
avversari ha espresso il gioco migliore nel lotto delle squadre concorrenti.
Una squadra ma soprattutto un gruppo unito e compatto, secondo la filosofia
della società, una “big family” come ama definirsi, che chiede ai giocatori di
essere innanzitutto testimonial dello spirito del gioco del rugby ed esempio
nei confronti delle squadre giovanili che oggi guardano con ammirato rispetto
gli autori di questa impresa. Come nei migliori thriller il calendario ha
opposto nell’ultima giornata la prime due squadre in classifica con una terza
squadra, il Rho, che partendo come nel Palio “di rincorsa”, auspicava una
congiunzione astrale favorevole per poter assestare una zampata assassina. Così
non è stato e i “lupi di S. Olcese”, saliti ad Ivrea con la seria intenzione di
chiudere i conti in giornata, hanno vinto l’incontro in maniera tanto netta
quanto perentoria lasciando ai padroni di casa solo il consolatorio punto di
bonus per le quattro mete segnate ma non quello difensivo. La superiorità
espressa dai blau-grana, accompagnata da quasi un centinaio di persone venute a
sostenerli, è stata netta in ogni zona del campo ed in ogni fase di gioco ad
eccezione della mischia che ha pareggiato il confronto con gli avversari,
talvolta subendo, ma quello degli avanti è il punto di forza della squadra
eporediese.
E’ bastato quindi togliere velocemente il pallone dai
raggruppamenti e dal campo di azione delle guardie ed aprirlo al largo per
trovare le vaste praterie dove a turno di sono inseriti i tre quarti genovesi.
Il caldo torrido con il quale si è giocato ha poi determinato un ulteriore
vantaggio per gli ospiti che hanno sfruttato appieno la maggiore agilità e
velocità, doti con le quali hanno messo costantemente in difficoltà la difesa
ospite che ha capitolato ben sei volte; il reparto ha inoltre espresso il
vincitore del “chiodo” assegnato con pieno merito ad uno dei giocatori con più
presenze: Ricky Filippone, autore anche di una doppietta. Gli avanti, che come
detto hanno faticato a tratti a contenere gli avversari in mischia chiusa,
hanno però dominato incontrastati in touche, finalizzato un paio di
rolling-maul con Gargiullo e sono andati in meta con il tallonatore Riccobono.
In tutte le azioni e le giocate chiara ed evidente la mano di Paul Marshallsay
il vero artefice di questa fantastica avventura perché se è vero che in campo
ci vanno i giocatori è altrettanto certo che senza un preciso piano di gioco
una squadra non sarebbe in grado di esprimere tutte le sue potenzialità.
All’Ivrea, una bella e simpatica società con una valida struttura, l’onore
delle armi: ci hanno creduto, si sono battuti non si sono mai arresi, a loro
gli auguri per la prossima stagione.
L’unica suspance della partita è
venuta dall’inusuale svantaggio iniziale subito dagli Amatori, una vera e
propria partenza ad handicapp, quanto i padroni di casa, costretti a vincere
senza concedere bonus difensivi, sono andati subito in vantaggio senza peraltro
trasformare (5-0). La maturità raggiunta dalla squadra si è manifestata
nell’immediata reazione al risultato avverso e lo stesso è stato presto
ribaltato grazie ad un’efficace penetrazione di Filippone che, rotto il
disperato tentativo di placcaggio, ha depositato l’ovale oltre la linea bianca.
David Marshallsay trasforma inaugurando una positiva striscia di calci che si
concluderà con un ottimo 5 su 7, completeranno la serie Marco Colloca (1/1) e
Della Valle (0/1) per un interessante 60% complessivo. Gli Amatori capiscono
che è il momento di insistere e dapprima colpiscono con un calcio di punizione
trasformato e poi vanno a segno con il secondo centro D’Angelo alla quarta meta
stagionale. L’Ivrea prova a reagire e dopo due soli minuti riapre la partita
andando in meta con una rolling-maul, ma chi di rollling-maul ferisce di
rolling-maul perisce ed i blau-grana alla mezz’ora restituiscono la cortesia
con il buon “Sparta” Gargiullo.
Nessuno trasforma le mete ma ci pensa poco dopo
David Marshallsay a piazzare un calcio in mezzo ai pali ed a ristabilire il
divario tra le due squadre in termini più consoni all’andamento della partita
(10-23). L’inerzia dell’incontro è ormai tutta a favore degli ospiti che al 5’
ripresa, iniziata con le stesse formazioni, sfondano centralmente con Riccobono
dopo una serie di percussioni portate avanti sempre giocando con un vantaggio
per i ripetuti falli avversari. Con la trasformazione i punti di vantaggio
diventano venti ed i giocatori cominciano ad intravvedere il traguardo,
conseguentemente cala la pressione e l’Ivrea ha un sussulto di orgoglio
finalizzando una situazione di gioco rotto con una splendida controfuga ma la
mancata trasformazione, alla fine sarà un misero 0/4, non erode lo svantaggio
in maniera preoccupante. Gli Amatori riprendono a macinare gioco ed avversari e
gli bastano tre minuti per piazzare un altro calcio (15-33) e dieci per andare
nuovamente in meta con Gargiullo (15-40), doppietta anche per lui, chiudendo di
fatto l’incontro ad un quarto d’ora dalla fine.
Tra le due segnature erano
stati operati i primi cambi, dapprima Falchi per David Marshallsay e Pidalà per
Benveduti, poi Verhofstad per Viancini ed infine Caruso per Gerli e Giallorenzo
per D’Angelo. Subito dopo la quinta meta Paul Marshallsay li completa facendo
entrare Bia per Mastrangelo e Della Valle per Gargiullo il giusto
riconoscimento alla panchina vero valore aggiunto della squadra. Il quarto
d’ora finale è un gigantesco countdown scandito dai canti e le urla degli
spettatori, c’è però ancora tempo per vedere due marcature, una per parte, che
sanciscono il risultato finale. Dapprima vanno in meta i padroni di casa, che
conquistano cos’ il meritato punto di bonus per la quarta segnatura pesante,
rispondono allo scadere gli ospiti con Filippone: mete non trasformate e
risultato fissato sul 20 a 45. Al fischio finale, gioiosa invasione di campo
dei supporter, tanta gioia ed anche qualche lacrima di giusta emozione ma, per
chiudere con un'altra citazione, come diceva Rossella O’Hara in “Via con il
vento”: “Domani è un altro giorno”.
AMATORI GENOVA: 15 Colloca M.; 14
Marshallsay D. (dal 58’ Falchi); 13 D’Angelo (dal 65’ Giallorenzo); 12
Filippone; 11 Tempesta; 10 Marcellino; 9 Colloca T.; 8 Palomba; 7 Benveduti
(dal 58’ Pidalà); 6 Gargiullo (dal 66’ Della Valle); 5 Gerli (dal 65’ Caruso);
4 Viancini (dal 62’ Verhofstad); 3 Sciacchitano; 2 Riccobono; 1 Mastrangelo
(dal 66’ Bia); All. Marshallsay P.
Mete: 4-6; Punti: 1-5; Touche: Vinte 13 – Perse 1 – Rubate 3;
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