lunedì 7 maggio 2018





IVREA RUGBY - AMATORI GENOVA  20 – 45 (10 – 23)

 “Tre anni, m......, tre anni”, sembra coniata apposta per questa impresa la frase che Salvadores fà pronunciare all’aviatore di “Mediterraneo” per fotografare in sole sette parole il programma che gli Amatori si erano prefissi: la serie B!  Con la precisione di un’orologio svizzero ma con meccanica puramente inglese, l’ambizioso obiettivo è stato raggiunto al termine di un lungo percorso durante il quale è stata plasmata dal nulla una squadra che a detta di tutti gli avversari ha espresso il gioco migliore nel lotto delle squadre concorrenti.
 Una squadra ma soprattutto un gruppo unito e compatto, secondo la filosofia della società, una “big family” come ama definirsi, che chiede ai giocatori di essere innanzitutto testimonial dello spirito del gioco del rugby ed esempio nei confronti delle squadre giovanili che oggi guardano con ammirato rispetto gli autori di questa impresa. Come nei migliori thriller il calendario ha opposto nell’ultima giornata la prime due squadre in classifica con una terza squadra, il Rho, che partendo come nel Palio “di rincorsa”, auspicava una congiunzione astrale favorevole per poter assestare una zampata assassina. Così non è stato e i “lupi di S. Olcese”, saliti ad Ivrea con la seria intenzione di chiudere i conti in giornata, hanno vinto l’incontro in maniera tanto netta quanto perentoria lasciando ai padroni di casa solo il consolatorio punto di bonus per le quattro mete segnate ma non quello difensivo. La superiorità espressa dai blau-grana, accompagnata da quasi un centinaio di persone venute a sostenerli, è stata netta in ogni zona del campo ed in ogni fase di gioco ad eccezione della mischia che ha pareggiato il confronto con gli avversari, talvolta subendo, ma quello degli avanti è il punto di forza della squadra eporediese.
E’ bastato quindi togliere velocemente il pallone dai raggruppamenti e dal campo di azione delle guardie ed aprirlo al largo per trovare le vaste praterie dove a turno di sono inseriti i tre quarti genovesi. Il caldo torrido con il quale si è giocato ha poi determinato un ulteriore vantaggio per gli ospiti che hanno sfruttato appieno la maggiore agilità e velocità, doti con le quali hanno messo costantemente in difficoltà la difesa ospite che ha capitolato ben sei volte; il reparto ha inoltre espresso il vincitore del “chiodo” assegnato con pieno merito ad uno dei giocatori con più presenze: Ricky Filippone, autore anche di una doppietta. Gli avanti, che come detto hanno faticato a tratti a contenere gli avversari in mischia chiusa, hanno però dominato incontrastati in touche, finalizzato un paio di rolling-maul con Gargiullo e sono andati in meta con il tallonatore Riccobono. In tutte le azioni e le giocate chiara ed evidente la mano di Paul Marshallsay il vero artefice di questa fantastica avventura perché se è vero che in campo ci vanno i giocatori è altrettanto certo che senza un preciso piano di gioco una squadra non sarebbe in grado di esprimere tutte le sue potenzialità.
All’Ivrea, una bella e simpatica società con una valida struttura, l’onore delle armi: ci hanno creduto, si sono battuti non si sono mai arresi, a loro gli auguri per la prossima stagione.
L’unica suspance della partita è venuta dall’inusuale svantaggio iniziale subito dagli Amatori, una vera e propria partenza ad handicapp, quanto i padroni di casa, costretti a vincere senza concedere bonus difensivi, sono andati subito in vantaggio senza peraltro trasformare (5-0). La maturità raggiunta dalla squadra si è manifestata nell’immediata reazione al risultato avverso e lo stesso è stato presto ribaltato grazie ad un’efficace penetrazione di Filippone che, rotto il disperato tentativo di placcaggio, ha depositato l’ovale oltre la linea bianca. David Marshallsay trasforma inaugurando una positiva striscia di calci che si concluderà con un ottimo 5 su 7, completeranno la serie Marco Colloca (1/1) e Della Valle (0/1) per un interessante 60% complessivo. Gli Amatori capiscono che è il momento di insistere e dapprima colpiscono con un calcio di punizione trasformato e poi vanno a segno con il secondo centro D’Angelo alla quarta meta stagionale. L’Ivrea prova a reagire e dopo due soli minuti riapre la partita andando in meta con una rolling-maul, ma chi di rollling-maul ferisce di rolling-maul perisce ed i blau-grana alla mezz’ora restituiscono la cortesia con il buon “Sparta” Gargiullo.
 Nessuno trasforma le mete ma ci pensa poco dopo David Marshallsay a piazzare un calcio in mezzo ai pali ed a ristabilire il divario tra le due squadre in termini più consoni all’andamento della partita (10-23). L’inerzia dell’incontro è ormai tutta a favore degli ospiti che al 5’ ripresa, iniziata con le stesse formazioni, sfondano centralmente con Riccobono dopo una serie di percussioni portate avanti sempre giocando con un vantaggio per i ripetuti falli avversari. Con la trasformazione i punti di vantaggio diventano venti ed i giocatori cominciano ad intravvedere il traguardo, conseguentemente cala la pressione e l’Ivrea ha un sussulto di orgoglio finalizzando una situazione di gioco rotto con una splendida controfuga ma la mancata trasformazione, alla fine sarà un misero 0/4, non erode lo svantaggio in maniera preoccupante. Gli Amatori riprendono a macinare gioco ed avversari e gli bastano tre minuti per piazzare un altro calcio (15-33) e dieci per andare nuovamente in meta con Gargiullo (15-40), doppietta anche per lui, chiudendo di fatto l’incontro ad un quarto d’ora dalla fine.
Tra le due segnature erano stati operati i primi cambi, dapprima Falchi per David Marshallsay e Pidalà per Benveduti, poi Verhofstad per Viancini ed infine Caruso per Gerli e Giallorenzo per D’Angelo. Subito dopo la quinta meta Paul Marshallsay li completa facendo entrare Bia per Mastrangelo e Della Valle per Gargiullo il giusto riconoscimento alla panchina vero valore aggiunto della squadra. Il quarto d’ora finale è un gigantesco countdown scandito dai canti e le urla degli spettatori, c’è però ancora tempo per vedere due marcature, una per parte, che sanciscono il risultato finale. Dapprima vanno in meta i padroni di casa, che conquistano cos’ il meritato punto di bonus per la quarta segnatura pesante, rispondono allo scadere gli ospiti con Filippone: mete non trasformate e risultato fissato sul 20 a 45. Al fischio finale, gioiosa invasione di campo dei supporter, tanta gioia ed anche qualche lacrima di giusta emozione ma, per chiudere con un'altra citazione, come diceva Rossella O’Hara in “Via con il vento”: “Domani è un altro giorno”.
AMATORI GENOVA: 15 Colloca M.; 14 Marshallsay D. (dal 58’ Falchi); 13 D’Angelo (dal 65’ Giallorenzo); 12 Filippone; 11 Tempesta; 10 Marcellino; 9 Colloca T.; 8 Palomba; 7 Benveduti (dal 58’ Pidalà); 6 Gargiullo (dal 66’ Della Valle); 5 Gerli (dal 65’ Caruso); 4 Viancini (dal 62’ Verhofstad); 3 Sciacchitano; 2 Riccobono; 1 Mastrangelo (dal 66’ Bia); All. Marshallsay P.
Mete: 4-6; Punti: 1-5; Touche: Vinte 13 – Perse 1 – Rubate 3; 

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